Data pubblicazione: 23/04/2019
Ultimo aggiornamento: 26/04/2019
La Tecarterapia è la terapia fisica più utilizzata in Italia.
I dispositivi per Tecarterapia erogano una corrente elettrica ad alta frequenza da 400kHz a 1000 KHz che attraversa i tessuti biologici stimolando gli stessi all’auto-riparazione.
La Tecarterapia trasferisce energia ai tessuti, senza la somministrazione di energia radiante dall'esterno, ma inducendo all'interno dei tessuti "correnti di spostamento" attraverso il movimento alternato delle cariche elettriche naturali, presenti nel corpo umano sotto forma di ioni.
A seconda dell’impedenza che la corrente trova durante il suo passaggio nelle strutture anatomiche si avrà una diversa cessione di energia. Maggiore è l’impedenza maggiore sarà l’energia che si distribuirà nella zona. Nonostante ad oggi non siano molte le pubblicazioni scientifiche a supporto di questa metodica, molti pazienti in tutta Italia hanno benefici dalla Tecarterapia.
L’esperienza clinica dei fisioterapisti italiani nell’utilizzo della Tecarterapia è senza dubbio tra le prime al mondo. Infatti questa metodica nata in Spagna negli anni 90’ e ha raggiunto il suo massimo sviluppo in Italia alla fine degli anni 2000. La Tecarterapia è utilizzata a tutt’oggi per il trattamento e la cura dei traumi sportivi come nella riabilitazione e nella Fisiokinesiterapia articolare e vertebrale. La Tecarterapia è utilizzata in serie A di calcio, dalle nazionali sportive e negli sport paralimpici con soddisfazione da parte dei fisioterapisti utilizzatori e degli atleti trattati.
La Tecarterapia presenta come tutti i mezzi fisici delle indicazioni e delle controindicazioni al trattamento delle affezioni muscolo-scheletriche.
La Tecarterapia è la terapia fisica più utilizzata in Italia.
I dispositivi per Tecarterapia erogano una corrente elettrica ad alta frequenza da 400kHz a 1000 KHz che attraversa i tessuti biologici stimolando gli stessi all’auto-riparazione.
La Tecarterapia trasferisce energia ai tessuti, senza la somministrazione di energia radiante dall'esterno, ma inducendo all'interno dei tessuti "correnti di spostamento" attraverso il movimento alternato delle cariche elettriche naturali, presenti nel corpo umano sotto forma di ioni.
A seconda dell’impedenza che la corrente trova durante il suo passaggio nelle strutture anatomiche si avrà una diversa cessione di energia. Maggiore è l’impedenza maggiore sarà l’energia che si distribuirà nella zona. Nonostante ad oggi non siano molte le pubblicazioni scientifiche a supporto di questa metodica, molti pazienti in tutta Italia hanno benefici dalla Tecarterapia.
L’esperienza clinica dei fisioterapisti italiani nell’utilizzo della Tecarterapia è senza dubbio tra le prime al mondo. Infatti questa metodica nata in Spagna negli anni 90’ e ha raggiunto il suo massimo sviluppo in Italia alla fine degli anni 2000. La Tecarterapia è utilizzata a tutt’oggi per il trattamento e la cura dei traumi sportivi come nella riabilitazione e nella Fisiokinesiterapia articolare e vertebrale. La Tecarterapia è utilizzata in serie A di calcio, dalle nazionali sportive e negli sport paralimpici con soddisfazione da parte dei fisioterapisti utilizzatori e degli atleti trattati.
La Tecarterapia presenta come tutti i mezzi fisici delle indicazioni e delle controindicazioni al trattamento delle affezioni muscolo-scheletriche.
La Tecarterapia è utilizzata con successo per il trattamento delle lesioni muscolari, nel trattamento delle tendinopatie come nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale. La Tecarterapia permette anche di cedere energia all’interno delle articolazioni senza danneggiare per l’elevato calore i tessuti esterni.
Questo è permesso da specifiche modalità di applicazione della Tecarterapia sulle articolazioni. In una seduta di Tecarterapia il fisioterapista tiene in mano l’elettrodo attivo mentre la piastra di ritorno viene posizionata a contatto con il paziente. È importante che la posizione della piastra permetta all’energia erogata dall’elettrodo attivo di attraversare l’articolazione. Questa “geometria” determinata dal posizionamento tra piastra ed elettrodo, fa la differenza tra un trattamento di tecarterapia molto efficace e uno poco efficace.
L’energia elettromagnetica erogata dalla Tecarterapia deve penetrare nell’articolazione, in profondità e non fare altri percorsi nel corpo anche per ragioni di sicurezza per il paziente. Il fisioterapista esperto nell’utilizzo della Tecarterapia si prepara attraverso la partecipazione a corsi di formazione creati dalle Università e dalle Aziende produttrici.
Il ginocchio è un’articolazione in cui la Tecarterapia è molto utilizzata per diverse patologie che producono dolore davanti e dietro al ginocchio.
Attraverso la Tecarterapia è possibile trattare le seguenti patologie:
✔️Artrosi
✔️Lesioni dei legamenti
✔️Lesioni meniscali
✔️Tendinite Rotulea e Condropatia femoro-rotulea.
L’artrosi di ginocchio è una patologia che si presenta con un danneggiamento progressivo della cartilagine che si trova tra la tibia e il femore. La cartilagine funge da cuscino per tenere distanti i due capi articolari ma quando degenera o presenta delle lesioni genera un processo infiammatorio che coinvolge tutto il ginocchio, come per esempio la sinovite. Infatti non è raro vedere che le ginocchia dei pazienti affetti da artrosi presentano delle deformità.
La Tecarterapia nell’artrosi del ginocchio non ripara il danno cartilagineo ma aiuta i tessuti molli del ginocchio tenere sotto controllo il dolore e l’infiammazione grazie allo stimolo biologico generato dall’energia erogata dalla Tecarterapia. Nel trattamento dell’artrosi di ginocchio con la Tecarterapia la principale attenzione che deve avere il fisioterapista è quella di non cedere troppo calore durante il trattamento che potrebbe aumentare la sintomatologia del paziente.
Per questo sono molto utili gli apparecchi di Tecarterapia con segnale pulsato o super-pulsato che cedono energia stimolando i tessuti ma riducendo al minimo l’aumento della temperatura. Nel trattamento del ginocchio artrosico con Tecarterapia è sempre utile abbinare delle mobilizzazioni articolari di terapia manuale e degli esercizi di rinforzo muscolare per migliorare il tono del quadricipite.
La Tecarterapia è utilizzata per ridurre gli ematomi successivi ai traumi distorsivi del ginocchio. Sia per le lesioni parziali del legamento crociato anteriore che per i legamenti collaterali. La Tecarterapia non ricostruisce in nessun modo i legamenti ma favorisce la cicatrizzazione e riduce l’infiammazione. Lo stimolo biologico indotto dalla Tecarterapia riduce la quota infiammatoria e lo stravaso ematico tipico dei traumi distorsivi del ginocchio.
Nel caso dei legamenti collaterali si predilige un trattamento con l’utilizzo dell’elettrodo capacitivo, adatto per il trattamento di zone più superficiali. Per il trattamento del legamento crociato anteriore si utilizzata l’elettrodo resistivo più adatto al trattamento di zone profonde.
Esistono tuttavia degli apparecchi di Tecarterapia che utilizzano accessori ed elettrodi diversi per avere maggiore precisione durante il trattamento. L’utilizzo di due manipoli attivi ad esempio (uno sostituisce la piastra di ritorno) è l’applicazione che permette al fisioterapista una maggiore precisione di trattamento. Il fisioterapista infatti tiene i due elettrodi con le due mani, uno con la mano destra ed l’altro con la sinistra in questo modo può creare la migliore geometria di energia possibile per raggiungere il bersaglio terapeutico.
Le lesioni meniscali, non chirurgiche, possono ottenere buoni risultati dal trattamento con Tecarterapia. Sicuramente l’effetto della corrente elettrica favorisce la riduzione del l’infiammazione e quando la lesione si trova in una zona vascolarizzata può favorisce la riparazione della stessa per l’effetto di iperemia capace di generare nei tessuti.
Nel trattamento delle meniscopatie di tipo traumatico come per quelle di tipo degenerativo il fisioterapista deve essere attenti nel posizionamento del paziente. Infatti un’applicazione di Tecarterapia al ginocchio per un problema meniscale non deve essere effettuato con il ginocchio del paziente esteso. Deve essere preferito un posizionamento con il ginocchio flesso, in modo di aprire lo spazio articolare e favorire il passaggio dell’energia all’interno dell’articolazione.
Esisto due possibilità:
La tendinite del tendine rotuleo (o ginocchio del saltatore) è un’infiammazione del tendine rotuleo, cioè del tendine più grande tendine del corpo umano che si trova davanti al ginocchio e che unisce la rotula alla tibia. La Tecarterapia è utile nel trattamento del tendine rotuleo come per il trattamento della condropatia femoro-rotulea.
Il trattamento con Tecarterapia del tendine rotuleo necessità di attenzione. L’efficacia del trattamento è legata alla geometria che il fisioterapista crea tra la piastra e l’elettrodo. Anche in questo caso è possibile utilizzare specifici accessori che permettono di erogare l’energia, distribuendola a livello tridimensionale nel tendine.
La Tecarterapia per il trattamento delle principali patologie del ginocchio è una pratica molto utilizzata in Fisioterapia. La Tecarterapia troppo spesso però è utilizzata in modo non specifico. La Tecarterapia ha effetti migliori se associata a trattamenti di terapia manuale o di esercizi funzionali.
Inoltre, il dosaggio dell’energia, l’utilizzo di frequenze, la scelta delle modalità capacitivo o resistivo e dell’erogazione pulsata o super pulsata devono essere adattate al trattamento in base alla zona da trattare e alla patologia. Per questo da parte del Fisioterapista non è solo necessario utilizzare delle apparecchiature per Tecarterapia di nuova tecnologia ma anche frequentare corsi di aggiornamento per rimanere al passo con i continui aggiornamenti tecnologici di questa metodica.
Luca Luciani
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: