Data pubblicazione: 18/02/2019
Ultimo aggiornamento: 20/07/2022
Può sembrare strano ma il ginocchio è l'articolazione più grande del corpo umano! Da un punto di vista funzionale come sai già, il ginocchio mette in comunicazione la coscia alla gamba, per questo è così importante nella dinamica del passo e della corsa.
Si tratta di un’articolazione ben visibile, ed è proprio la superficialità dei suoi elementi anatomici (come la rotula, l’estremità distale del femore, l’estremità prossimale della tibia e la testa del perone) ci danno un’idea di come si articolino queste superfici tra loro.
La Gonalgia è il termine medico che si utilizza per indicare un dolore al ginocchio, sintomo diffuso che colpisce persone di tutte le età.
In questo articolo lo analizzeremo in tutte le sue sfaccettature, con l’obbiettivo di darti un quadro generale e comprensibile. Partiremo da alcuni cenni anatomici, proseguiremo con la spiegazione dei meccanismi patologici e concluderemo con le strategie di cura utilizzate al giorno d’oggi.
Può sembrare strano ma il ginocchio è l'articolazione più grande del corpo umano! Da un punto di vista funzionale come sai già, il ginocchio mette in comunicazione la coscia alla gamba, per questo è così importante nella dinamica del passo e della corsa.
Si tratta di un’articolazione ben visibile, ed è proprio la superficialità dei suoi elementi anatomici (come la rotula, l’estremità distale del femore, l’estremità prossimale della tibia e la testa del perone) ci danno un’idea di come si articolino queste superfici tra loro.
La Gonalgia è il termine medico che si utilizza per indicare un dolore al ginocchio, sintomo diffuso che colpisce persone di tutte le età.
In questo articolo lo analizzeremo in tutte le sue sfaccettature, con l’obbiettivo di darti un quadro generale e comprensibile. Partiremo da alcuni cenni anatomici, proseguiremo con la spiegazione dei meccanismi patologici e concluderemo con le strategie di cura utilizzate al giorno d’oggi.
Si tratta di un’articolazione particolare, sebbene sia considerata come un’unica articolazione anatomica, in realtà dal punto di vista funzionale ne comprende due, che hanno aspetti biomeccanici e funzionali differenti.
Anatomia del ginocchio.
Ci riferiamo rispettivamente a:
I legamenti del ginocchio
Questa articolazione è dotata di una buona rete di legamenti che provvedono alla sua stabilità. Questi sono:
Si tratta di due legamenti:
che si trovano all’interno della capsula articolare del ginocchio. Hanno l’obbiettivo di stabilizzare il movimento del ginocchio, in particolare quello di traslazione. Non è un caso infatti se tra i test diagnostici per valutare la lesione di questi legamenti si effettui un test, il test del cassetto, che consiste proprio nel valutare se questi due legamenti contengono adeguatamente lo scivolamento della tibia sul femore.
I menischi
Che tu sia stato vittima di infortuni al ginocchio o meno, avrai sicuramente sentito parlare di problematiche al menisco. Come probabilmente già sai, il menisco è una struttura di tessuto connettivo fibroso. Ogni ginocchio è provvisto di due menischi: il menisco mediale e il menisco laterale. Il menisco ha la funzione di stabilizzare i movimenti del ginocchio, soprattutto in rotazione, e di ammortizzare il carico che dal femore si proietta sulla tibia.
Il corpo di Hoffa
È una formazione di tessuto adiposo (grasso) che si trova sotto la rotula. In alcuni casi il corpo di Hoffa può andare incontro a infiammazione, dando luogo a quella che è chiamata “Hoffite”.
I muscoli del ginocchio
Il gruppo muscolare che consente di muovere il ginocchio è vasto, di seguito di riportiamo alcuni dei muscoli che ne fanno parte:
Il dolore al ginocchio può essere generato da problemi o patologie a carico delle strutture anatomiche. La localizzazione dei sintomi è molto importante per comprendere le probabili strutture che scatenano la sintomatologia, cosi come la presenza di dolore nel corso di un movimento specifico.
Nel caso del ginocchio, la sintomatologia algica si può presentare nella parte anteriore, posteriore, laterale o mediale. Ora le analizziamo una per una.
Tra le cause più comuni ci sono sicuramente le infiammazioni o lesioni al tendine rotuleo, frattura della rotula, lesione o problematiche ai legamenti crociati.
Il legamento crociato anteriore, che spesso lo troviamo siglato con l’acronimo “LCA”, è maggiormente soggetto a lesione rispetto al posteriore.
Talvolta capita che si verifichi la triplice lesione di: legamento crociato anteriore, legamento collaterale mediale e menisco mediale.
Una condizione molto diffusa nelle sintomatologie della loggia anteriore del ginocchio è la Sindrome (o condropatia) femoro-rotulea, una patologia che riguarda l’omonima articolazione, che approfondiremo qui di seguito ;)
Condropatia femoro-rotulea
È conosciuta anche come Sindrome Femoro-Rotulea la condizione dolorosa che colpisce l’articolazione tra femore e rotula. È molto comune tra la popolazione, in particolare tra i 25 e i 45 anni.
La condropatia femoro-rotulea si presenta soprattutto coloro che praticano sport in cui sovraccaricano questa articolazione come il ciclismo e il running.
Il sintomo caratteristico di questa patologia è il dolore, presente nel compartimento anteriore del gincchio.
La condizione algica può essere associata a gonfiore e calore dell’articolazione.
Le cause al giorno d’oggi non sono ben chiare.
Sicuramente il sovraccarico funzionale è uno dei principali fattori di rischio che trova la sua giustificazione nell’alta incidenza negli sport che coinvolgono questa articolazione come la corsa e il ciclismo.
Tendinite Rotulea
È un’infiammazione del tendine rotuleo, che permette al muscolo quadricipite di inserirsi sulla tibia. Spesso in correlazione alla condropatia femoro rotulea, questa tendinite si verifica in condizioni di sovraccarico funzionale o in pazienti che hanno subito operazioni importanti o microtraumi ripetuti nel tempo.
Il dolore nella zona posteriore ginocchio si verifica nel caso di infiammazioni e lesioni alle corna posteriori dei menischi, di contrattura al muscolo popliteo e la presenza sintomatica della Cisti di Baker.
La parola “cisti”, indica la presenza di una sacca che contiene liquido sinoviale.
La cisti di Baker prende il nome dello studioso che per primo ne descrisse le caratteristiche, si forma nella cavità poplitea che è la parte posteriore del ginocchio, motivo per cui è detta anche “cisti poplitea”.
Questa cisti, è ben visibile ad occhio nudo, soprattutto quando il soggetto è in piedi e quindi il ginocchio è disteso.
Le dimensioni della cisti di Baker non sono standard ma possono passare da una grandezza simile a una noce a quella di una palla da tennis.
Normalmente è un fenomeno unilaterale, e in molti casi capita che vi sia la presenza di più piccole cisti nello stesso punto.
Le cause che portano a questa formazione sono divise in due gruppi:
Talvolta la Cisti si presenta in seguito condizioni infiammatorie importanti, che potrebbero essere date ad esempio da patologie reumatiche tipo:
In casi del genere infatti, si ritiene che un aumento della pressione interna all’articolazione fa penetrare il liquido stesso all’interno della borsa poplitea, così da aumentarne le dimensioni.
Come hai visto la cisti di Baker non è sempre legata ad una condizione clinica sintomatica. Per questo motivo e per il fatto che trovandosi dietro al ginocchio non è ben visibile, molti pazienti nel corso dell’anamnesi medica non sanno dare indicazioni precise riguardanti l’esordio di questa cisti.
Nei casi in cui la cisti è sintomatica, i pazienti riferiscono:
Potrebbero verificarsi delle complicanze, come la fuoriuscita della componente liquida della cisti a seguito della lesione della membrana sinoviale oppure infezioni.
Si verifica nel caso di lesioni al legamento collaterale laterale
Il dolore nella zona laterale del ginocchio può essere provocato da problematiche riguardanti il legamento collaterale laterale, il menisco esterno o anche da una frattura alla testa del perone.
Talvolta anche la sindrome della bendelletta ileo tibiale può produrre dolore in questo compartimento del ginocchio. Come già ti abbiamo scritto precedentemente le problematiche inerenti i menischi le approfondiremo in un paragrafo apposito, più avanti.
Si avverte nel caso di lesioni al legamento collaterale mediale.
Il dolore mediale al ginocchio può essere prodotto da problematiche inerenti al legamento collaterale mediale, al menisco mediale, all’inserzione dei tendini della zampa d’oca.
Il legamento collaterale potrebbe lesionarsi nel caso di traumi improvvisi in cui il ginocchio va incontro a un brusco movimento in valgismo. La zampa d’oca spesso si infiamma a seguito di sovraccarichi della muscolatura dei muscoli sartorio, gracile e semitendinoso.
Le problematiche inerenti i menischi le approfondiremo in un paragrafo apposito, qui di seguito.
Meniscopatia
Il quadro sintomatico della lesione o infiammazione meniscale ha delle caratteristiche specifiche a seconda del livello in cui avviene la lesione e in base al tipo di menisco interessato: menisco laterale o menisco mediale.
Ad ogni modo in ogni meniscopatia abbiamo:
Non sempre la meniscopatia è legata a un brusco trauma. Ci sono molte condizioni, soprattutto in pazienti anziani, in cui non c’è mai stato un evento importante a seguito del quale è iniziata la sintomatologia.
Artrosi del ginocchio
L’artrosi è una patologia degenerativa delle articolazioni. Partendo da una degenerazione del tessuto cartilagineo, si sviluppa una costante infiammazione intrarticolare. Il contatto tra i margini ossei, non essendo più ammortizzato dalla cartilagine articolare, porta allo sviluppo di materiale osseo in eccesso: gli osteofiti.
Tutto ciò dà luogo a un quadro clinico costituito principalmente dai seguenti sintomi:
Il ginocchio risulta essere una delle articolazioni più colpite, non a caso è una delle prime articolazioni in cui sono state studiate le protesi articolari. Sebbene infatti la condizione artrosica possa essere controllata e gestita da un ciclo di fisioterapia conservativa a lungo termine, trattandosi di una patologia degenerativa, si arriverà ad un punto in cui l’articolazione è così degenerata che il paziente può trovare rimedio solo sostituendo le componenti ossee con delle protesi.
Dolore al ginocchio nel bambino - Il morbo di Osgood Schlatter
Il morbo di Osgood-Schlatter è chiamato anche Osteocondrosi o Sindrome di Osgood-Schlatter ed è una patologia a carico del ginocchio che colpisce soggetti giovani tra i 10 e i 16 anni, soprattutto di sesso maschile. Questa condizione rientra nelle patologie di osteocondrosi e consiste in una degenerazione a carico della tuberosità tibiale anteriore, situata poco sotto la rotula del ginocchio. In molti casi questa condizione è presente in entrambi le ginocchia.
Le persone che sono colpite da questa sindrome sono principalmente i ragazzi, in particolare il sesso maschile, in un’età compresa tra i 10 e i 15 anni. Ne soffrono soprattutto coloro che praticano un’intensa attività fisica come ad esempio il calcio. Tra i sintomi più frequenti si ha:
Dolore diffuso al ginocchio Malattie reumatiche
Oltre all’artrosi, che abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, ci sono anche altre patologie reumatiche che possono causare dolore al ginocchio, come ad esempio:
Gotta
Questa patologia consiste nello stato infiammatorio delle articolazioni del nostro corpo, ogni anno si stima che ne soffrano almeno l’1-2% degli italiani. La gotta produce uno stato algico e di gonfiore alle articolazioni, tra cui il ginocchio. Si ritiene che la causa sia nel deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni. I principali fattori di rischio della Gotta sono: stile di vita errato, come ad esempio l’eccessivo consumo della carne rossa; assunzione eccessiva di alcuni farmaci
Osteocondrite dissecante
Questa è una condizione patologica del sistema muscoloscheletrico, che consiste nella comparsa di aree di necrosi (cellule morte) nel tessuto cartilagineo. Gli studi dimostrano che l’osteocondrite dissecante sia prodotta da una ridotta vascolarizzazione del tessuto osseo subcondrale, alla quale consegue inevitabilmente il processo di osteonecrosi. Tale patologia mostra segni clinici simili ad altre condizioni, può tutta via essere identificata mediante esami radiologici specifici (RMN, RX e TAC).
Osteoma Osteoide
Rientra fra i tumori benigni del tessuto osseo, ed è caratterizzato dalla presenza di un nucleo centrale circondato da una zona di cellule altamente reattive. Questa alterazione si verifica nelle ossa lunghe come il femore, ecco perché potrebbe produrre una sintomatologia dolorosa in prossimità del ginocchio.
Osteosarcoma e Condrosarcoma
L’osteosarcoma è il più frequente tumore maligno delle cellule del tessuto osseo, e riguarda soprattutto la popolazione tra i 15 e i 30 anni. Questo tipo di neoplasia si verifica principalmente nelle ossa delle braccia, delle gambe (tra cui il ginocchio) e del bacino. Il condrosarcoma è un tumore maligno che origina dalle cellule della cartilagine, ed è giudicato peggiore dell’osteosarcoma, e che danneggia sia la cartilagine che il tessuto osseo.
Nel caso di dolore spontaneo al ginocchio e anche di un trauma distorsivo o contusivo, ti consigliamo di consultare prima possibile il tuo medico di base o di recarti al pronto soccorso. Se non hai modo di raggiungerli subito, oppure durante il viaggio ti consigliamo di attuare il protocollo RICE:
Gli approfondimenti diagnostici nel caso di dolore al ginocchio: quali sono gli esami da fare?
Guarda anche il contenuto sulla TECARTERAPIA al GINOCCHIO
I principali interventi che si eseguono per condizioni che causano dolore al ginocchio sono:
Quando il trattamento non è chirurgico il fisioterapista è il professionista sanitario capace di prendere in carico il paziente e accompagnarlo in un percorso terapeutico specifico in reazione alle cause del dolore al ginocchio. Il percorso fisioterapico per il recupero del ginocchio si basa sull’integrazione dei seguenti aspetti:
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: