Muoversi in acqua è sempre piacevole e è possibile farlo con successo anche ai fini riabilitativi, per questo motivo è stata creata l’idrokinesiterapia è quell’insieme di tecniche ed esercizi fisioterapici che si eseguono in piscine riabilitative, che ha differenza delle piscine normali dove nuotiamo presentano delle caratteristiche specifiche come la temperatura e l’opportunità di camminare e muoversi a favore o contro la corrente dell’acqua.
Nonostante sia praticata da molti anni, per molti l’idrokinesiterapia è ancora un mondo sconosciuto, e proprio per questo abbiamo scelto di dar luce a questa importante branca riabilitativa con questo articolo che ha l’obbiettivo di darti informazioni ad ampio spettro.
Partiremo dal significato della parola “idrokinesiterapia” per poi andarne ad analizzare: le radici (quando è nata?), le caratteristiche, i valori aggiunti e il percorso di specializzazione professionale che ogni terapista che la pratica deve eseguire. Buona Lettura
Il termine idrokinesiterapia è costituito di tre parole che descrivono ciò che avviene in una seduta idrokinesiterapica:
L’idrokinesiterapia infatti è quell’insieme di movimenti attivi, passivi o attivi assistiti, che avvengono in acqua a scopo terapeutico.
L'idrokinesiterapia è nata durante gli anni ‘70 ed era applicata soprattutto per a riabilitazione sportiva, al fine di aiutare gli atleti a recuperare più rapidamente dagli infortuni, comunemente di natura muscolo scheletrica. È importante dire che la cura del corpo mediante l'uso dell’acqua, è iniziata molto tempo prima del diciannovesimo secolo.
Il ritrovamento di testimonianze scritte e reperti archeologici infatti attestano come, nei paesi del Mediterraneo, l'utilizzo delle acque termali per idroterapia fosse applicato sin dalle civiltà più antiche come gli Egizi, i Greci e i Romani. L'interesse per le fantastiche proprietà dell’acqua poi tornò di gran moda a partire dalla metà del 1600 quando il dottore inglese J. Floyer pubblicò una serie di studi sugli effetti terapeutici dei percorsi in acqua caldo-fredda. Fu anche per merito di questo medico che in molti paesi del Nord Europa si crearono numerosi centri termali e riabilitativi basati proprio sulle qualità curative dell'acque.
In Italia le proprietà terapeutiche dell’acqua sul corpo sono state riconosciute a livello ufficiale dagli anni ’60, quando iniziarono ad essere inserite nel S.S.N. al fine di permettere un maggiore accesso con costi non eccessivi secondo i principi della costituzione riguardanti la salvaguardia della salute della popolazione.
Se vuoi affidarti a degli esperti e iniziare a risolvere il problema chiamaci subito e fissa un appuntamento presso uno dei centri di Fisioterapia Italia per una valutazione GRATUITA con fisioterapista specializzato!
I valori aggiunti dell’idrokinesiterapia sono legati all’unica caratteristica che differenzia questo ambito fisioterapico agli altri: l’acqua.
Si esegue l’idrokinesiterapia in ambiente:
La resistenza nel movimento in acqua
C’è da considerare inoltre la resistenza dell’acqua al movimento del nostro corpo, principio che è spiegato dalla tensione superficiale del fluido stesso che è come una guaina che avvolge l’intera superficie del corpo immersa nell’acqua ostacolandone il movimento.
In molti esercizi riabilitativi in acqua vengono utilizzati degli ausili come:
Il primo motivo di questi accessori è per aumentare la resistenza al movimento e quindi reclutare un maggior numero di fibre muscolari. La resistenza idrodinamica in acqua è infatti legata alla superficie perpendicolare alla direzione del movimento e alla velocità con la quale è eseguito l’esercizio. Quindi più la superficie è grande più è la resistenza, più si va veloci e più è la resistenza.
È per questo motivo che una tavoletta se a seconda della direzione con cui viene fatta muovere può offrire più o meno resistenza rispetto a un bracciolo. Sarà frutto dell’esperienza e delle capacità del fisioterapista poter calibrare la giusta resistenza per il paziente in modo che l’esercizio sia allenante e non eccessivamente faticoso per il paziente.
L’equilibrio in acqua
Un altro elemento caratteristico della riabilitazione in acqua è l’equilibrio. Infatti persone che per vari motivi hanno un deficit dell’equilibrio possono avere l’opportunità non solo di lavorare sul recupero di questa capacità ma di esercitarsi limitandone i rischi, trattandosi di una superficie dove si può “cadere” senza farsi male.
Gli esercizi di equilibrio in acqua sono di vario tipo e spaziano dalla capacità di galleggiare in modo simmetrico alla capacità di eseguire un movimento con la tavoletta sotto il piede senza che questa perda contatto con la pianta plantare ad esempio.
Nelle protesi di anca e di ginocchio, nelle paresi degli arti inferiori e nella riabilitazione della spalla l’idrochinesiterapia si dimostra un’ottima strategia per accelerare i tempi di recupero.
Come avrai intuito l’idrokinesiterapia è molto efficacie ed è un valido coadiuvante della riabilitazione a terra ma è vincolata ad un ambiente particolare.
Non tutti i Centri di Fisioterapia infatti hanno la possibilità e gli spazi per poter creare una piscina al loro interno. Questo è il motivo principale per cui non è molto praticata, soprattutto in libera professione, dove il mantenimento di una piscina riabilitativa comporterebbe un aumento sostanziale dei costi dell’attività.
Per questo motivo molti fisioterapisti specializzati, quando ritengono che ce ne sia bisogno si appoggiano ad una piscina vicina al loro studio, usufruendone solo quando strettamente necessario.
Per diventare fisioterapisti specializzati nella riabilitazione in acqua esistono moltissimi corsi di specializzazione e master universitari, che conferiscono al professionista la capacità di poter integrare al meglio i principi delle tecniche manuali e dell’allenamento terapeutico con le caratteristiche dell’acqua.
COSA DICONO I PAZIENTI
DEI NOSTRI CENTRI