Data pubblicazione: 12/03/2019
Ultimo aggiornamento: 15/02/2022
Le ultime stime parlano di una popolazione mondiale che è arrivata a quasi 7 miliardi di individui. Più della metà di questi possiede un cellulare, la maggior parte dei quali sono smartphone, che sono praticamente sempre connessi alla rete internet.
A tal proposito, in una recentissima analisi, il numero di persone che accede quotidianamente a internet nel mondo supera i 4 miliardi.
L’Italia, che conta quasi 60 milioni di abitanti, secondo suddetti studi, annovera 43 milioni di utenti internet, 34 milioni di persone attive sui social media, 49 milioni di utenti mobile, di cui 30 milioni attivi sui social media.
Secondo un’analisi che ha preso in esame 239 paesi, siamo dietro solo a Corea del Sud e Hong Kong, per numero di ore passate con gli smartphone in mano (circa 2 ore al giorno), per non parlare del tempo speso sulla rete internet che arriva a più di 6 ore al giorno.
Tutto questo nel giro di pochissimi anni ha generato un numero sempre maggiore di persone che avvertano disturbi alla zona cervicale, più o meno gravi, anche in età adolescenziale. Questa nuova patologia, denominata TEXT NECK, ha attirato l’attenzione di molti e, a tal proposito, sono stati fatti molti studi scentifici, che parlano delle conseguenze dell’uso, anzi abuso, degli smartphone, pc e tablet.
A tal proposito c’è uno studio molto interessante del 2017, pubblicato sulla rivista Spine Journal, condotto da Cuéllar JM e da Lanman TH, dal titolo “Text neck: an epidemic of the modern era of cell phones?” https://www.thespinejournalonline.com/article/S1529-9430(17)30096-7/fulltext.
Le ultime stime parlano di una popolazione mondiale che è arrivata a quasi 7 miliardi di individui. Più della metà di questi possiede un cellulare, la maggior parte dei quali sono smartphone, che sono praticamente sempre connessi alla rete internet.
A tal proposito, in una recentissima analisi, il numero di persone che accede quotidianamente a internet nel mondo supera i 4 miliardi.
L’Italia, che conta quasi 60 milioni di abitanti, secondo suddetti studi, annovera 43 milioni di utenti internet, 34 milioni di persone attive sui social media, 49 milioni di utenti mobile, di cui 30 milioni attivi sui social media.
Secondo un’analisi che ha preso in esame 239 paesi, siamo dietro solo a Corea del Sud e Hong Kong, per numero di ore passate con gli smartphone in mano (circa 2 ore al giorno), per non parlare del tempo speso sulla rete internet che arriva a più di 6 ore al giorno.
Tutto questo nel giro di pochissimi anni ha generato un numero sempre maggiore di persone che avvertano disturbi alla zona cervicale, più o meno gravi, anche in età adolescenziale. Questa nuova patologia, denominata TEXT NECK, ha attirato l’attenzione di molti e, a tal proposito, sono stati fatti molti studi scentifici, che parlano delle conseguenze dell’uso, anzi abuso, degli smartphone, pc e tablet.
A tal proposito c’è uno studio molto interessante del 2017, pubblicato sulla rivista Spine Journal, condotto da Cuéllar JM e da Lanman TH, dal titolo “Text neck: an epidemic of the modern era of cell phones?” https://www.thespinejournalonline.com/article/S1529-9430(17)30096-7/fulltext.
https://blausen.com/it/video/anatomia-della-colonna-cervicale/
Cliccando sul link precedente, è possibile vedere un video esemplificativo di come è fatta la colonna cervicale.
Questa è composta da una serie di sette vertebre che va dalla base del cranio fino alla prima vertebra dorsale.
Le prime due vertebre hanno una forma e di conseguenza un compito particolari.
La testa è appoggiata sulla prima vertebra (C1), che si chiama atlante, ed ha la funzione di perno, permettendo alla testa di compiere movimenti di flessione e di estensione, come quando si dice di sì. La seconda vertebra (C2), detta asse o epistrofeo, è posizionata sotto l'atlante e ha la funzione di far ruotare la testa. L’epistrofeo ha una sporgenza ossea , denominata dente dell’epistrofeo, che si articola con l'atlante, permettendo alla testa di ruotare a destra e a sinistra , come quando si dice di no. Le cinque vertebre (C3,C4, C5, C6, C7)sottostanti hanno il compito di sorreggere il peso del corpo.
Attorno a queste vertebre ci sono:
Questa nuova patologia, che in italiano è conosciuta meglio come SINDROME DA SMARTPHONE, è un insieme di sintomi alla schiena ed al tratto cervicale, causati dall’uso improprio di smartphone e, in misura minore, di tablet e schermi del computer.
A tal proposito, è utile analizzare i dati di un recente studio, che ha fatto molto scalpore nel mondo medico e non solo, condotto dal professor Kenneth Hansraj https://realspinesurgery.com/meet-dr-ken-hansraj/ della New York Spine Surgery and Rehabilitation (Medicine https://realspinesurgery.com/?s=text+neck) , riguardante il peso che va a gravare sul tratto cervicale a varie inclinazioni della testa (https://realspinesurgery.com/text-neck/).
Secondo questo studio mantenere la testa flessa in avanti crea un carico passivo sulle vertebre cervicali molto importante, che va dai 12 ai 27 chilogrammi :
È chiaro che mantenere per troppo tempo il capo inclinato comporta un sovraccarico eccessivo per le strutture muscolo scheletriche del tratto cervicale con conseguenti degenerazioni delle articolazioni e tensione eccessiva dei muscoli cervicali.
Ma vediamo più nello specifico quali sono:
Per tutte le problematiche legate al TEXT NECK, LA FISIOTERAPIA può essere di aiuto, in fase acuta, attraverso il trattamento dell’infiammazione e del dolore con l’ausilio della terapia fisica in particolare:
Inoltre sono molto utili i trattamenti manuali, nello specifico:
Di fondamentale importanza è l’esercizio terapeutico, guidato da un fisioterapista esperto e qualificato. In questo caso ci sono tantissimi studi che confermano l’utilità di tale pratica:
Soprattutto per questa nuova piaga che affligge le nuove generazioni di ragazzi, la prevenzione è di fondamentale importanza. Riuscire ad evitare di arrivare alle problematiche sopra descritte fa si che, le persone e in particolar modo non debbano convivere con problematiche anche molto invalidanti. Si consiglia pertanto di:
Nel caso in cui i problemi dovessero continuare a persistere il consiglio migliore è quello di rivolgersi al proprio medico di base che saprà indirizzarvi presso lo specialista più adatto, oppure chiedere ulteriori consigli ad un fisioterapista. Ciò è confermato anche da recenti studi condotti da Côté P et al. e pubblicati sull’European Spine journal (Eur Spine J. 2016 Jul;25(7):2000-22. doi: 10.1007/s00586-016-4467-7. Epub 2016 Mar 16.). infatti sono state elencate delle linee guida per i medici per la gestione del dolore cervicale, attraverso una review dei più importanti studi scientifici a riguardo (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26984876).