La fibromialgia è una patologia caratterizzata da diffuso dolore muscoloscheletrico accompagnato da affaticamento, disturbi del sonno, perdita di memoria e problemi di umore.
Alcune persone segnalano di soffrire anche della sindrome delle gambe senza riposo o di problemi intestinali o vescicali, intorpidimento, formicolio generico e sensibilità al rumore, alle luci o alla temperatura.
Si tratta della seconda condizione più comune che colpisce le ossa e i tessuti molli, ovvero muscoli, tendini e legamenti. Il termine deriva dal latino "fibro", che significa tessuti fibrosi; "Mio", che significa muscoli e "algia", che significa dolore.
La fibromialgia, o più appropriatamente sindrome fibromialgica, è un insieme di segni e sintomi comuni anche ad altre patologie, sia di natura muscolo scheletrica come tensioni anomale dei tessuti muscolo tendinei (al cui interno si vengono a creare dei ‘tender points’, ovvero dei punti latenti che se stimolati con una digitopressione locale evocano forte dolore), rigidità articolare e calo della forza, sia di natura psico-emotiva, come disturbi cognitivi, insonnia o disturbi del sonno, alterazione della sensibilità, situazioni di ansia e depressione causati dal calo della serotoninca. . I ricercatori ritengono che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali del dolore.
I sintomi a volte iniziano dopo un trauma fisico, un intervento chirurgico, un'infezione o uno stress psicologico significativo. In altri casi, i sintomi si accumulano gradualmente nel tempo senza alcun singolo evento scatenante.
La causa della fibromialgia non è tuttavia nota; si ritiene che implichi una combinazione di fattori genetici e ambientali, ciascuno con un ruolo sostanziale. I fattori ambientali possono includere stress psicologico , traumi diretti, situazioni difficili in famiglia o a lavoro e alcune infezioni . Al momento non esiste un test diagnostico specifico per questa patologia. Per individuarla si va per esclusione, lasciando da parte altre potenziali cause e verificando la presenza di un determinato numero di sintomi. In Italia, circa 1,5-2 milioni di persone sono colpiti dalla sindrome fibromialgica, con una spiccata preponderanza di pazienti di sesso femminile.
Chi è colpito da fibromialgia o sospetta fibromialgia presenta principalmente dolori muscoloscheletrici, rigidità in diverse parti del corpo, nonché disturbi del sonno e affaticamento. Il dolore è il sintomo principale, solitamente diffuso in tutti il corpo, sebbene possa manifestarsi inizialmente in una zona o articolazione in particolare: viene percepito come una sensazione molto fastidiosa, spesso associata a formicolii e bruciore, e varia molto in base a diversi fattori che comportano ad una percezione più o meno aumentata di dolore.
Il secondo sintomo principale è l’astenia (affaticamento): circa il 90% dei pazienti affetti da sindrome fibromialgica presenta una ridotta capacità di resistenza alla fatica, con una sensazione di stanchezza simile a quella che si percepisce durante una influenza. Anche la fatica varia in gravità, passando da situazioni più lievi accompagnate da sensazioni sopportabili di stanchezza a situazioni più complesse accompagnate da sensazioni di completo esaurimento delle forze. Il disturbo del sonno risulta essere un altro sintomo preponderante nei pazienti fibromialgici: la fase del sonno risulta alterata e viene interrotta da continui risvegli notturni, rendendola quindi non ristoratrice. Vivere un sonno non riposante influisce direttamente sui due sintomi precedentemente affrontati: infatti, un sonno alterato aumenterà sensibilmente la sensazione di stanchezza mattutina e di affaticamento generale e cambierà la percezione del dolore della persona.
Questi tre disturbi vanno naturalmente ad influenzare l’umore, la concentrazione, la memoria e la capacità di ragionare, pensare chiaramente ed eseguire facili processi mentali. I cambiamenti del tono dell’umore sono riscontrabili con diversi livelli nella maggior parte dei pazienti, ma in realtà solo il 25% soffre veramente di disturbi della sfera affettiva, associata a depressione e ansia.
Altri sintomi caratteristici della fibromialgia sono :
Gli effetti dei sintomi variano da individuo a individuo, ma molte persone sperimentano riacutizzazioni intermittenti in cui i sintomi si risvegliano improvvisamente. Alcune persone che soffrono di fibromialgia riferiscono che le condizioni atomosferiche e metereologiche influiscono sul loro dolore, intensificandolo quando il clima è particolarmente umido, freddo o caldo. Quando i sintomi sono da lievi a moderati, i pazienti spesso scoprono che con questa patologia ci si può convivere normalmente, purché si riceva un trattamento appropriato. I sintomi più gravi invece possono influenzare profondamente la vita delle persone rendendole inabili nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
La causa esatta di questa condizione patologica non è nota, ma gli esperti sospettano che la fibromialgia sia il risultato del fatto che il cervello e il sistema nervoso non riescano a elaborare i segnali del dolore nel solito modo, causando un aumento della sofferenza. In alcuni studi, le scansioni del cervello hanno mostrato un'alterata elaborazione del dolore nei soggetti affetti da fibromialgia. I ricercatori hanno anche riscontrato livelli carenti degli ormoni serotonina, noradrenalina e dopamina nel sistema nervoso e conseguente squilibrio in un liquido spinale coinvolto nella segnalazione del dolore. Questo, probabilmente, è causato da una alterazione del lavoro dei mediatori chimici come i neurotrasmettitori a livello del cervello, che comporta una ridotta soglia di sopportazione del dolore ed una aumentata vulnerabilità fisica dovuta ad una alterazione della soglia nocicettiva del sistema nervoso. Di solito, le persone avvertono dolore solo quando il corpo è soggetto a lesioni dirette o danneggiato da una condizione come l'artrite. Nella fibromialgia, il dolore non è l'effetto diretto di tale danno o lesione alla parte del corpo in cui si avverte il dolore. Poiché il dolore sembra essere il risultato di segnali del dolore provenienti dall'area interessata elaborati in modo diverso, piuttosto che a causa di un danno diretto che può essere trattato, è difficile fermarlo e la condizione risulta quindi cronica.
Recenti ricerche hanno scoperto che le persone affette da fibromialgia hanno livelli anormalmente bassi di ormoni serotonina, noradrenalina e dopamina nel loro cervello. Bassi livelli di questi ormoni possono essere un fattore chiave nella causa della fibromialgia, poiché sono importanti nella regolazione dell':
Alcuni ricercatori hanno anche suggerito che i cambiamenti nei livelli di alcuni altri ormoni, come il cortisolo, che viene rilasciato quando il corpo è sotto stress, possono contribuire alla fibromialgia. E' probabile che le cause, in parte, vadano ricercate nella "genetica", ovvero una "predisposizione ereditaria". Ci possono essere infine dei fattori scatenanti che portano a questa patologia. La fibromialgia è spesso scatenata da un forte stress fisico:
ll medico ti esaminerà e ti chiederà informazioni sui tuoi problemi medici passati e su altri che colpiscono i familiari a te piú stretti attraverso un’attenta anamnesi. Non tutti i medici conoscono profondamente la fibromialgia, per cui è importante contattare la figura medica specialistica che è il reumatologo: il medico dovrà procedere con una diagnosi differenziale precisa per poter inquadrare la situazione del paziente, valutando attentamente il dolore, provando ad evocare dolori riferiti, escludendo altre patologie, e prescrivendo alla fine un adeguato trattamento. Non c'è un test o un esame diagnostico che accerti con sicurezza che si tratti di fibromialgia.
Poiché i sintomi sono così simili ad altre condizioni, il medico vorrà escludere patologie come sclerosi multipla, neuropatie, disturbo depressivo grave, ipotiroidismo o ipertiroidismo, sindrome da fatica cronica, diversi tipi di artrite e lupus: solitamente, infatti, i test neurologici e reumatici, gli esami di laboratorio e le radiografie danno tutti esito negativo e scongiurano, quindi, patologie peggiori. Fino a poco tempo i medici controllavano 18 punti specifici, tender points, sul corpo di una persona per vedere quante parti erano dolorose se premute con fermezza.
Le linee guida più recenti non richiedono piú un esame del genere. Invece, una diagnosi di fibromialgia può essere fatta se una persona è colpita da dolore diffuso per più di tre mesi, senza condizioni mediche di base che potrebbero causare il dolore.
Sebbene non vi siano test di laboratorio per confermare una diagnosi di fibromialgia, il medico potrebbe voler escludere altre condizioni che potrebbero avere sintomi simili. Gli esami del sangue possono includere:
Purtroppo, spesso capita che lo stesso medico, in assenza di segni clinici rilevanti, dubita dei reali sintomi del paziente, immaginando che la sua sia solo ipocondria: questo giudizio fa sentire ancora più isolato il paziente, aumentando i sensi di colpa e la sensazione depressiva.
La fibromialgia e l'artrite reumatoide condividono alcuni sintomi, come il dolore e la stanchezza. Se una persona presenta entrambi le condizioni, i sintomi possono essere difficili da distinguere. Tuttavia, la fibromialgia non è una malatia reumatica.
La fibromialgia di solito provoca dolore nei muscoli e nei tessuti molli in tutto il corpo. L'AR tende a causare dolore, gonfiore e tenerezza in alcune articolazioni. La fibromialgia è una condizione neurologica cronica, il che significa che colpisce il sistema nervoso. La fibromialgia cambia il modo in cui il cervello e il sistema nervoso elaborano e interpretano il dolore. Le persone con questa condizione tendono a provare dolore amplificato quando subiscono lesioni quotidiane, come le tensioni. L'artrite reumatoide è una condizione autoimmune. Il sistema immunitario proprio va a danneggiare i tessuti sinoviali, che rivestono le articolazioni. Questo porta a infiammazione e dolore. La differenza principale è, quindi, che nella sindrome fibromialgica non c’è un processo infiammatorio in atto, ma può essere quasi considerato un reumatismo dei tessuti molli.
I pazienti affetti da sindrome fibromialgica necessitano di un lavoro multidisciplinare, che prevede supporto sia medico-farmacologico, sia psicologico, sia fisioterapico, sia nutrizionale, sia educatico che di sostegno durante i fenomeni acuti. A seconda dei sintomi, il medico può prescrivere antidolorifici, antidepressivi , rilassanti muscolari e farmaci che aiutano a dormire e migliorare la qualità del sonno . I tre farmaci usati specificamente per il dolore dovuto a fibromialgia sono:
Anche gli antidolorifici da banco come il paracetamolo e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere d'aiuto. Un regolare esercizio fisico moderato ed una fisioterapia mirata sono le chiavi per controllare la fibromialgia. Il primo passo che il fisioterapista dovrà fare è quello di educare adeguatamente il paziente: spiegare cosa è veramente la fibromialgia, quali sono i fattori che possono aggravare e quali quelli che possono migliorare la condizione. Ultimi studi hanno dimostrato che una corretta educazione della persona attiva dei percorsi neurali inibitori in grado di abbassare il livello del dolore ed aumentare la percezione della qualità della vita.
Successivamente, è bene introdurre l’esercizio terapeutico ( per avere un dosaggio sicuro dell’attività fisica: si è infatti visto che praticare per almeno 3 volte a settimana esercizio aerobico migliora la percezione del dolore più che degli esercizi di allungamento, infatti il movimento aumenta le concentrazioni di serotonina e del suo principale metabolica nel sangue.
Attività di Acqua Gym nel breve periodo e attività sportive a basso impatto nel lungo periodo sono quelle maggiormente indicate in quanto contribuiscono a costruire resistenza fisica, tonicità muscolare e migliori capacità nel muoversi facilmente: tra queste le più comuni sono yoga , tai chi , Pilates, ginnastica posturale e persino delle camminate sono ottime . L'esercizio terapeutico e l’allenamento terapeutico inoltre rilasciano le endorfine che combattono il dolore, lo stress e la sensazione di abbattimento che si può provare in una malattia del genere. Tutto ciò aiutai anche a dormire meglio: si è infatti dimostrato che la combinazioni di attività che coinvolgano mente e corpo come yoga, training autogeno e mindfullness riescono a ridurre quasi del 50% i sintomi.
Nella gestione del dolore cronico oltre che l’allenamento può essere utile l’ausilio di elettroterapie come la TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea), perché aumenta la compliance col movimento e permette di non perdere l’allenamento. Per alleviare dolori e stress possono essere utilizzare anche terapie complementari, tra cui massaggi , agopuntura e l’osteopatia.
Il mondo scientifico si sta ponendo delle domande sull’uso della Cannabis terapeutica nella fibromialgia. Alcuni pazienti si sono curati ed hanno alleviato i propri dolori ricorrendo proprio agli oppioidi, ma ancora non si sono studiati gli effetti di dipendenza da tale sostanze.
Le alternative, allo studio al momento, si concentrano sull’utilizzo di altri fitofarmaci, di derivazione quindi naturale e non sintetica, che possono alleviare dolori e sintomi.
Fortunatamente la fibromialgia non è una malattia mortale e non causa deformità, ma deve essere affrontata come una qualsiasi forma di patologia cronica e per questo non sottovalutata e bistrattata: per il paziente, la sola consapevolezza che è una malattia cronica ma non degenerativa, è utile per non continuare a spendere tempo e denaro per continuate visite specialistiche ed esami del sangue, aumentando così la predisposizione positiva nei confronti della malattia.
Per i pazienti affetti dalla fibromialgia la qualità della relazione Medico - Paziente è determinante per migliore la propria condizione emotiva e affrontare nel modo migliore il percorso terapeutico.
COSA DICONO I PAZIENTI
DEI NOSTRI CENTRI