Il termine deriva dal greco kinesis che significa movimento ed indica un insieme di tecniche che hanno l'obiettivo di recuperare la sensibilità propria del movimento articolare, la forza e la massa muscolare, nonché la capacità di svolgere un moto volontario.
Infatti, questa capacità del movimento che è automatica nell'uomo, può essere compromessa a causa di vari fattori e richiede in genere molto tempo per essere recuperata.
La kinesiterapia può essere attiva, attiva-assistita o passiva.
Di conseguenza, durante una seduta, il fisioterapista in base alla patologia o al disturbo da correggere, esegue esercizi specifici, come ad esempio la mobilizzazione degli arti o l'allungamento dei muscoli, ma altre volte può necessitare della collaborazione del paziente, oppure si limita a supervisionare il degente stesso nello svolgimento dell'esercizio proposto, come ad esempio l'allungamento o il potenziamento muscolare.
In genere, una seduta ha una durata di 60 minuti, ma quasi sempre il trattamento di kinesiterapia è parte integrante di un programma riabilitativo più ampio, in cui alla rieducazione motoria vengono associate anche terapie fisiche come ad esempio la tecarterapia per il raggiungimento comune dello stesso obiettivo.
Con la kinesiterapia:
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