Data pubblicazione: 14/11/2018
Ultimo aggiornamento: 07/12/2018
“Il saper fare, dare salute e benessere con l’utilizzo delle sole mani è una grande ricchezza” Livio Briganti
Una terapia semplice ma mai banale. Semplice perché prevede il solo utilizzo delle mani senza sofisticate attrezzature. Anzi, negli anni è diventata sempre più materia specialistica acquisendo tecnicismi sempre più raffinati, vedi i vari metodi Cyriax, Maitland, Kaltenborn, ecc..
Però spesso snobbata e delegata.
Eppure è risolutiva soprattutto nelle patologie croniche e degenerative dove le altre terapie talvolta falliscono.
A mio personale avviso le Università dovrebbero dedicare più ore formative nei confronti di questa disciplina che invece purtroppo viene quasi sempre approfondita con dei corsi, sicuramente di buon livello, post laurea.
“Il saper fare, dare salute e benessere con l’utilizzo delle sole mani è una grande ricchezza” Livio Briganti
Una terapia semplice ma mai banale. Semplice perché prevede il solo utilizzo delle mani senza sofisticate attrezzature. Anzi, negli anni è diventata sempre più materia specialistica acquisendo tecnicismi sempre più raffinati, vedi i vari metodi Cyriax, Maitland, Kaltenborn, ecc..
Però spesso snobbata e delegata.
Eppure è risolutiva soprattutto nelle patologie croniche e degenerative dove le altre terapie talvolta falliscono.
A mio personale avviso le Università dovrebbero dedicare più ore formative nei confronti di questa disciplina che invece purtroppo viene quasi sempre approfondita con dei corsi, sicuramente di buon livello, post laurea.
Il massaggio è senz’altro il rimedio più antico adottato dall’uomo per alleviare il dolore, eliminare la fatica e rinvigorire il corpo e lo spirito. E’ anche uno dei gesti più istintivi e naturali che si compie nell’esercitare una pressione su una parte dolente.
Il termine “massaggio” indica l’insieme di diverse tecniche di manualità praticate sulla cute di una persona. Il termine si dice derivi dall’arabo “massa” che significa palpare, secondo altri autori proviene dal greco “massein” che significa impastare, o dall’ebraico “machec” il cui significato è maneggiare. I primi riferimenti al massaggio si trovano in manoscritti cinesi che risalgono al 2700 a.C..
Intorno al 1.000 a.C. i testi di medicina indiana consigliavano a coloro che facevano sforzi fisici di strofinarsi il corpo con degli oli per ritardare l’insorgere della fatica e, ancora oggi, in India, praticamente chiunque è in grado di eseguire un massaggio. Il massaggio, infatti, ha esercitato una notevole influenza sulla medicina tradizionale di tutto l’Estremo Oriente.
Per gli egiziani il massaggio veniva considerato un’arte sacra al pari dei vari rituali religiosi e divinatori.
In Egitto, verso il 50 a.C., all’epoca di Cleopatra, il massaggio veniva praticato dai servi e dagli schiavi ai loro ricchi padroni, mentre erano immersi in vasche contenenti acqua profumata, e gli stessi greci risentirono di questi positivi influssi. Omero (poeta greco dell’VIII sec. a.C.) nell’Odissea, parla del massaggio come di un trattamento per il recupero della salute dei guerrieri.
Ippocrate, famoso medico ellenico vissuto nel primo secolo a.C., lo consigliava come terapia fisica. Ed è proprio il mondo ellenico ad affinare la tecnica del massaggio dando ad esso due diverse finalità legate ai ludi greci: la prima riguarda il massaggio sportivo legato ai giochi (preparavano i muscoli degli atleti allo sforzo fisico e, al termine della competizione sportiva, defaticavano i muscoli dallo stesso sforzo fisico), la seconda, invece, è curativa e connessa alla medicina che utilizzava il massaggio per lenire il dolore fisico.
Sempre Ippocrate, aveva inserito il massaggio nel suo programma di cure mediche scrivendo: “Un massaggio energico lega, un massaggio dolce allenta, uno sfregamento eccessivo manda in rovina alcune parti, uno sfregamento moderato le fa sviluppare”.
Si può quindi affermare che in questo periodo nascono due diverse tecniche di massaggio: una sportiva ed una terapeutica connessa alla medicina.
Anche i Romani, di riflesso ai Greci, coltivarono il massaggio presso le Terme dove sottoponevano gli ospiti a bagni e massaggi e dove questa arte viene utilizzata anche per il rilassamento e le cure di bellezza. Galeno, ad esempio, medico dell’imperatore Marco Aurelio, dedicò a questa tecnica una serie di testi.
Dopo la caduta dell’Impero Romano e durante il medioevo, tali conoscenze e le pratiche che ne derivarono, caddero nell’oblio: ogni forma di palpazione del corpo viene, infatti, considerata come peccaminosa.
Successivamente vennero riprese durante il Rinascimento ad opera di Mercuriale (1530-1606), medico e ginnasiarca, che riscoprì la medicina Greca antica e con essa Ippocrate.
Mercuriale scrisse “De arte Gymnastica”, opera scientifico-pratica, indicando massaggio e ginnastica come elementi fondamentali di medicina preventiva per mantenere l’organismo in buona salute. Dopo la “riscoperta” nel Rinascimento, il massaggio aumenterà la sua popolarità nel XVII secolo grazie all’intervento di Henrik Ling, medico svedese, che decise di codificare le diverse tecniche.
Verso la fine del XIX secolo la tecnica del massaggio cominciò ad essere usata pressoché regolarmente come trattamento medico.
Il massaggio può essere un trattamento di base per svariati malanni, ma può anche essere complementare ad altre trattamenti; è comunque molto utile anche a chi gode di ottima salute in quanto è una fonte di incredibile benessere, di serenità e di rilassamento e può essere usato per promuovere il benessere generale. Il massaggio ci fornisce un mezzo per neutralizzare lo stress che questo mondo così caotico ci procura.
La tensione continua e la rigidità provocano a lungo andare una diminuzione di energia e vitalità nel soggetto; tale energia viene ripristinata tramite un massaggio adeguato. In pratica è un insieme di diverse manovre eseguite sul corpo per lenire dolori muscolari o articolari, per tonificare il volume di alcuni tessuti, ma anche per preservare e migliorare il benessere psichico, allentando tensioni e fatiche.
Dopo un massaggio ben eseguito l’effetto benefico si fa sentire con una sensazione di leggerezza estremamente piacevole. Le virtù del massaggio sono innumerevoli e la sua efficacia si diffonde oltre il punto preciso dove questo viene eseguito. Si può cominciare dal rilassamento che, già di per sé, consente al nostro organismo di rigenerarsi, riequilibrando il sistema nervoso ed endocrino.
Tra i benefici, in primo piano ci sono:
Interessante, quindi, anche l’azione esercitata sul sistema nervoso con influssi generati sui diversi apparati dell’organismo (problemi intestinali e digestivi).
Solitamente questa tecnica non presenta particolari controindicazioni, tuttavia è opportuno considerare che in alcune situazioni, come in caso di lesioni e di patologie come stati febbrili, infiammazioni, cardiopatie, malattie infettive, sia opportuno evitarla. Per evitare inutili rischi, quando si tratta di massaggiare una persona con un qualsiasi problema di salute è, comunque, meglio sentire prima il parere del medico.
Per eseguire correttamente un massaggio non si può trascurare la fase di preparazione. Durante la seduta vengono, infatti, coinvolti anche i sensi come l’olfatto, la vista e l’udito: per questo la stanza non deve essere troppo grande in quanto il ricevente non deve sentire la sensazione di troppo vuoto intorno. L’ambiente deve essere riscaldato (24-25°) e comodo; una luce soffusa e, in sottofondo, una musica rilassante completano l’atmosfera.
Per il massaggio basta un lettino, ma si può eseguire semplicemente anche a terra.
Infine candele profumate, oli essenziali o incensi che emanano un odore che contribuisce a favorire il rilassamento. Gli oli e le creme vanno applicati senza esagerare con la quantità (l’impastamento, ad esempio, non ha bisogno di molto olio).
Questi prodotti si trovano già pronti, ma possono anche essere creati personalmente unendo a poche gocce di un olio essenziale, scelti tra quelli usati in aromaterapia, ad un olio di base come quello alle mandorle dolci.
I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e nel senso della circolazione venosa, cioè dalle estremità verso il cuore. Il massaggio può essere differenziato per ottenerne un effetto calmante o uno eccitante (effetto di “carico” o di “scarico”). Le manovre che si eseguono sono le seguenti: