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Emicrania con e senza aura, i sintomi e come curarla

Data pubblicazione: 15/05/2018
Ultimo aggiornamento: 15/05/2018

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Introduzione - Emicrania con e senza aura, i sintomi e come curarla

La classificazione dell’ emicrania, di cui si è sofferenti, deriva principalmente dalla descrizione dei sintomi riferiti dai pazienti ed possibile eliminarla del tutto tramite attività fisioterapica che pratichiamo con successo in un Centro Fisioterapico di  Roma. Il tipo più comune è l’ emicrania senza aurae le sue caratteristiche includono dolore moderato o grave che non si attenua se si cambia la posizione del corpo, qualità palpitante del dolore, peggioramento del mal di testa con l’attività fisica leggera, sensibilità alla luce e/o rumore, nausea o vomito.

Tutte queste caratteristiche o parte di esse devono presentarsi per classificare la nostra patologia come tale. Ad esempio, il dolore bilaterale grave che peggiora con l’attività fisica ed è accompagnato da fotofobia e fonofobia è classificato come emicrania. Anche un paziente che presenta dolore unilaterale mite che è palpitante ed è accompagnato da nausea soffre di emicrania. Alcuni pazienti non riportano sensibilità alla luce o rumore, ma quando gli viene chiesto se tutto ciò attenua il mal di testa ammettono che in questi casi preferiscono essere in un ambiente oscurato e tranquillo.

Introduzione - Emicrania con e senza aura, i sintomi e come curarla

La classificazione dell’ emicrania, di cui si è sofferenti, deriva principalmente dalla descrizione dei sintomi riferiti dai pazienti ed possibile eliminarla del tutto tramite attività fisioterapica che pratichiamo con successo in un Centro Fisioterapico di  Roma. Il tipo più comune è l’ emicrania senza aurae le sue caratteristiche includono dolore moderato o grave che non si attenua se si cambia la posizione del corpo, qualità palpitante del dolore, peggioramento del mal di testa con l’attività fisica leggera, sensibilità alla luce e/o rumore, nausea o vomito.

Tutte queste caratteristiche o parte di esse devono presentarsi per classificare la nostra patologia come tale. Ad esempio, il dolore bilaterale grave che peggiora con l’attività fisica ed è accompagnato da fotofobia e fonofobia è classificato come emicrania. Anche un paziente che presenta dolore unilaterale mite che è palpitante ed è accompagnato da nausea soffre di emicrania. Alcuni pazienti non riportano sensibilità alla luce o rumore, ma quando gli viene chiesto se tutto ciò attenua il mal di testa ammettono che in questi casi preferiscono essere in un ambiente oscurato e tranquillo.

Emicrania con aura

I sintomi di questo mal di testa consistono in uno scotoma scintillante (zigzag lampeggianti, luci tremolanti, e simili) con o senza oscuramento completo di visione, che progredisce muovendosi dalla periferia alla linea mediana. Di solito si verifica nella stessa metà di ciascun occhio (emianopsia omonima), che i pazienti spesso fraintendono credendo che  si verifichi in uno soltanto.

Alcuni pazienti hanno solo perdita della vista senza fenomeni visivi positivi, senza avere un restringimento del campo visivo, fino al punto di avere una visione a tunnel. L’attacco dura da 5 a 60 minuti, ma più comunemente  ha una durata compresa tra 20 e 30 minuti. Raramente i sintomi dell’emicrania con aura persistono per ore, giorni e mesi, spesso causando invalidità .

emicrania con aura

Alcuni pazienti hanno solo l’aura senza il mal di testa (aura tipica senza cefalea) . Oltre all’ aura visiva, i sintomi sensoriali possono seguire i sintomi visivi e durare da 5 a 60 minuti. Ci può essere intorpidimento o parestesie generalmente distribuite nella mano o nel braccio che camminano fino a coinvolgere la metà della faccia, a volte anche la lingua.

Alcuni pazienti con aura sensoriale possono sentirsi deboli nella stessa estremità, ma è lieve debolezza o spesso solo imbarazzo causato da menomazioni sensoriali. Questo sintomo non dovrebbe essere confuso con l’emiparesi. In alcuni pazienti, l’aura si presenta nei panni dell’ afasia, ovvero nella difficoltà a trovare le parole o nella difficoltà di pensare e di parlare chiaramente. Frequenti attacchi di aura visiva possono diventare invalidanti anche in assenza di un forte mal di testa e possono causare gravi stati d’ansia.

L’Emicrania mestruale non è quasi mai preceduta da un alone. La Cefalea post-partum ivece può derivare da una varietà di cause, come l’anestesia epidurale complicate da una puntura durale. La trombosi venosa, l’eclampsia, e l’ictus sono tra le condizioni più gravi. Se il mal di testa si sviluppa settimane dopo il parto, le cause ed i trigger comuni includono l’ipotiroidismo, la privazione del sonno, lo stress e cambiamenti ormonali.

Altri tipi di emicrania meno comuni includono: emicrania emiplegica, cefalea tipo basilare – IHS, a grappolo, da sinusite, cronica, cronica parossistica, da uso eccessivo di farmaci, quella che colpisce gli anziani. Ognuna di essa ha un trattamento medico e fisioterapeutico diverso.

Come si cura l'emicrania

L’emicrania e la cefalea tensiva possono essere curate in maniera efficace con massaggi e sedute di fisioterapia. Si parte da un’analisi funzionale del rachide cervicale, della mandibola e di tutto il corpo.

Le tecniche di mobilizzazione articolare servono per allungare e migliorare la mobilità di legamenti, muscoli e nervi mentre la digitopressione stimola il sistema nervoso per riequilibrare la propriocezione e il senso di movimento.

Le tecniche di autorilassamento servono per migliorare la percezione del dolore mentre gli esercizi terapeutici migliorano l’equilibrio posturale del paziente. Infine anche la dieta alimentare ha un suo peso, alcuni alimenti infatti influiscono su cefalee ed emicranie.

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.

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