Data pubblicazione: 14/09/2018
Ultimo aggiornamento: 14/05/2019
Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente fai parte (purtroppo) della stragrande maggioranza della popolazione occidentale che ha già “sperimentato” o sta “sperimentando” un bel (si fa per dire) mal di schiena.
Si perché purtroppo si tratta di un problema molto ma molto diffuso con percentuali davvero elevate come puoi verificare su diverse pubblicazioni statistiche e scientifiche come questa pubblicazione del GIMBE (il Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze) una importante associazione di ricerca in ambito medico-sanitario.
So che non sei un addetto ai lavori ma voglio fornirti lo stesso delle fonti di valore in campo scientifico di modo che tu possa renderti conto al meglio nel caso ti possa incuriosire e interessare ulteriormente un argomento. Per cui leggendo questo articolo troverai altri riferimenti di questo tipo.
Non è necessario che tu vada a “studiartele”. L’ho fatto io per te. Sono anni che lo faccio e continuerò a farlo. Ma è giusto che tu possa decidere se approfondire ancora anche in autonomia.
Ora torniamo al tuo mal di schiena. Se stavi pensando di correre verso l’armadietto dei farmaci di automedicazione (quelli detti FANS) fermati!
E se, molto probabilmente, lo hai già fatto senza ottenere risultati ti consiglio di non riprovarci in autogestione anche perché devi sapere che purtroppo i farmaci non sono la soluzione avendo molto spesso benefici sovrapponibili all’effetto placebo per la maggior parte dei mal di schiena con però tutti gli effetti collaterali indesiderati pronti a venirti incontro come dimostrato ampiamente nella letteratura più recente in materia di farmaci e mal di schiena.
Le conclusioni sono impietose. Le trovi qui in questo studio pubblicato sul British Medical Journal nel febbraio del 2017. E in quella pubblicazione ti anticipano quello che sto per dirti più avanti in questo articolo. Per cominciare ad invertire la rotta e stare molto meglio di adesso devi alzare il tuo fondoschiena da quel divano (o dalla sedia, appena hai finito di leggere questo articolo) e uscire nel mondo reale per fare una passeggiata, fare esercizio fisico, uno sport, o semplicemente ballare davanti allo specchio con la tua musica preferita. Ma ci torneremo tra poco in maniera approfondita.
Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente fai parte (purtroppo) della stragrande maggioranza della popolazione occidentale che ha già “sperimentato” o sta “sperimentando” un bel (si fa per dire) mal di schiena.
Si perché purtroppo si tratta di un problema molto ma molto diffuso con percentuali davvero elevate come puoi verificare su diverse pubblicazioni statistiche e scientifiche come questa pubblicazione del GIMBE (il Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze) una importante associazione di ricerca in ambito medico-sanitario.
So che non sei un addetto ai lavori ma voglio fornirti lo stesso delle fonti di valore in campo scientifico di modo che tu possa renderti conto al meglio nel caso ti possa incuriosire e interessare ulteriormente un argomento. Per cui leggendo questo articolo troverai altri riferimenti di questo tipo.
Non è necessario che tu vada a “studiartele”. L’ho fatto io per te. Sono anni che lo faccio e continuerò a farlo. Ma è giusto che tu possa decidere se approfondire ancora anche in autonomia.
Ora torniamo al tuo mal di schiena. Se stavi pensando di correre verso l’armadietto dei farmaci di automedicazione (quelli detti FANS) fermati!
E se, molto probabilmente, lo hai già fatto senza ottenere risultati ti consiglio di non riprovarci in autogestione anche perché devi sapere che purtroppo i farmaci non sono la soluzione avendo molto spesso benefici sovrapponibili all’effetto placebo per la maggior parte dei mal di schiena con però tutti gli effetti collaterali indesiderati pronti a venirti incontro come dimostrato ampiamente nella letteratura più recente in materia di farmaci e mal di schiena.
Le conclusioni sono impietose. Le trovi qui in questo studio pubblicato sul British Medical Journal nel febbraio del 2017. E in quella pubblicazione ti anticipano quello che sto per dirti più avanti in questo articolo. Per cominciare ad invertire la rotta e stare molto meglio di adesso devi alzare il tuo fondoschiena da quel divano (o dalla sedia, appena hai finito di leggere questo articolo) e uscire nel mondo reale per fare una passeggiata, fare esercizio fisico, uno sport, o semplicemente ballare davanti allo specchio con la tua musica preferita. Ma ci torneremo tra poco in maniera approfondita.
La situazione è spesso un tantino più articolata in quanto le cause del mal di schiena possono davvero essere tante e perfino essere multiple e associate, specialmente se il tuo mal di schiena non è scaturito da un trauma (una caduta di sedere sulle scale) o da una malattia specifica (di tipo oncologico ad esempio) tanto è che nella gestione in Medicina e nella Fisioterapia moderna ricoprono un ruolo fondamentale i cosiddetti fattori bio-psico-sociali che vado ad illustrarti brevemente:
Insomma avrai capito che la diagnosi non è così semplice o immediata ed è quasi sempre “clinica”, il che vuol dire che potrebbe anche prescindere dagli esami strumentali, che possono confermarla e raramente indirizzarla (trovi il link di un importante studio medico scientifico più avanti). Quindi non correre subito a fare esami inutili se avete mal di schiena.
A questo punto forse ti starai chiedendo: “e quindi? Che faccio? Il pellegrinaggio degli studi specialistici? Come la risolvo il mio mal di schiena? Cavolo, è pure peggio di quanto pensassi”.
Calma!
Veniamo a noi e facciamo un passetto indietro.
Le cause del mal di schiena si suddividono in 2 grandi macro categorie: cause specifiche e cause aspecifiche.
Le cause specifiche del mal di schiena sono dovute principalmente a: tumori vari, metastasi, fratture, aneurisma dell’aorta addominale, infezioni, patologie dell’apparato uro-genitario, patologie neurologiche, patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide solo per citarne alcune.
Se hai già fatto una visita con un bravo medico avrai già escluso tutte le patologie di un certo tipo (quelle specifiche) e si, magari anche la tua cara vecchia protusione di L4-L5, avrai escluso anche quella perché diversi studi ormai dimostrano una scarsissima correlazione con il mal di schiena. O quasi, come ti spiegherò tra un attimo. Questo aspetto ti può interessare moltissimo anche se ancora non ti è venuta o se non sai di averla.
Ora veniamo alle cause cosiddette cause aspecifiche del mal di schiena.
“Il dolore lombare (il mal di schiena) è un dolore localizzato a valle della scapola fin sopra il solco intergluteo (il tuo fondoschiena) con o senza irradiazione, con dolore di una radice o dolore sciatico”.
Questa è la definizione contenuta in una importante revisione sistematica della Cochrane Library (un articolo specialistico presente su una importante bancadati biomedica fatto da professionisti del settore).
Mi dirai: “bene molto interessante, e quindi?!”.
Vuol dire che in questo secondo caso, il più diffuso tra l’altro, le cause del tuo dolore, del tuo mal di schiena vanno ricercate in qualcosa che riguarda il tuo rapporto con il tuo corpo e la tua colonna in particolare.
Vuol dire che la tua colonna potrebbe essere anche perfettamente integra (cioè nulla di rotto, nemmeno un disco) ma essere stata conciata maluccio dalle tue abitudini
Mi stai seguendo?
Ok dai facciamo ancora un passetto dietro e partiamo dall’inizio e vedrai come capirai chiaramente perchè hai mal di schiena e come gestirlo.
“In principio era una colonna, è Dio vide che era cosa, biologicamente e funzionalmente, buona”.
No, non sei finito in una liturgia. Forse. Però voglio che ora focalizzeremo la nostra attenzione su come è fatta la tua schiena e soprattutto su come “funziona”. E per farlo sappi che a breve metteremo, molto probabilmente, molte tue abitudini, letteralmente, con le spalle al muro.
Tanto per cominciare sappi che nostro signore o chi per esso non ci ha creati per stare seduti in poltrona, seduti in macchina, seduti in ufficio, seduti in metropolitana, seduti in bagno (dove magari stai leggendo questo articolo), seduti al ristorante, seduti a tavola, seduti, seduti, seduti. Eh no. Fatti 2 calcoli e cerca di capire quanto tempo passi “fermo” appoggiato sui glutei nelle 24 ore e se supera abbondantemente il tempo in cui sei in piedi e ti muovi (per fare la spesa, per fare sport, per fare le scale, per fare shopping o per andare a scuola di tango argentino) allora “houston abbiamo un problema”.
Un grande problema!
Devi sapere che la tua colonna ha 24 vertebre e tra di esse ci sono quei famosi dischi intervertebrali di cui avrai già sentito parlare.
Bene, sappi che sono strutture flessibili, ammortizzanti e resistenti allo stesso tempo. Molto resistenti. Però per essere e restare in perfetto stato hanno bisogno di “muoversi”, di evitare tutte le posizioni fisse e statiche in quanto per “nutrirsi” non hanno chi gli porta a “casa” proteine ed acqua ma devono procurarsi il “cibo” (e il “lubrificante”) con un effetto a “spugna”. Si schiacciano (poco eh, qualche millimetro) e riprendono la loro dimensione di continuo con il movimento e questo è fondamentale per idratarli e nutrirli.
Non ci credi? Misura la tua altezza al mattino appena sveglio e fai la stessa cosa a fine giornata.
Ti renderai conto che potresti avere anche 1 cm in meno.
Durante il giorno il peso del corpo sulla colonna la “spreme” e sono i tuoi cari dischi che perdono qualche millimetro che recuperano poi durante la notte quando sei a letto. Si “gonfiano” di nuovo come una spugna come ti dicevo prima.
“Si ok, comincio a capire. È davvero tutto interessante ma, quindi?”
E quindi, e quindi, è arrivato il momento di farti capire che esistono delle Patologie che si definiscono Strutturali (cioè si è rotto qualcosa e si vede bene, ma riguarda le cause specifiche che noi abbiamo già escluso con una buona visita) e Patologie che sono dette Funzionali che si sviluppano quando una struttura è sì “sana” ma non “funziona” come dovrebbe.
Tipo una cerniera di una porta di casa che è intera ma incrostata. La porta fa’ rumore ed è dura quando la apri o la chiudi.
Immagina di lasciare la tua bella auto ferma in un box per 10 anni. Quando vai a riprenderla come minimo si saranno “ovalizzate” le ruote in modo irreparabile a causa del peso che insiste sempre sullo stesso punto del cerchione per anni. Senza contare i probabili problemi della meccanica del motore.
Cominci a capire cosa voglio dirti?
Tu sei anche un tantino più “nobile” della tua automobile.
E se passi molte ore seduto, peggio ancora in posizioni in cui si “affonda” nella seduta (come in poltrona, sul divano, in automobile o a letto con la schiena alla spalliera per vedere la TV!), stai inevitabilmente rovinando i tuoi dischi che col passare degli anni, inesorabilmente, si fissureranno, si romperanno in un punto almeno e faranno venire fuori parte del loro nucleo. Il problema principale è proprio tutto questo meccanismo che si struttura negli anni, la rottura è quasi un dettaglio secondario.
A questo punto le situazioni che si verificano sono 2:
1. se è tanto nucleo a fuoriuscire e a comprimere un nervo in modo serio avrai un bel dolore lancinante e una gamba fuori uso con inequivocabili segni radicolari (ossia potresti addirittura non riuscire a muovere un piede).
Ma non preoccuparti, è un evento rarissimo.
Parliamo di circa l’1/2% dei casi. Anche qui voglio fornirti uno studio importante come riferimento nel quale si dimostra senza ombra di dubbi che non è una risonanza magnetica a determinare la diagnosi, in pratica significa che il tuo dolore, come già ti ho detto, non è quasi mai determinato dalla tua amica protusione di L4-L5 come descritto ampiamente sulla letteratura di riferimento in questo Revisione Sistematica (una revisione sistematica è un articolo scientifico di elevata qualità per gli addetti ai lavori);
2. se è poco il nucleo nemmeno sentirai nulla e anzi, essendo a base acquosa (il nucleo), potrebbe anche in parte essere riassorbito dal corpo. Si hai letto bene.
Potrebbe, anzi succede spessissimo, “guarire” da sola anche perché in determinati casi è quasi un evento “fisiologico”, come le rughe sul viso. Tanto per cambiare parliamo di cose ampiamente descritte, studiate e validate a livello medico-scientifico.
Ecco un’altra importante Revisione Sistematica.
Il problema però riguarda l’esempio della macchina di cui parlavamo prima, hai tenuto la macchina parcheggiata per anni e questo bene non le ha fatto e qualche “pezzo” si sarà rovinato e ora se vuoi rimetterla in moto ti devi un attimo impegnare a cambiare qualcosa nelle tue abitudini.
Per anni hai fatto di tutto (sicuramente in modo inconsapevole) per procurarti il danno (seduto qua, seduto là, seduto sempre, seduto troppo).
E se ora non inverti la rotta la tua colonna potrebbe continuare a crearti problemi anche e soprattutto a causa del cosiddetto Dolore Discogenico, cioè quello che si genera dalla rottura del disco (dell’anulus tecnicamente parlando).
Al tuo corpo non piace avere pezzi “arruginiti”. E quella della colonna è una zona alquanto “nobile”, preziosa. E come con il tuo partner, se non gli dai la giusta attenzione ti molla al tuo destino.
E tu non vorrai essere mollato dalla tua schiena vero?
Probabilmente a questo punto sarai così con gli occhi sbarrati che forse avrai già pensato di scrivere testamento.
Dai ora viene il bello. A tutto c’è ancora rimedio.
E sarà meglio di quanto pensi. Però adesso è anche arrivato il momento di chiedersi, non cosa può fare qualcuno per il tuo mal di schiena (almeno non subito) ma cosa puoi fare tu per il tuo mal di schiena. Seguimi.
Ti spiego alcune cose molto importanti sul mal di schiena.
Prima di tutto ti fornirò subito una piccola serie di consigli/raccomandazioni che ti aiuteranno a capire, come fare prevenzione, in che condizione ti trovi, se puoi già fare qualcosa in autonomia o se è venuto il momento di fare visita ad un bravo fisioterapista per gestire il tuo mal di schiena.
Il movimento è la migliore strategia preventiva e “curativa” per il mal di schiena.
E’ il primo articolo scientifico che ti ho nominato all’inizio, questa pubblicazione del GIMBE (il Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze) una importante associazione di ricerca in ambito medico-sanitario ricordi? Ottimo.
Adesso se proprio non puoi fare a meno di prendere la macchina ricordati del nostro amico.
Come chi?! Richy!
Ad ogni semaforo che incontri deve partire il tuo bacino a ritmo latino. Vabbè non esageriamo. Basta che lo fai ruotare avanti e indietro sempre cautamente e lentamente.
E in ufficio? Indovina…. Vai col movimento lento di Richy.
Cosa? Non vai in ufficio ma studi all’università? Bene.
Sia che tu sia seduto alla scrivania di casa sia che tu lo sia tra i banchi accademici, questo semplice esercizio può aiutarti a gestire il mal di schiena.
E quando sei a casa? Un premio lo vuoi?
Non guardare quel divano!
No, mi spiace. Però una cosa puoi farla, un bel bagno caldo.
Sdraiato se possibile. Perché ti aiuta a gestire una delle cause principali del mal di schiena aspecifico: la sindrome miofasciale.
E ora la TV dove la guardi?
Bravissimo!
Sulla sedia in cucina e quando sarai stanco potrai andare a letto a ripetere quello che già ti ho descritto.
Va bene così per ora. Se sei stato/a in grado di seguire questi semplici consigli di buon senso vuol dire che il tuo problema è ancora in fase embrionale.
Se prosegui e hai ben capito che “quello che nasce dal moto, nel moto vive e si perfeziona”, e cioè che siamo stati fatti per camminare e muoverci nell’ambiente e non per essere fissi come un tronco d’albero, vedrai che sarai anche in grado di fare ulteriori progressi.
Se invece hai avuto difficoltà anche nella gestione delle cose più semplici, tipo fare una rampa di scale, allora è sicuramente il momento di farti visitare da un professionista della salute che saprà darti l’aiuto di cui hai bisogno. Ricordati che la terapia manuale, dopo l’esercizio fisico, è la migliore soluzione. Trova un bravo Fisioterapista specializzato in terapia manuale che possa aiutarti anche con l’Osteopatia, ma non solo. L’importante, nel tuo interesse, è che si tratti di un Fisioterapista o un Medico, che per la legge italiana sono le uniche figure autorizzate a metterti le mani a dosso per questioni legate alla tua salute. Non sottovalutare questo aspetto.
Ricorda sempre che le buone abitudini e lo stile di vita più “fisiologico” (tradotto: muoviti!) possibile sono la miglior cosa e la miglior prevenzione del mal di schiena e che "la tua miglior postura è la tua prossima postura"!
E se in caso questo non ti basti e si debba intervenire per aiutarti sappi che, come avrai capito, in medicina e fisioterapia non si cura “il mal di schiena” ma una persona con il mal di schiena per cui, come ti dicevo, rivolgiti sempre e solo a professionisti sanitari qualificati e altamente specializzati. Buona salute!