Data pubblicazione: 15/05/2018
Ultimo aggiornamento: 09/05/2022
I dolori intercostali sono dolori che colpiscono la gabbia toracica. La gabbia toracica è una struttura cava che contiene importanti organi come il cuore, i polmoni e l’esofago. I dolori intercostali possono essere provocati da una moltitudine di fattori, più o meno gravi.
Possiamo dividere i fattori scatenanti di questa patologia in due gruppi:
I dolori intercostali sono dolori che colpiscono la gabbia toracica. La gabbia toracica è una struttura cava che contiene importanti organi come il cuore, i polmoni e l’esofago. I dolori intercostali possono essere provocati da una moltitudine di fattori, più o meno gravi.
Possiamo dividere i fattori scatenanti di questa patologia in due gruppi:
Il dolore intercostale è una sintomatologia dolorosa che compare tra una costola e l’altra. Può manifestarsi a riposo, durante la respirazione, alla palpazione, durante l’esercizio, così come mancanza di respiro o dolore quando si prende un respiro profondo o si tossisce.
La diversa manifestazione dei sintomi può dipendere da moltissimi fattori, ognuno dei quali genera sensazioni differenti. Proprio per questo possiamo distinguere diverse tipologie di dolore intercostale.
Esiste un’ampia gamma di cause che possono determinare la comparsa di dolori intercostali, è, quindi, auspicabile parlare sempre con un medico di eventuali altri sintomi riscontrati.
Il sintomo più comune dei dolori intercostali è, appunto, il dolore, riferito alla gabbia toracica: nella zona che va dalla base del collo fino all'ombelico. Più raramente il dolore si può proiettare sulla zona lombare e produrre il mal di schiena.
Fitte al seno
Escludendo il periodo di allattamento e post-allattamento, un dolore al seno in una donna può essere sintomo di una mastalgia, una malattia fibrocistica della mammella. Il dolore al seno può variare da lieve a grave e può durare:
Fitte al petto
Un dolore sulla parte alta del petto può insorgere e placarsi in pochi minuti, oppure durare per giorni. La causa può essere correlata al cuore, ai muscoli, all'apparato digerente o a fattori psicologici.
Le cause possono essere non gravi, come nel caso del reflusso acido, oppure possono essere gravi e indicare, ad esempio, un attacco di cuore, ma anche un attacco di panico scambiato per un infarto in atto.
È importante riconoscere i segnali di avvertimento e cercare i sintomi associati.
Se il dolore, senza traumi diretti, si manifesta sul lato sinistro del torace, si irradia alle braccia (in particolare al sinistro), è accompagnato da un dolore epigastrico (dolore alla bocca dello stomaco) e produce sudorazione o affanno, è necessario recarsi al Pronto Soccorso più vicino per scongiurare la presenza di un infarto in atto.
Con questo avvertimento non si vogliono indurre inutili allarmismi, ma in caso di patologie cardiache in fase acuta, per ricevere un rapido trattamento, è determinante una prognosi immediata.
Quando si esaminano le potenziali cause e il modo in cui valutare un dolore intercostale è utile conoscere le strutture all'interno e intorno alla gabbia toracica.
Struttura ossea
Le coste (costole) sono le 24 ossa piatte e arcate che costituiscono i margini laterali della gabbia toracica. Ci sono 12 costole su ciascun lato del torace. Le sette costole superiori sono attaccate direttamente allo sterno tramite la cartilagine. Queste sono conosciute come le "costole vere". Le restanti cinque costole sono denominate "costole false ". Di queste, anche le costole da 8 a 10 sono attaccate allo sterno, ma indirettamente (si attaccano alla cartilagine della costola superiore che poi si attacca allo sterno). Le costole 11 e 12 non sono attaccate allo sterno né direttamente né indirettamente e sono chiamate “costole fluttuanti”.
Le costole sono strutture ipomobili, ossia si muovono poco. Le ultime due paia di coste sono le più mobili perché anteriormente non si articolano con strutture cartilaginee o ossa.
Quali sono i muscoli che fanno muovere le coste
I muscoli che fanno muovere le coste sono i “muscoli intercostali”, che sono innervati dai “nervi intercostali” e si dividono in tre gruppi:
Le coste, insieme allo sterno e alla colonna dorsale, costituiscono la gabbia toracica: una vera e proprio “gabbia” all’interno della quale sono contenute le più importanti strutture anatomiche del nostro organismo, come il cuore e i polmoni.
Le cause dei dolori intercostali possono dipendere da:
- Crampi: è raro che si generino crampi in questi gruppi muscolari, ma quando succede sono episodi molto fastidiosi;
- Contratture: caratterizzate da un dolore pungente che viene esacerbato dallo sforzo e che può irradiarsi alla pressione;
- Strappi: lo strappo muscolare genera dolore e limitazione funzionale, inoltre, ogni qual volta il muscolo viene allungato, produce un dolore tagliente;
- Incrinature costali: fratture composte delle coste. Spesso si verificano in sport ad alto impatto come il pugilato, le arti marziali, il rugby, o in semplici cadute;
- Fratture scomposte: sono eventi più rari. Riguardano persone che subiscono incidenti in moto (dove il corpo è più esposto). Una frattura scomposta di una costa può danneggiare organi interni come i polmoni. Quando il frammento costale lacera la pleura (membrana interna della parete toracica e i polmoni), si genera un’alterazione della pressione interna, alla quale consegue un collasso del polmone, definito “pneumotorace”. In caso di stravaso ematico all’interno della cavità pleurica si assiste, invece, a un “emotorace”.
Se quando tossisci o starnutisci ti fanno male le costole, potrebbe dipendere dal fatto che la tosse provoca movimenti ripetuti dei muscoli intercostali, così come di altri muscoli (i muscoli dell'addome).
Questo movimento ripetuto, in particolare se la tosse è frequente e forte, potrebbe causare uno stiramento muscolare, che determina la comparsa del dolore alle costole. Inoltre può accadere che un semplice raffreddore può portare ad una pleurite, ossia un'infiammazione del rivestimento dei polmoni e della pleura.
Rivolgersi sempre a un medico in caso di sospetta pleurite.
La nevralgia intercostale è un dolore neuropatico nell'area corrispondente ai nervi intercostali. Il dolore neuropatico (o neuropatia) è un danno o una disfunzione di uno o più nervi, che in genere provoca intorpidimento, formicolio, debolezza muscolare e dolore nell'area interessata. I nervi intercostali si irradiano in tutta la gabbia toracica e l'addome.
La nevralgia intercostale è causata da irritazione, infiammazione o compressione dei nervi intercostali, che si trovano appena sotto le costole. Diverse sono le cause di una nevralgia intercostale, tra queste troviamo:
A volte la nevralgia intercostale non ha una causa chiara. In questo caso, si chiama “nevralgia intercostale idiopatica”.
Solo un medico può diagnosticare con precisione un dolore intercostale. Il processo diagnostico, solitamente, prevede:
Come abbiamo visto le possibili cause dei dolori intercostali sono tante, tanti possono essere, quindi, i rimedi. Se il dolore è di natura muscolo-scheletrica sarà sufficiente la fisioterapia o il riposo (nelle prime fasi) ed eventuali farmaci antinfiammatori (sempre dopo consiglio medico). Se la causa del dolore è invece espressione di un'altra malattia, saranno necessarie cure specifiche.
Per proporre specifici consigli pratici, che possano alleviare il dolore intercostale, è necessario capirne la causa, attraverso una visita medica o una valutazione funzionale con un fisioterapista specializzato.
Ecco alcuni consigli per voi:
Negli altri casi, sempre in assenza di traumi diretti sul costato, se il dolore persiste e non accenna a diminuire nel giro di breve tempo, si consiglia di farsi visitare dal medico o dal fisioterapista.
I dolori intercostali possono essere "trattati" anche con la fisioterapia. Qualche settimana fa si è rivolto ad uno dei CENTRI FISIOTERAPIA ITALIA Massimo, un paziente di 37 anni, che da quindici giorni lamentava un dolore nella parte centrale destra della gabbia toracica. Il dolore aumentava durante l’inspirazione.
Quando Massimo si è presentato al nostro Centro, aveva già effettuato la visita dal suo medico di base e dal cardiologo, che avevano escluso qualsiasi tipo di danno al sistema cardiovascolare. Dopo aver effettuato alcuni test clinici, abbiamo capito che si trattava di una ridotta mobilità della quinta costa durante l’inspirazione, causata da una retrazione capsulo-legamentosa dell’articolazione costo-trasversale (tra costa e vertebra).
Abbiamo, inoltre, constatato una rigidità di tutto il rachide dorsale. Abbiamo effettuato una mobilizzazione di prova della quinta articolazione costo-traversale a seguito della quale Massimo ha avvertito meno dolore durante l’inspirazione. Dopo di che abbiamo eseguito una tecnica manuale in trazione, che ha portato ad un’ulteriore diminuzione dei sintomi. Abbiamo, quindi, avuto prova del fatto che esistesse una correlazione tra la rigidità e il sintomo e la risposta al trattamento è stata positiva. Sulla base di questa valutazione clinica è stato pianificato il percorso riabilitativo.
Il trattamento è stato pianificato con l’obiettivo di aumentare la mobilità fisiologica della gabbia toracica senza che Massimo avvertisse dolori. Per curare il nostro paziente abbiamo usufruito di tre differenti “strumenti”:
- ultrasuoni, per ridurre il dolore e accelerare i tempi di recupero.
Dopo una settimana, in cui abbiamo eseguito 3 trattamenti, Massimo ha avvertito un netto miglioramento dei sintomi, e dopo due settimane è tornato alle condizioni ottimali. Riguardo la rigidità del tratto dorsale, per poter osservare risultati concreti, ci vogliono diversi mesi ed è importante lavorare anche con esercizi da effettuare a casa, proprio per ridurre il rischio di recidive. Per questo motivo Massimo ha scelto di intraprendere anche un percorso di fisioterapia di stabilizzazione dei sintomi.
Melzack R, Wall PD. The challenge of Pain Harmondsworth (England ):Penguin Book, 1996
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Schmid A., Brunner F,Wright A, et al. Paradigm shift in manual therapy? Evidence for a Central nervous system component in The response To passive cervical joint mobilisation. Manuel therapy 2008; 13: 387-396.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: