Data pubblicazione: 31/05/2017
Ultimo aggiornamento: 02/10/2019
Il termine acufene o tinnitus è riferibile a rumori, come ad esempio fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi e pulsazioni percepiti in una o entrambe le orecchie o nella testa e che non sono dovuti, né a onde sonore provenienti da una fonte esterna, né sono legati ad alcuna condizione psichiatrica.
L'acufene è un disordine funzionale multifattoriale che ha origine in un punto della via uditiva che porta dall'orecchio ai centri dell'udito del cervello. Gli uomini assorbono milioni di informazioni, ma ne percepiscono solo 1 su 1.000.000 e l'acufene non è tra questi. Infatti l'acufene non è udito ma percepito nel range tra 4.000 e 6.000 Hz. Questo significa che nelle persone prive di problemi uditivi, un soggetto su 10 soffre o ha sofferto del disordine dell'acufene, mentre nei soggetti con ipoacusia (riduzione uditiva) ne soffre oltre il 50%.
Gli organi di senso occhio (vista), orecchio (udito), naso (olfatto), cute (tasto) percepiscono solo 1 byt, mentre la corteccia cerebrale può percepire in modo cosciente anche 3 bytes, ma solo dopo una elaborazione da parte dei centri e percorsi subcorticali preposti. Dai centri della memoria e del sistema limbico (talamo, ipotalamo, amigdala) le stimolazioni periferiche giungono così anche alla corteccia.
Immaginiamo che la corteccia cerebrale sia un hardware e i centri subcorticali un software della percezione: l'orecchio interno danneggiato inserirà l'acufene come un programma difettoso nel software dei centri incoscienti del cervello (centri e percorsi subcorticali).
Le conseguenze comportano che l'acufene raggiunga la corteccia cerebrale dando una percezione cosciente e attivando amplificatori variabili che possono essere fattori esterni, come problemi del rachide cervicale o della masticazione nella mala occlusione, rumori esterni innocui della vita quotidiana, oppure fattori interni, come ansietà, preoccupazioni, depressione, fatica, malattie da raffreddamento, algie.
Non esiste un metodo per scoprire e misurare oggettivamente l'acufene e anche le classificazioni proposte sono varie, tra cui l'acufene oggettivo e l'acufene soggettivo.
Acufene oggettivo: l'acufene si genera all'interno del corpo umano ed è percepito da un uditore esterno
Acufene soggettivo: l'acufene non viene percepito dall'esterno e può essere provocato da farmaci ototossici (aspirina, alcuni antibiotici come gli amino glicosidi, ecc.), da alcool, caffeina e antidepressivi.
le cause del disordine dell'acufene possono essere molteplici, tra cui:
I progressi della riabilitazione del disordine dell'acufene non seguono una linea retta, in quanto intermittenti, passeggere, basse pressioni possono essere normali.
Per la diagnosi del disordine dell'acufene sono utili i tests chinesiologici, i tests di propriocezione con Delos Postural System e Bosco Nemes, poichè la postura è comunque il principale problema che affligge la maggior parte delle persone di ogni età: giovani, età intermedia, anziani.
Quanto alla cura del disturbo dell'acufene, occorre innanzi tutto creare una situazione di empatia comportamentale, emozionale, relazionale, cognitiva attraverso un trattamento che deve essere olistico.
In base alle situazioni, le terapie indicate per il disturbo dell'acufene sono:
Dott. Franco Rosso
Il Dott. Franco Rosso è medico chirurgo, specialista in medicina fisica, riabilitazione, ossigenozono terapia, esperto in terapia nutrizionale e osteopatia, direttore sanitario del Centro di Fisioterapia di Alba (CN). Per informazioni 0173 284207.
Il termine acufene o tinnitus è riferibile a rumori, come ad esempio fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi e pulsazioni percepiti in una o entrambe le orecchie o nella testa e che non sono dovuti, né a onde sonore provenienti da una fonte esterna, né sono legati ad alcuna condizione psichiatrica.
L'acufene è un disordine funzionale multifattoriale che ha origine in un punto della via uditiva che porta dall'orecchio ai centri dell'udito del cervello. Gli uomini assorbono milioni di informazioni, ma ne percepiscono solo 1 su 1.000.000 e l'acufene non è tra questi. Infatti l'acufene non è udito ma percepito nel range tra 4.000 e 6.000 Hz. Questo significa che nelle persone prive di problemi uditivi, un soggetto su 10 soffre o ha sofferto del disordine dell'acufene, mentre nei soggetti con ipoacusia (riduzione uditiva) ne soffre oltre il 50%.
Gli organi di senso occhio (vista), orecchio (udito), naso (olfatto), cute (tasto) percepiscono solo 1 byt, mentre la corteccia cerebrale può percepire in modo cosciente anche 3 bytes, ma solo dopo una elaborazione da parte dei centri e percorsi subcorticali preposti. Dai centri della memoria e del sistema limbico (talamo, ipotalamo, amigdala) le stimolazioni periferiche giungono così anche alla corteccia.
Immaginiamo che la corteccia cerebrale sia un hardware e i centri subcorticali un software della percezione: l'orecchio interno danneggiato inserirà l'acufene come un programma difettoso nel software dei centri incoscienti del cervello (centri e percorsi subcorticali).
Le conseguenze comportano che l'acufene raggiunga la corteccia cerebrale dando una percezione cosciente e attivando amplificatori variabili che possono essere fattori esterni, come problemi del rachide cervicale o della masticazione nella mala occlusione, rumori esterni innocui della vita quotidiana, oppure fattori interni, come ansietà, preoccupazioni, depressione, fatica, malattie da raffreddamento, algie.
Non esiste un metodo per scoprire e misurare oggettivamente l'acufene e anche le classificazioni proposte sono varie, tra cui l'acufene oggettivo e l'acufene soggettivo.
Acufene oggettivo: l'acufene si genera all'interno del corpo umano ed è percepito da un uditore esterno
Acufene soggettivo: l'acufene non viene percepito dall'esterno e può essere provocato da farmaci ototossici (aspirina, alcuni antibiotici come gli amino glicosidi, ecc.), da alcool, caffeina e antidepressivi.
le cause del disordine dell'acufene possono essere molteplici, tra cui:
I progressi della riabilitazione del disordine dell'acufene non seguono una linea retta, in quanto intermittenti, passeggere, basse pressioni possono essere normali.
Per la diagnosi del disordine dell'acufene sono utili i tests chinesiologici, i tests di propriocezione con Delos Postural System e Bosco Nemes, poichè la postura è comunque il principale problema che affligge la maggior parte delle persone di ogni età: giovani, età intermedia, anziani.
Quanto alla cura del disturbo dell'acufene, occorre innanzi tutto creare una situazione di empatia comportamentale, emozionale, relazionale, cognitiva attraverso un trattamento che deve essere olistico.
In base alle situazioni, le terapie indicate per il disturbo dell'acufene sono:
Dott. Franco Rosso
Il Dott. Franco Rosso è medico chirurgo, specialista in medicina fisica, riabilitazione, ossigenozono terapia, esperto in terapia nutrizionale e osteopatia, direttore sanitario del Centro di Fisioterapia di Alba (CN). Per informazioni 0173 284207.
Dott.re in Fisioterapia
Ho studiato fisioterapia c/o l’università degli studi di Roma Tor Vergata laureandomi con lode nel 1997.
Da allora ho frequentato le più importanti scuole di:
Inoltre sono Coach e Formatore.
Mi sono certificato come trainer di Programmazione Neurolinguistica (PNL) direttamente col dott. Richard Bandler. Insegno PNL c/o l’Extraordinary Coaching School.
Sono docente del Master di II livello in “Terapia del dolore” dell’Universita “La Sapienza”.