A prescindere dal fatto che tu abbia effettuato o meno delle sedute di fisioterapia, sicuramente avrai sentito parlare di “ginnastica posturale”, magari perché e ha avuto bisogno un tuo amico o perché ne parlavano in TV.
La rieducazione posturale ha il fine di ri-educare il corpo a mantenere una postura più ergonomica, più sana e che lo esponga a minori fattori di rischio per il sistema muscolo scheletrico del suo corpo.
La cosa migliore è recarsi in un centro di fisioterapia specializzato e procedere ad una valutazione , che alle volte è anche gratuita.
Prima di spiegare che cos'è e a cosa serve la ginnastica posturale dobbiamo chiarire alcuni concetti.
La postura è la posizione che il nostro corpo occupa nello spazio grazie al tono e al pretensionamento dei muscoli statici. Essa dipende da diversi fattori come il patrimonio genetico, la psicologia della persona e dalle afferenze esterne e di adattamento all’ambiente avvenute nel corso della nostra vita.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: esiste una postura ideale? O ancora qual'è la postura corretta? E più precisamente esistono persone che hanno una schiena perfetta? Le alterazioni delle curve fisiologiche della colonna sono solo frutto di retrazioni?
Su tali temi ci si dibatte da anni, e le teorie della Rieducazione Posturale, insegnate ed utilizzate ancora ad oggi, sono una delle tante risposte alle domande che hai letto prima. Tra i motivi di questo dibattito si collocano ai primi posti sicuramente la validità scientifica e la differente risposta al trattamento da parte dei pazienti. Nel corso degli anni i metodi si Rieducazione e Ginnastica Posturale si sono evoluti, aggiornati ed adattati alle nuove scoperte scientifiche e integrati con altri approcci.
Ad oggi abbiamo una grande varietà di Metodi differenti che con tecniche ed accessori diversi mirano tutti allo stesso fine: il raggiungimento di una postura che possa far star bene il paziente, e permettergli di avere una buona qualità di movimento. È un'attività adatta a tutti coloro che vogliono prendersi cura del proprio corpo, ritrovare la mobilità e che desiderano correggere le proprie cattive posture.
Il principio è semplice: mantenere una buona postura, la giusta posizione della schiena e la stabilizzazione del bacino.
Parlare di postura è riduttivo. Quello che permette all’uomo di combattere la gravità e raggiungere una stabilità posturale è, infatti, un vero e proprio sistema posturale. Il sistema posturale è un sistema “informativo” che riceve molteplici input. Il sistema nervoso centrale regola le informazioni sensoriali provenienti da altri sistemi, al fine di produrre un'adeguata potenza motoria per mantenere una postura eretta controllata.
Il sistema posturale utilizza diversi tipi di input, provenienti da due tipi di recettori:
1- Recettori esterocettivi posturali
I recettori esterorecettivi, o esterorecettori, raccolgono le informazioni che provengono dall'ambiente esterno e le inviano al sistema nervoso centrale. Gli esterorecettori sono:
2- Recettori propriocettivi posturali
Per capire in cosa consistono i recettori propriocettivi posturali bisogna prima capire cos’è la propriocezione.
Anche senza pensarci consapevolmente ognuno di noi sa esattamente dove si trova ogni parte del proprio corpo nello spazio. Sappiamo se le ginocchia sono dritte o piegate e con precisione di quanto. Siamo in grado di chiudere gli occhi e toccarci il naso. Queste cose possiamo farle perché il nostro senso propriocettivo ci consente di sapere dove si trova ogni parte del nostro corpo nello spazio.
Anche l’equilibrio è intimamente legato alla propriocezione. Sarebbe impossibile mantenersi in equilibrio (sedersi, stare in piedi, camminare, ecc.) senza questa capacità.
La propriocezione è la sensazione percepita dalla corteccia sensoriale, di dove si trova il nostro corpo nello spazio. Si riferisce, nello specifico, alla capacità del corpo di percepire il movimento all'interno delle articolazioni e la posizione articolare.
I sensori che forniscono informazioni sull'angolo articolare, la lunghezza muscolare e la tensione muscolare, si chiamano propriocettori e forniscono informazioni alla corteccia sensoriale sulla posizione di un arto nello spazio in un dato momento.
Le terminazioni nervose specializzate per la propriocezione hanno origine:
I cambiamenti nella postura influenzano la propriocezione e i cambiamenti nella propriocezione influenzano le posture strutturali e dinamiche.
Ma In che modo i propriocettori influenzano la postura?
I propriocettori inviano costantemente segnali al sistema nervoso centrale, nello specifico al cervelletto, il quale altera la tensione muscolare in tutto il corpo, causando così un cambiamento nella postura.
Quando i propriocettori non funzionano bene, al cervelletto arrivano delle informazioni errate, e questo può portare a cadere, subire infortuni e assumere posture errate.
Con la Ginnastica Posturale si vanno a trattare tutti i dismorfismi del sistema muscolo scheletrico, come ad esempio:
Ma anche condizioni dolorose come:
Tra i soggetti più trattati con questo approccio ci sono gli adolescenti che riportano problemi di scoliosi (dismorfismi della colonna), ma c’è da dire che la ginnastica posturale è un ambito adatto a quasi tutti e controindicato a pochi.
È sconsigliata ad esempio alle donne in gravidanza, e a tutti quei soggetti in cui è meglio evitare un’ iperpressione addominale. In questo articolo analizzeremo i metodi di ginnastica posturale a oggi più conosciuti in Italia.
Il metodo Mézières di rieducazione posturale è stato sviluppato dalla fisioterapista francese Françoise Mezieres nel 1947. Il trattamento mira a ripristinare la mobilità globale dei muscoli e delle articolazioni in modo progressivo, riequilibrando la respirazione, allungando le catene muscolari retratte, migliorando la consapevolezza corporea, sempre con la partecipazione attiva del paziente. Oltre alla sua azione a livello terapeutico per la schiena e altre disfunzioni muscolo-scheletriche, il Metodo Mézières ha una vocazione educativa e preventiva, consentendo la riarmonizzazione della postura.
Il Metodo Mézières affronta il dolore locale considerando il corpo nel suo insieme. Secondo i “mezieristi” il dolore e le deformità della schiena non sono dovuti alla debolezza muscolare ma, in molti casi, alla rigidità di tessuti come i muscoli e la fascia.
Il Metodo Mézières mediante una particolare valutazione iniziale ad opera del fisioterapista, consente di analizzare la morfologia corporea del paziente, i suoi dismorfismi e le catene muscolari soggette a retrazioni e che necessitano di essere trattate.
A seguito di tale analisi viene pianificato il percorso terapeutico, costituito da esercizi di allungamento e di respirazione in cui, sotto la guida del fisioterapista, è fondamentale la partecipazione attiva del paziente. Le posture, che possono avvenire a terra (la così detta postura “a squadra”), in posizione seduta o in piedi, sono posizioni specifiche di allungamento associate a una particolare meccanica respiratoria che vengono mantenute per un tempo abbastanza lungo. È importante mantenere la posizione nel tempo perché in questo modo si verifica il “fluage”, ossia una condizione di allungamento che non ritorna nella posizione di retrazione iniziale.
Durante il trattamento il fisioterapista potrà utilizzare delle mobilizzazioni manuali al fine di migliorare la condizione del paziente. In molti casi vengono consigliate al paziente delle posture (posizioni mantenute) e degli esercizi da eseguire a casa al fine di migliorare i risultati terapeutici ottenuti con il fisioterapista e accelerare i tempi di guarigione.
Le indicazioni per il Metodo Mézières sono:
Oltre al ruolo terapeutico, il Metodo Mézières ha anche un'importante componente preventiva. In questo modo il paziente acquisisce strumenti di "autoapprendimento" che consentono di ripristinare la fisiologia delle articolazioni, dei muscoli, della respirazione e del sistema nervoso migliorando la salute a livello globale.
La Rieducazione Posturale Globale è stata introdotta per la prima volta nel 1980 dal fisioterapista francese Philippe Souchard, ed è basato sui concetti posturali di F. Mèzières; ha lo scopo di recuperare una condizione di equilibrio dell’organismo ed una eliminazione dei compensi mediante la cura della morfologia del corpo. Quali sono i principi su qui si basa questo metodo? I tre principi fondanti di questo metodo sono:
In risposta a un muscolo retratto, a una lesione o a un dolore, l'intero corpo si riorganizza per raggiungere un nuovo stato di equilibrio, in modo che possa continuare a funzionare. In altre parole, per consentirci di continuare le nostre attività, il nostro corpo si adatta, e lo fa senza nemmeno avvertirci delle piccole retrazioni che progressivamente si verificano a seguito di microlesioni, movimenti ripetuti, posizioni mantenute per lunghi periodi di tempo, ecc. Quando la condizione patologica si manifesta, è segno che l'organismo non riesce più a compensare a sufficienza. In tal caso, è essenziale resistere alla tentazione di trattare il sintomo isolatamente, ma vederlo nel contesto del corpo nel suo insieme e lavorare a ritroso dal sintomo per identificare la causa.
In questo tipo di terapie si ha l’allungamento dei muscoli anti gravitari, al fine di far riottenere a questi muscoli l’elasticità di cui hanno bisogno. Secondo Souchard infatti quando l’organismo subisce traumi, infortuni o è sottoposto a posture non ergonomiche per molto tempo, reagisce con la contrazione e l’accorciamento di specifiche catene muscolari, al fine di proteggere le strutture più importanti.
Questo approccio terapeutico, come anche il Mezieres non fonda l’intervento terapeutico nel punto specifico del dolore, ma ritiene che sia fondamentale esaminare la condizione del paziente in una visione più ampia, valutando e intervenendo sulle varie catene muscolari del corpo. Souchard ha individuato otto catene muscolari differenti che puoi leggere qui di seguito:
Le posture utilizzate nel metodo Souchard sono varie, di seguito abbiamo scritto le posture più usate:
Ogni postura ha una sua specifica funzione e viene applicata per distendere le retrazioni muscolari di una specifica catena muscolare.
Le indicazioni per il Metodo Souchard sono:
Si tratta di un metodo di terapia manuale, creata dai coniugi Antony e Nicolle Morelli, che si basa sulla consapevolezza della postura corporea, il rilassamento delle regioni del corpo poco mobili e la stabilizzazione delle regioni squilibrate. Riesce ad armonizzare l'atteggiamento e correggere la deformazione, sbloccare e dissociare i movimenti, attraverso mobilizzazioni, stiramenti, allungamenti, tensionamenti, punti di riflessologia e massaggi specifici, allineando cattive posture ed evitando compensazioni.
L'obiettivo è l'allineamento della postura ponendo sulla stessa linea la testa, la colonna vertebrale, il bacino, nonché la correzione della postura delle spalle, delle braccia e degli arti inferiori. Questo tipo di trattamento è prolungato, almeno 25 settimane con una seduta media settimanale, a seconda di ogni caso particolare.
La messa in tensione avviene mediante tre posture di trattamento:
Le indicazioni per il Metodo delle 3 squadre sono:
Questo metodo è stato sviluppato a metà del 900 da Moshe Feldenkrais, un ex insegnante di judo e altre arti marziali. In seguito ad una lesione al ginocchio, Feldenkrais ha incorporato la sua conoscenza del sistema nervoso nel suo processo di guarigione, creando un metodo che si basa sui principi di base dello sviluppo umano, integrati con la fisica e la biomeccanica, con un approccio mente-corpo che utilizza il movimento guidato per migliorare il benessere fisico ed emotivo.
È stato dimostrato che l'integrazione del Metodo Feldenkrais di abilità motorie, arti marziali, biomeccanica e psicologia aumenta la flessibilità, la coordinazione e l'immagine di sé del paziente. Si ritiene che il movimento sia un elemento essenziale nel processo di scoperta della relazione tra sviluppo e adattamento, poiché può aiutare le persone nell'identificazione e nell'esame delle loro capacità e modelli di cognizione, intenzione e attenzione.
Questo metodo innovativo si propone di penetrare in profondità nel sistema nervoso per promuovere il cambiamento e la liberazione da abitudini difficili da interrompere che potrebbero influenzare il benessere o la funzione quotidiana.
Il Metodo Feldenkrais è adatto a tutti e offre i seguenti vantaggi:
Il metodo back school è un insieme di programmi educativi e formativi con lezioni impartite a pazienti o operatori da un fisioterapista con l'obiettivo di curare o prevenire la lombalgia.
Il metodo back school viene comunemente usato:
La lombosciatalgia è l'associazione del dolore nella parte bassa della schiena al dolore da sciatica che viaggia lungo la gamba.
Chiamiamo "sciatica" la compressione del nervo sciatico alla sua origine, cioè a livello della colonna lombare. Il nervo sciatico è il nervo più lungo del corpo umano e quello con il calibro più grande. Nasce a livello della colonna vertebrale e viaggia a livello del gluteo, la parte posteriore della gamba e si divide a livello della parte posteriore del ginocchio. Assicura così la sensibilità e le capacità motorie della parte posteriore della coscia. La lombosciatalgia provoca dolore che inizia nella parte bassa della schiena e s’irradia alle dita dei piedi.
La causa più comune di dolore al nervo sciatico è un'ernia del disco. Più raramente la compressione della radice nervosa sarà secondaria a:
Attualmente la fisioterapia è un trattamento standard per combattere il dolore della sciatica. Si tratta di specifiche tecniche di massaggio e movimento per liberare il nervo sciatico, rafforzare i muscoli della colonna vertebrale e iniziare la riabilitazione.
Sulla base dell’esperienza clinica la ginnastica posturale ha evidenza di essere efficace nel trattamento della lombosciatalgia, con programmi di esercizi individuali effettuati sotto la supervisione di un fisioterapista.
In particolare con il metodo RPG Souchard, gli esercizi per la lombosciatalgia si concentrano su:
COSA DICONO I PAZIENTI
DEI NOSTRI CENTRI