Cervicale e diaframma: in che modo sono correlati e 3 esercizi per ridurre il dolore

Il fondatore dell’osteopatia, Andrew Taylor Still, diceva, a proposito del muscolo diaframma: “Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Imparate a conoscermi e siate sereni”.

Per questo motivo, sia nei trattamenti fisioterapici, che in quelli osteopatici, si da grande importanza a questo muscolo.

Il diaframma è un muscolo a forma di paracadute che si attacca all'interno dell'osso del torace (sterno) e gira intorno alla gabbia toracica su entrambi i lati. Mentre inspiri, il diaframma espande il torace e spinge gli organi che si trovano sotto di esso nella pancia. L'espirazione avviene passivamente mentre il muscolo risale nella gabbia toracica.

Il diaframma è il principale muscolo della respirazione, tuttavia non ha solo questa funzione. Il diaframma aumenta la pressione addominale per aiutare il corpo a liberarsi di vomito, urina e feci ed esercita anche una pressione sull'esofago per prevenire il reflusso.

Il diaframma è collegato indirettamente a 3 importanti sistemi:

• Sistema nervoso, attraverso le sue relazioni con il nervo vago;
• Sistema fluidico, cioè arterie e vene;
• Apparato locomotore, perché a livello fasciale il diaframma è collegato alle vertebre cervicali, alle vertebre lombari, allo sterno e alle costole.

Per comprendere meglio la relazione tra diaframma e dolore cervicale dobbiamo ripassare insieme l’anatomia di questo muscolo.

Il diaframma è formato da 2 emi cupole che si riuniscono nel cosiddetto centro frenico, cioè la porzione centrale del diaframma stesso.

Abbiamo poi una porzione vertebrale e una porzione costale:

• A livello vertebrale il diaframma si inserisce sulle vertebre lombari. Possiamo poi distinguere un pilastro destro, che si inserisce tra le vertebre L2 e L4 e un pilastro sinistro, che si inserisce sulle vertebre L2 e L3.
• La porzione costale invece origina dalle ultime 6 coste e s’inserisce sula parte inferiore dello sterno.

Non è tutto. Attraverso il sistema fasciale, il diaframma, infatti, si collega fino alle vertebre cervicali. Ecco quindi che una tensione eccessiva di questo muscolo può provocare conseguenze a livello cervicale.

Se, per un motivo o per un altro, il diaframma non viene usato correttamente, possono emergere schemi respiratori difettosi. In questi casi il corpo recluterà altri muscoli per espandere la gabbia toracica. Osservando i modelli comuni di dolore cervicale, spesso si vede che questi muscoli sono tesi, eccessivamente allungati o doloranti.

In caso di retrazione diaframmatica, andrà, invece, ad aumentare la cifosi dorsale, con conseguente spostamento del capo in avanti e verso il basso. A questo punto tutto quello che potranno fare i muscoli posteriori del collo, sarà andare ad aumentare la loro tensione per riportare lo sguardo in avanti.

Tra le altre condizioni di salute che possono influenzare o coinvolgere il diaframma troviamo:

• Ernia iatale
• Ernia diaframmatica
• Crampi e spasmi
• Singhiozzo
• Danni al nervo frenico

Tra le principali cause di dolore cervicale che dipende dal muscolo diaframma abbiamo:

• Stress. Il muscolo diaframma è, infatti, un muscolo particolarmente emotivo, soprattutto a causa della sua connessione con il nervo vago;
• Cause discendenti. Tensioni eccessive a livello dei muscoli dell’ATM e del collo, possono influire per via indiretta sul muscolo diaframma;
• Cause digestive. Ricordiamo, infatti, che ogni organo è indirettamente collegato al muscolo diaframma.

Tra i principali sintomi di dolore cervicale che dipende dal muscolo diaframma abbiamo:

• Dolore a livello del tratto cervicale;
• Dolore a livello del tratto lombare;
• Dolore tra le scapole;
• Dolori intercostali;
• Rigidità dei muscoli del collo;
• Sensazione di ansia e tachicardia;
• Fatica a respirare.

Rafforzare i muscoli che normalmente ricevono poca attenzione può avere un impatto enorme sulla nostra salute. Lo sviluppo e il rafforzamento muscolare sono fondamentali per garantire l'integrità e la longevità del nostro sistema linfatico e circolatorio, delle funzioni dei nostri organi interni, del nostro scheletro e della nostra salute generale.

• La fisioterapia può essere di grande aiuto nel trattamento delle disfunzioni del muscolo diaframma. Il piano di trattamento prevede l’integrazione di:
• Mezzi fisici ad alta tecnologia;
• Tecniche di terapia manuale;
• Esercizio terapeutico, che andrà ad aumentare le performance motorie del muscolo diaframma.

Imparare a usare il diaframma per la respirazione può portare molti benefici alla nostra salute. La respirazione diaframmatica è rilassante, rallenta il metabolismo del corpo e porta il sistema nervoso ad una modalità di riposo e rilassamento.

I momenti migliori per praticare la respirazione diaframmatica sono l'inizio e alla fine della giornata. A inizio giornata può aiutarci ad affrontare la quotidianità con una sensazione di relax e tranquillità. A fine giornata, la respirazione diaframmatica, rilascia la tensione e aiuta a creare lo stato per un sonno più profondo e ristoratore. Senza questa pratica, chi respira in maniera apicale (ossia coinvolgendo solo la parte superiore del torace), andrà a letto con i muscoli del collo tesi, e trascorrerà la notte usando i muscoli del collo per respirare, impedendo al corpo di rilassarsi e riprendersi dallo stress e dalle tensioni della giornata.

I fisioterapisti dei nostri Centri di Fisioterapia possono aiutarti ad imparare la respirazione diaframmatica, contattali, la prima seduta spesso è gratuita.

Di seguito e nel video allegato vedremo insieme 3 esercizi efficaci per il dolore cervicale causato dal muscolo diaframma:

I ESERCIZIO – AUTOMASSAGIO DEL MUSCOLO DIAFRAMMA (2/3 MINUTI PER LATO)

• Procurati una pallina da tennis
• Posizione seduta
• Fai scorrere la pallina al di sotto dell’arcata costale
• Non andare verso l’ombelico, ma appoggiati sulla griglia costale e fai scorrere la pallina
• Insistere sui punti in cui si sente del fastidio
• Ripeti dall’altro lato

II ESERCIZIO – ELASTICIZZAZIONE DEL MUSCOLO DIAFRAMMA (3 SERIE DA 10 RIPETIZIONI CON 1 MINUTI DI RECUPERO)

• Posizione prona
• Posiziona la mani all’incirca alla larghezza delle spalle
• Aiutandoti con le braccia porta in alto il capo e distendi la colonna vertebrale
• Torna giù
• Se il diaframma è teso sentirai una tensione nella parte anteriore dell’addome

III ESERCIZIO – RESPIRAZIONE PARADOSSA (3 SERIE DA 10 RIPETIZIONI CON 1 MINUTI DI RECUPERO)

• Posizione supina
• Gambe piegate
• Prendi l’aria dal naso
• Mani sull’ombelico
• Durante l’espirazione porta la pancia in avanti, quindi le mani saliranno verso il soffitto