La cervicale è un disturbo molto comune che, se non trattato, può interferire con le normali attività quotidiane e ridurre la qualità della vita di chi ne soffre. Soprattutto negli ultimi anni, i muscoli del collo tendono a essere in continua tensione, a causa delle cattive posture assunte durante l’utilizzo di smartphone, pc e tablet. Anche l'artrosi è una causa comune della cervicale.
Il dolore cervicale , raramente, può essere un sintomo di un problema più serio. Se il dolore al collo è accompagnato da intorpidimento o perdita di forza nelle braccia o nelle mani o se hai dolore lancinante alla spalla o al braccio, rivolgiti a un medico.
La cervicale può essere di tipo assiale (sentito principalmente nel collo) o radicolare (il dolore si diffonde in altre aree come le spalle o le braccia). Può essere acuta (dura da pochi giorni a 6 settimane) o cronica (dura da più di 3 mesi).
Il dolore di solito può essere alleviato con metodi casalinghi, come il riposo, l’utilizzo di ghiaccio o calore o il miglioramento della postura. A volte sono necessari trattamenti medici o la fisioterapia. Rivolgiti al centro di fisioterapia più vicino a te per risolvere il tuo problema di cervicale.
Erroneamente si utilizza il termine “cervicale” per intendere la patologia dolorosa che interessa questo distretto. In realtà con il termine “cervicale” ci si riferisce alla zona cervicale, ossia una rete coordinata di nervi, ossa, articolazioni e muscoli che si trovano all’altezza del collo. La cervicale ha l'importantissimo compito di fornire supporto e mobilità alla testa, ma a volte può diventare dolorosa.
Il dolore al collo può derivare da una serie di disturbi o malattie che coinvolgono uno qualsiasi dei tessuti del collo, nervi, ossa, articolazioni, legamenti o muscoli.
L’anatomia delle ossa, dei muscoli e dei nervi della cervicale è importante per capire le varie patologie di questo distretto corporeo, individuare e interpretare i sintomi che dipendono dalle sue strutture e, infine, permettere al medico e al fisioterapista di trovare la migliore soluzione per ogni caso clinico.
La cervicale è la componente ossea del nostro collo.
La cervicale è costituita da sette diverse vertebre, ognuna con caratteristiche anatomiche diverse in base al tipo di mobilità e di connessioni anatomiche.
Le vertebre cervicali si dividono in due tratti: Il tratto superiore (C1-C2) e il tratto inferiore (C3-C7). Le vertebre del tratto superiore della cervicale sono l'atlante e l'epistrofeo, per la loro forma moto diversa dalle altre vertebre permettono la rotazione della testa, inserendosi una dentro l’altra creando uno snodo.
La cervicale inferiore è dedicata maggiormente ai movimenti di flessione, estensione e all’inclinazione laterale. La loro conformazione è a tripode. Ogni vertebra poggia su quella sottostante entrando in contatto con tre zone: il disco intersomatico (che ha anche una funzione di ammortizzatore) e le faccette articolari nella zona posteriore.
Le vertebre cervicali hanno una protuberanza posteriore chiamata processo spinoso che possiamo sentire toccando dietro il nostro collo. Il processo spinoso della settima cervicale è molto più pronunciato rispetto alle altre vertebre, tanto da caratterizzare il nome della stessa. L’ultima vertebra cervicale è, infatti, definita prominente e, dopo di essa, inizia la colonna dorsale.
La muscolatura cervicale si divide in superficiale e profonda; noi possiamo palpare solo i muscoli superficiali e più grandi del collo.
Attraverso la loro attivazione muscoli superficiali ci permettono di muovere il collo e la testa, quelli più piccoli e profondi sono deputati alla stabilizzazione delle vertebre. Per una visione più completa è giusto precisare che sia i muscoli superficiali (come lo sternocleidomastoideo e il trapezio), che quelli profondi (come lo splenio della testa e del collo) agiscono costantemente in sinergia durante tutti i movimenti della testa e del collo.
Quando un muscolo si attiva per compiere un movimento specifico (es. guardare in alto), una serie di altri muscoli si contraggono per stabilizzare la parte della cervicale che non dovrà muoversi e facilitare il movimento che vogliamo effettuare.
I muscoli della cervicale hanno un’anatomia complessa, per la molteplicità delle azioni che devono compiere. Alcuni, oltre a muovere il collo e la testa, servono per muovere la mandibola, le clavicole o sollevare le spalle.
Il midollo spinale è un prolungamento anatomico del cervello, che gli permette di inviare o ricevere impulsi dalla periferia.
I fasci provenienti dall’encefalo passano attraverso un canale formato dalle diverse vertebre cervicali. Successivamente i nervi fuoriescono dal midollo passando tra una vertebra e l’altra.
I nervi che escono dalla cervicale sono sensitivi e motori, cioè innervano i muscoli della cervicale stessa, della spalla e delle braccia e ci permettono di avere sensazioni tattili, dolorose e di temperatura. Questo spiega perché, quando abbiamo un problema alla cervicale, come ad esempio un’ernia che comprime un nervo, il dolore può irradiarsi a distanza, oppure dare sintomi come formicolio alle mani.
Il gruppo di nervi più importante della cervicale è il plesso brachiale, che è diviso in 5 radici, 3 tronchi, 6 divisioni (3 anteriori e 3 posteriori), 3 corde e 5 rami. Il plesso brachiale innerva la cute e i muscoli dell'intero arto superiore, ad eccezione del trapezio (innervato dal nervo accessorio spinale) e una zona di cute vicino all'ascella (innervata dal secondo nervo intercostale).
La cervicale è la parte più mobile della colonna vertebrale e, per molti aspetti, la più importante. Il tratto cervicale, infatti, oltre a sostenere la testa, permette la sua mobilità, inoltre le ossa della cervicale proteggono le strutture che passano attraverso di esse: il midollo spinale, le radici nervose e i vasi sanguigni che irrorano il sangue al cervello.
Quando i traumi della cervicale provocano importanti lesioni del midollo si può arrivare alla paralisi dei quattro arti (tetraplegia e se la lesione avviene a livello di C1-C2, anche la morte).
Sempre per le sue connessioni anatomiche con le arterie vertebrali e il sistema nervoso, la cervicale può essere la causa di sbandamenti e vertigini. Il mal di testa di origine cervicale è una patologia che può essere provocata da muscoli, nervi e sistema vascolare di questo distretto. Esistono fisioterapisti esperti nel trattamento del mal di testa.
Il dolore cervicale è un disturbo comune che può dipendere da un’ampia varietà di cause.
Può variare da lieve a grave, con casi più critici che potrebbero indicare un serio problema di fondo.
Il dolore cervicale è più diffuso nelle persone di età superiore ai 50 anni, ma al di là dell’invecchiamento, le cause del dolore cervicale sono talmente tante che possono riguardare ognuno di noi.
Molte persone sviluppano dolore cervicale senza una ragione specifica. Può succedere che il dolore insorga dopo aver preso una corrente d'aria o dopo una piccola lesione da torsione, ad esempio durante il giardinaggio. Questo dolore è chiamato “dolore cervicale aspecifico”. Il dolore cervicale aspecifico è il tipo più comune di dolore cervicale e di solito scompare dopo alcuni giorni.
Le cause del dolore cervicale specifico possono, invece, essere divise in 3 macro aree: lesioni e incidenti, patologie specifiche e stile di vita malsano per la cervicale.
Colpo di frusta. Quando la testa è costretta a muoversi avanti e indietro oltre il normale range di movimento, il collo subisce una lesione. Il movimento innaturale e rapido del collo colpisce, infatti, i muscoli e i legamenti, che si stringono e si contraggono velocemente. Questo crea affaticamento muscolare con conseguente dolore e rigidità. Il colpo di frusta è più comunemente osservato durante un incidente automobilistico, ma può anche derivare da traumi come una caduta o un incidente sportivo.
Cervico-brachialgia. Nella condizione di cervico-brachialgia si verificano simultaneamente dolore cervicale e compressione di una o più radici nervose spinali cervicali (C1-C7). La cervico-brachialgia può causare dolore a livello della cervicale, lungo il braccio e persino fino a spingersi alle dita della mano.
Fratture della cervicale. Una frattura cervicale è una lesione traumatica che richiede cure mediche di emergenza immediate. Si verifica quando una delle sette ossa del rachide cervicale (vertebre cervicali) si frattura. Una frattura cervicale può essere grave e complessa e può avere un impatto anche sul midollo spinale.
Ernia disco cervicale. L'ernia del disco cervicale è una lesione in cui un disco cervicale può rompersi e esercitare pressione sui nervi adiacenti. I dischi cervicali sono i cuscini tra le vertebre nella parte superiore della schiena e il collo. Se vengono danneggiati da degenerazione o lesioni, possono gonfiarsi in modo anomalo o rompersi causando la fuoriuscita della cartilagine. Se il disco interessato esercita pressione sui nervi o sul midollo spinale, può causare un dolore grave che s’irradia dal collo lungo il braccio e fino alla punta delle dita.
Artrosi cervicale. L’artrosi cervicale è una degenerazione delle articolazioni, delle vertebre e dei dischi nella porzione cervicale della colonna vertebrale, che può portare a dolore, infiammazione e persino funzionalità compromessa.
Artrite cervicale L'artrite cervicale si sviluppa quando il sistema immunitario determina la comparsa d’infiammazione intorno alle articolazioni della cervicale.
Sovrappeso. Il sovrappeso non rappresenta solo un male per la parte bassa della schiena, può anche determinare la comparsa di tensioni nella parte superiore della schiena e nel collo. Una cattiva postura e una distribuzione non uniforme del peso possono causare dolore cervicale cronico.
Sport. Alcuni tipi di sport possono usurare i muscoli e i legamenti della cervicale. I colpi diretti alla testa o alla spalla possono causare lesioni al collo, danni ai dischi vertebrali e ai nervi, così come stiramenti e distorsioni.
Dolore da postura. Una cattiva postura determina una tensione eccessiva dei muscoli e dei tendini della cervicale, causando dolore e lesioni che possono durare nel tempo.
Smartphone e computer. La postura che vede testa e spalle in avanti è l'esempio più comune di cattiva postura che contribuisce al dolore cervicale.
Sonno. Sia la posizione assunta durante il sonno, che il tipo di cuscino usato per dormire, possono causare rigidità cervicale e conseguente dolore.
Esistono due tipi di dolore cervicale:
Il dolore cervicale può essere acuto, della durata di giorni/settimane, o cronico, che può durare da più di tre mesi a diversi anni.
I sintomi più comuni associati al dolore cervicale includono:
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