L’anatomia delle ossa, dei muscoli e dei nervi del piede è importante per poi capire le varie patologie di questo distretto corporeo, individuare e interpretare i sintomi che derivano dalle sue strutture ed infine permette al medico e al fisioterapista trovare la migliore soluzione per ogni caso clinico.
Le ossa della gamba tibia e perone arrivano fino alla caviglia dove formano la così detta pinza malleolare insieme all’astragalo. L’articolazione tibio-peroneo-astragalica è l’articolazione della caviglia che permette un ampio movimento. Le ossa del piede invece sono 26, e sono divisibili in tre gruppi: le ossa del tarso (più vicine alla caviglia), le ossa metatarsali (la zona intermedia del piede che finisce prima delle dita ) e le falangi (ossia le dita del piede). La struttura ossea del piede ha un architettura straordinaria capace di assorbire il peso del corpo, camminare e correre.
La caviglia è in grado di compiere movimenti grazie ai muscoli della gamba, che vengono anche definiti i muscoli estrinseci del piede: tibiale anteriore e posteriore, il peroneo lungo è breve e il tricipite surale (il muscolo del polpaccio) Per quanto concerne i muscoli intrinseci del piede questi si dividono in dorsali e i plantari e sono deputati alla mobilità delle dita dei piedi anche se occorre specificare che i muscoli intrinseci dorsali e i muscoli intrinseci plantari permettono, rispettivamente, la flessione dorsale la flessione plantare piede.
I nervi presenti nei piedi sono utili nel controllo di tutto l’insieme dei piccoli muscoli che rende possibile la complesse funzioni motorie di questa parte finale ma di fondamentale importanza per il movimento umano. Parte dei nervi del piede sono sensitivi cioè non danno impulsi ai muscoli per farli contrarre ma prendono e ricevono informazioni tattili, di pressione, posizione e di temperatura. Alcuni nervi possono essere soggetti a compressioni come ad esempio l’irritazione del nervo interdigitale porta ad un ispessimento definito Neuroma di Morton. Il dolore nevralgico in questa patologia è molto forte, si possono associare sensazioni di scariche elettriche.
Uno dei più grandi errori che si compiono in fisioterapia è quello di recuperare solo l’articolaritá e il tono muscolare. Sicuramente sono aspetti importanti ma non sono gli unici su cui concentrare il recupero La propriocezione è il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che abbiamo a prescindere dalla vista. La si può dividere in senso di posizione statica degli arti e in senso di movimento degli arti. Il nostro sistema nervoso è organizzato come una centralina elettronica di una automobile. Controlla a distanza il funzionamento altre parti attraverso dei sensori. I sensori del piede che permettono al sistema nervoso di avere informazioni sono: i fusi neuromuscolari, gli organi tendini del golgi, i recettori delle capsule articolari e i recettori cutanei (Ruffini, Merkel ecc. ecc.) Tutte queste informazioni sulla tensione, pressione dei muscoli, dei legamenti, delle capsule articolari vengono elaborati dal sistema nervoso che genera una risposta motoria, se necessario, per effettuare una correzione. Ad esempio i movimenti di risposta che facciamo irrazionalmente quando stiamo per prendere un storta alla caviglia nel tentativo di non farci male. Tanto più è allenato il sistema propriocettivo quanto più la risposta sarà efficace.
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