Il dolore alle gambe è tra gli argomenti più ricercati sul web.
Il dolore è un campanello di allarme di un problema di questa zona del corpo ma essendo diverse le strutture anatomiche presenti nelle nostre gambe è opportuno chiarire alcuni punti. Un dolore alle gambe può essere causato da un semplice affaticamento muscolare o nascondere un problema vascolare più importante, per questo è necessario se il dolore persiste a lungo o notiamo gonfiore sospetto recarsi dal medico per una visita e se necessario eseguire tutti gli accertamenti del caso.
A seconda del tipo di problema sarà necessario approfondire con esami diagnostici precisi, dalla semplice radiografia per valutare le ossa alla risonanza magnetica o l’ecografia per indagare i tessuti molli, fino al doppler per valutare il sistema venoso.
Il dolore alle gambe è tra gli argomenti più ricercati sul web.
Il dolore è un campanello di allarme di un problema di questa zona del corpo ma essendo diverse le strutture anatomiche presenti nelle nostre gambe è opportuno chiarire alcuni punti. Un dolore alle gambe può essere causato da un semplice affaticamento muscolare o nascondere un problema vascolare più importante, per questo è necessario se il dolore persiste a lungo o notiamo gonfiore sospetto recarsi dal medico per una visita e se necessario eseguire tutti gli accertamenti del caso.
A seconda del tipo di problema sarà necessario approfondire con esami diagnostici precisi, dalla semplice radiografia per valutare le ossa alla risonanza magnetica o l’ecografia per indagare i tessuti molli, fino al doppler per valutare il sistema venoso.
Le gambe sono la zona del corpo umano comprese tra il ginocchio e la caviglia. In questo distretto anatomico possiamo trovare diverse strutture che possono creare dolori alle gambe.
Problematiche o patologie a carico delle diverse strutture anatomiche delle gambe possono produrre dolori di diverso tipo:
Lo scheletro della gamba è rappresentato da due ossa: la tibia e il perone.
La tibia è l’osso portante della gamba. Partecipa sia all’articolazione del ginocchio che a quella della caviglia. L’estremità superiore è chiamata piatto tibiale e presenta al centro una protuberanza ossea chiamata cresta tibiale. L’estremità inferiore (che il linguaggio medico si chiama estremità distale) presenta una protuberanza ossea sul lato interno della gamba chiamata malleolo tibiale, e poi comprende anche le facce articolari per il perone e l’astragalo.
Il perone, chiamato anche fibula, è un osso più piccolo, più sottile e più elastico della tibia. Si articola con la tibia nella sua estremità superiore e inferiore, e con l’astragalo (osso del piede) nella sua estremità inferiore. Come la tibia anche il perone presenta una prominenza ossea in prossimità della caviglia chiamata malleolo peroneale o malleolo laterale, poiché è situata nella parte esterna della caviglia.
Nervo sciatico L4-L5-S1 Il nervo sciatico origina dai forami situati tra la quarta e la quinta vertebra lombare, la quinta vertebra lombare e la prima sacrale. Questo nervo dalla regione vertebrale prosegue il suo decorso verso l’arto inferiore uscendo esce dalla cavità della piccola pelvi, attraversa la coscia posteriormente e si biforca a livello della cavità poplitea (dietro al ginocchio), in due ramificazioni principali:
Tutti i muscoli che origiano dallo scheletro della gamba si inseriscono sul piede, ad eccezione del muscolo popliteo. I muscoli della gamba posso essere suddivisi in muscoli anteriori e posteriori, tale “separazione” è data dalle due ossa tibia e perone e dalla membrana interossea che le tiene unite.
Qui di seguito te li elenchiamo tutti:
Sistema venoso della gamba
Le vene che attraversano la gamba si uniranno tutte nella vena femorale, seguendo percorsi diversi. La gamba è costituita da una complessa rete venosa, per questo di seguito ti faremo un elenco delle vene presenti in questo distretto corporeo ma senza entrare troppo nello specifico.
Nella gamba sono presenti:
Sistema arterioso della gamba
Le arterie che irrorano la gamba sono ramificazioni dell’arteria femorale, la quale dopo aver attraversato la coscia, in prossimità della regione poplitea (dietro al ginocchio) si biforca in:
Dall' arteria tibiale posteriore e anteriore origineranno poi le arterie del piede.
Questo tipo di fratture sono molto comuni in soggetti con età inferiore ai 50 anni. Questo perché trattandosi di due ossa che non sono colpite da fenomeni osteoporotici come le vertebre o il collo del femore, trovano le maggiori cause di lesione negli eventi traumatici come: lo sport, incidenti stradali (soprattutto in moto) o brusche cadute.
Gli sport più a rischio sono quelli che prevedono un importante reclutamento dell’arto inferiore come il calcio, il rugby, il football americano, gli sport da lotta (judo, karate, kick boxing, e arti marziali varie) e gli sport che potrebbe causare brusche cadute come la moto cross o la mountain bike. Spesso i soggetti che subiscono una frattura di tibia sono bambini, che magari scivolano o inciampano durante i loro giochi. In questi casi si parla di fratture a legno verde, e raramente vengono operate. Tibia e perone sono due ossa diverse tra loro, la prima articolandosi anche col femore subisce il carico di tutto il corpo, la seconda (il perone) è di ausilio alla tibia e offre un punto di inserzione ai muscoli anteriori della gamba.
Di seguito ti riportiamo le fratture più comuni della gamba, per le quali si intendo un’interruzione contemporanea della tibia e/o del perone nel loro tratto diafisario (centrale). Si tratta di fratture molto frequenti, soprattutto in soggetti giovani. Quando sono provocate da un trauma diretto, il punto della lesione ossea corrisponde al punto di impatto con l’oggetto contundente. Nel caso di fratture indirette, il fenomeno eziologico è un movimento di torsione della gamba, e tende a lesionarsi prima la tibia e poi il perone.
Le diverse tipologie di frattura della gamba sono:
Le complicazioni delle fratture ossee della gamba, si dividono in complicazioni immediate, precoci e tardive:
Osteoma Osteoide: fa parte dei tumori di natura benigna del tessuto osseo. La caratteristica dell’osteoma esteoide è la formazione di un nucleo centrale circondato da una zona di cellule molto reattive, che tendon a riprodursi con rapidamente. Tale patologia si presenta nelle ossa lunghe come il femore e la tibia, per questo motivo è frequente che produca una sintomatologia algica (dolore) nell’area del ginocchio.
Tumori maligni: Osteosarcoma e Condrosarcoma
L’osteosarcoma è il tumore maligno delle cellule del tessuto osseo con la più alta incidenza, e colpisce in particolare la popolazione tra i 15 e i 30 anni. Questa tipologia di carcinoma si presenta soprattutto nelle ossa delle gambe ma anche in quelle del bacino e delle braccia.
Il condrosarcoma è un tumore maligno che origina dalle cellule della cartilagine, ed è considerato peggiore dell’osteosarcoma, e che danneggia sia la cartilagine che il tessuto osseo. Anche in tal caso possono essere interessate delle aree dell’arto inferiore.
La periostite è una condizione infiammatoria che riguarda il periostio, e che può colpire un osso (come ad esempio la tibia) oppure più ossa contemporaneamente.
Cos’è il periostio? Il periostio è una membrana di tessuto connettivo che riveste le ossa del nostro corpo, tranne le aree deputate all’articolazione o all’inserzione dei tendini. Una delle forme di periostite più frequenti è quella che riguarda la tibia, che prende il nome di periostite tibiale, o sindrome mediale della tibia e le zone più soggette alla condizione infiammatoria sono le aree in cui trovano inserzione i muscoli soleo e tibiale posteriore e la fascia che le ricopre.
Si tratta di due condizioni che interessano il nervo sciatico, che dalle ultime vertebre lombari arriva fino al piede.
Con il termine sciatalgia si fa riferimento a una situazione clinica caratterizzata da dolore nel territorio innervato dal nervo sciatico, vale a dire:
Con il termine lombo-sciatalgia, si aggiunge la componente dolorosa che interessa anche la zona lombare. Queste due condizioni sono spesso causate da ernie del disco che comprimo le radici del nervo sciatico. Al dolore molto spesso compaiono altri sintomi come: formicolio, deficit di sensibilità e nei casi più gravi anche riduzione della forza.
È importante non fare confusione tra la lombosciatalgia e la lombocruralgia. La prima indica la presenza di dolore sia nel tratto lombare che nel territorio dell’arto inferiore innervato dal nervo sciatico, la seconda è caratterizzata da dolore lombare e lungo il territorio dell’arto inferiore innervato dal nervo crurale, che comprende la parte anteriore delle cosce e finisce all’altezza del ginocchio. Per questo motive infatti la lombo-cruralgia è chiamata anche “sciatica mozza”.
Intrappolamenti e compressioni di nervi periferici possono essere la causa di dolori, formicolii, problematiche legate alla sensibilità e alla mobilità delle gambe. Le ernie sono un esempio di compressione nervosa, ma non sono l’unico fenomeno.
Altri intrappolamenti e compressioni possono essere dati da:
Un altro importante esempio di compressione nervosa è la sindrome del tunnel tarsale. Il tunnel tarsale è una struttura in prossimità della parte interna della caviglia (vicino al malleolo tibiale) all’interno della quale decorre il nervo tibiale posteriore. Se il tunnel si restringe, a causa di una cisti, di una cicatrice profonda, di un edema/ematoma importante… il nervo tibiale posteriore viene compresso e dà luogo a una serie di sintomi (dolore, formicolio, deficit di movimento) nell’area del piede da esso innervata. Infatti a volte questa sindrome viene confusa con la fascite plantare.
Come avrai già letto nell’introduzione, le gambe presentano numerosi muscoli e tendini a cui corrispondono altrettanto numerose condizioni patologiche, che ti spieghiamo qui di seguito.
Lesione muscolare: la lesione muscolare riguarda quasi sempre il compartimento dei muscoli posteriori della gamba, e in particolare i gemelli del gastrocnemio. Si verifica fondamentalmente negli sportivi, in particolare in soggetti che praticano sport: da corsa come l’atletica, il calcio e il rugby da lotta come il karate, il judo, il kick boxing pesistica e ginnastica artistica. La lesione muscolare si diagnostica a seguito di una valutazione clinica del medico che comprende anche la visione del ventre muscolare mediante esame ecografico.
Trigger Points: si tratta di un’area muscolare ipoecogena in cui si averte a livello palpatorio una maggiore densità di tessuto e che evoca dolore. Tale sintomatologia non è sempre localizzata solo sotto il dito che effettua la palpazione ma talvolta può irradiarsi in distretti limitrofi.
Sindrome compartimentale alle gambe: è una condizione clinica causata da un aumento anomalo della pressione all'interno di un ventre muscolare o di un gruppo di muscoli, che nel caso della gamba potrebbe essere il polpaccio. Come probabilmente già saprai i muscoli sono avvolti da una membrana chiamata “fascia”, che non è molto elastica e questo crea un ostacolo importante nel caso in cui a causa di un grande edema o di un importante emorragia si verificasse una espansione alterata dei tessuti. I sintomi che i pazienti avvertono nel caso di Sindrome Compartimentale alla gamba sono fondamentalmente: dolore, bruciore, formicolio e difficoltà di movimento della caviglia, del piede e del ginocchio.
Ti enunceremo le 2 tendiniti più frequenti che avvengono in questo distretto:
La flebite è conosciuta anche come tromboflebite e trombosi venosa superficiale. Si tratta di una condizione infiammatoria di una vena superficiale, ossia che decorre in prossimità dello strato cutaneo. Tale situazione clinica risulta essere prodotta dalla formazione di un trombo che ostacola il decorso una o più vene, quasi sempre nelle gambe. Le vene soggette a flebite risultano essere gonfie e dolenti.
Oltre al trattamento riabilitativo per fratture della tibia e del perone, il fisioterapista interviene anche in molte altre condizioni cliniche che ti abbiamo elencato come:
Il motivo per cui la fisioterapia, che si tratti di una cura preventiva, conservativa, pre operatoria o post operatoria, è sempre indicata è che non presenta effetti controindicati e dunque può solo che migliorare le condizioni della persona.
Il ciclo fisioterapico per condizioni dolorose alle gambe è costituito da tre elementi diversi che vengono utilizzati in sinergia nel corso delle terapie:
Questi tre elementi logicamente vengono adeguati per intensità, tipologia di tecnica e frequenza delle sedute alle necessità del paziente e della patologia di cui soffre.