Data pubblicazione: 04/11/2020
Ultimo aggiornamento: 04/11/2020
La condropatia rotulea è una condizione dolorosa del ginocchio caratterizzata da una sofferenza della cartilagine che si trova al di sotto della rotula. La rotula nella zona posteriore, il versante che non possiamo toccare con le mani, è a contatto con i condili femorali formando la troclea femorale responsabile della trasmissione della forza del muscolo quadricipite verso la gamba.
L’allineamento della rotula rispetto ai condili del femore, può presentare delle alterazioni del movimento e causare dolore. La condropatia è la conseguenza della sindrome rotulea.
La condropatia del ginocchio è può essere asintomatica in una fase iniziale, il danno alla cartilagine provoca dolore solo in una fase più avanzata. Maggiore è il danno, maggiore è il dolore e il disagio, la sintomatologia quindi è spesso legata all’estensione del danno.A volte sono colpite entrambe le ginocchia.
La cartilagine può fessurarsi o addirittura nei casi più gravi portare allo sfregamento delle ossa, con conseguente dolore. Il dolore nella parte anteriore del ginocchio è comune nelle giovani donne e in entrambi i sessi durante la pubertà. Per ragioni biomeccaniche, molti atleti (calciatori, sciatori, corridori) o persone che lavorano in ginocchio ne sono colpiti.
La condropatia rotulea è una condizione dolorosa del ginocchio caratterizzata da una sofferenza della cartilagine che si trova al di sotto della rotula. La rotula nella zona posteriore, il versante che non possiamo toccare con le mani, è a contatto con i condili femorali formando la troclea femorale responsabile della trasmissione della forza del muscolo quadricipite verso la gamba.
L’allineamento della rotula rispetto ai condili del femore, può presentare delle alterazioni del movimento e causare dolore. La condropatia è la conseguenza della sindrome rotulea.
La condropatia del ginocchio è può essere asintomatica in una fase iniziale, il danno alla cartilagine provoca dolore solo in una fase più avanzata. Maggiore è il danno, maggiore è il dolore e il disagio, la sintomatologia quindi è spesso legata all’estensione del danno.A volte sono colpite entrambe le ginocchia.
La cartilagine può fessurarsi o addirittura nei casi più gravi portare allo sfregamento delle ossa, con conseguente dolore. Il dolore nella parte anteriore del ginocchio è comune nelle giovani donne e in entrambi i sessi durante la pubertà. Per ragioni biomeccaniche, molti atleti (calciatori, sciatori, corridori) o persone che lavorano in ginocchio ne sono colpiti.
Nelle articolazioni la cartilagine ha un vero ruolo protettivo. Situata alle estremità delle ossa, consente un funzionamento ottimale dell'articolazione impedendo alle ossa di sfregarsi l'una contro l'altra durante il movimento. Pertanto, le ossa scivolano perfettamente e ogni movimento può essere eseguito facilmente. In alcune patologie della cartilagine, come la condropatia rotulea, la condropatia femoro-rotulea o la condropatia femorale tibiale, la cartilagine viene colpita e si indebolisce.
Questa patologia può essere associata all'osteoartrosi, sebbene non sia completamente identica. L'osteoartrosi si riferisce infatti allo stadio avanzato della patologia mentre la condropatia è più rappresentativa della malattia al suo esordio. La condropatia può essere distinta in un ginocchio in diverse forme di patologia.
Le cause di queste alterazioni nella cartilagine della rotula sono spesso sconosciute. Sforzi atletici o professionali eccessivi favoriscono tale usura della cartilagine.Inoltre, gli atleti soffrono spesso di dolore dietro la rotula a causa di un lavoro eccessivo sui tendini rotulei.
Questa patologia si riscontra molto frequentemente in atleti come calciatori, podisti, sciatori o professionisti sportivi di alto livello, ma anche in soggetti la cui attività coinvolge molto la flessione della gamba, come ad esempio piastrellisti che sono costantemente a terra. È ovvio che le articolazioni si indeboliscono nel tempo e quindi l'età è un fattore di rischio per l'insorgenza della condropatia.
Tra questi fattori di rischio dovrebbe essere incluso il sovrappeso. Questo perché l’eccessivo peso del corpo crea un sovraccarico sulle ginocchia e contribuisce all’insorgenza della patologia. Anche altri fattori come traumi all'articolazione, instabilità del ginocchio o movimenti mal condotti durante attività come lo sport, possono favorire l'insorgenza della patologia. Ma il dolore può verificarsi anche in assenza di uno sforzo prolungato. In questi casi, le malformazioni o le deformazioni della rotula sono spesso la causa.
Dopo incidenti o traumi (anche microtraumi), può verificarsi anche dolore al ginocchio. Anche l'invecchiamento e la predisposizione genetica possono provocare danni alla cartilagine. È importante, capire se ci sono concause lontane dal ginocchio che possono contribuire il manifestarsi della patologia.
Il fisioterapista attraverso la valutazione riabilitativa può approfondire la postura e le disfunzioni di movimento per creare il percorso terapeutico adatto ad ogni individuo. Troppo spesso ci si concentra solo sul potenziamento del muscolo quadricipite e si perde di vista l’uomo nella sua globalità.
La diagnosi di questa patologia viene effettuata inizialmente con un esame clinico, durante il quale il medico effettua una serie di domande al paziente al fine di valutare il grado di disagio e dolore, vengono effettuate anche alle palpazioni per localizzare i dolori descritti dal soggetto dolorante. Durante questo esame il medico può anche percepire i rumori di sfregamento dietro la rotula, a conferma della presenza della patologia.
Successivamente lo specialista può indirizzare il paziente nell' effettuare ulteriori esami di imaging. Sono importanti perché consentono di valutare le condizioni generali dell'articolazione e di avere una visione d'insieme della progressione della patologia.
Tra questi esami di imaging, possono essere utili la radiografia della rotula e del ginocchio e se necessario, è possibileanche eseguire una TAC o una risonanza magnetica per valutare lo spessore della cartilagine e le sue condizioni generali.
Sono possibili diverse opzioni di trattamento.
Gli esercizi fisioterapici vengono proposti dopo un breve periodo di riposo del ginocchio possibilmente stabilizzato mediante tutore o bendaggio. Un'ortesi rotulea, tutore, consente da un lato di aumentare la superficie di contatto del giunto femore rotuleo, e d'altra parte di ridistribuire le forze su una maggiore superficie e quindi ridurre i vincoli della stessa articolazione.
Quindi, in teoria, se un'ortesi di stabilizzazione rotulea può ridurre lo stress da contatto all'interno dell'articolazione in caso di condropatia o artrosi femoro-rotulea, può portare ad una diminuzione del dolore correlato alla sindrome femoro-rotulea.
Gli esercizi di forza mirati e di stretching migliorano sicuramente il quadro clinico riducendo la pressione sull'articolazione. Nella gestione del paziente in fase acuta possono essere utilizzate le seguenti terapie fisiche:
Le sedute di fisioterapia consentono di ottenere buoni risultati, sia sulla mobilità dell'articolazione interessata che sul dolore. Questa riabilitazione consente da un lato di allungare i muscoli della parte posteriore del ginocchio e della coscia, e dall'altro di sviluppare i muscoli situati nella parte anteriore della coscia e che formano il quadricipite.
"La prevenzione è lo strumento più efficace per prevenire la condropatia del ginocchio. Evitando sicuramente il sovrappeso e le attività usuranti che generano sovraccarico funzionale della rotula. In tutti i casi è sempre utile praticare in modo moderato alcuni sport come il nuoto, la camminata e il ciclismo che rafforzano sufficientemente i muscoli della coscia ed evitano di esercitare una pressione eccessiva sull'articolazione, che è fonte di usura a lungo termine della cartilagine".
La chirurgia è stata utilizzata sempre meno negli ultimi anni, ma può comunque essere essenziale, ad esempio in caso di deformazioni significative. Per questo motivo, l'enfasi è fortemente sulla prevenzione.
Gli analgesici sono raramente indicati. Un anestetico locale può essere iniettato solo in caso di dolore intenso . Alcuni farmaci come la condroitina solfato e le iniezioni di acido ialuronico possono essere di aiuto per migliorare lo scorrimento delle superfici ossee e preservare la cartilagine.
La condropatia è una patologia che può essere prevenuta, così come è possibile ridurre il dolore, limitare il rischio di lesioni e preservare l'articolazione, in particolare se ci sono già avvisaglie o segni clinici che possano far pensare di avere questa patologia. Evitare:
Promuovere:
La fisioterapia è l’approccio migliore per il trattamento di questa patologia. Oltre alla riabilitazione funzionale sicuramente la terapia manuale può fornire un valido contributo. Va ricordato che la terapia manuale non è il trattamento svolto con le mani dal fisioterapista. Si tratta invece di una metodologia di approccio al paziente che parte da un ragionamento clinico molto approfondito e poi si concretizza nel percorso terapeutico dedicato ad ogni paziente che include tecniche manuali sulle strutture anatomiche ma anche allenamento terapeutico o bendaggi funzionali.
I bendaggi effettuati dal fisioterapista per il trattamento della condropatia rotulea, come dimostrato da diversi studi scientifici, va a insistere sui rapporti anatomici e di allineamento tra rotula e condili femolari, ma anche tra femore e tibia. Senza scendere eccessivamente in aspetti tecnici il messaggio importante da far passare è che un fisioterapista esperto è il professionista sanitario più adatto a cui affidarsi in caso di condropatia rotulea.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: