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Come eliminare il dolore cervicale con la fisioterapia

Data pubblicazione: 15/05/2018
Ultimo aggiornamento: 15/02/2022

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Introduzione - Come eliminare il dolore cervicale con la fisioterapia

 

 

Hai dolore alla cervicale?ʉ۬

Purtroppo è un sintomo molto diffuso e spesso non affrontato dal giusto specialista. Il Fisioterapista ti può sicuramente essere utile per migliorare e tornare a star bene.

In questo articolo vedremo quali sono i sintomi della cervicale, le cause del dolore alla cervicale e ti daremo dei consigli utili.

Questi articoli sono scritti da SPECIALISTI, FISIOTERAPISTI che si occupano ogni giorno della salute dei loro pazienti!

 

Il dolore cervicale al giorno d’oggi è uno dei principali motivi per cui le persone si recano in un centro di fisioterapia. La principale causa della ampia diffusione di questa condizione rientra nel cambiamento dello stile di vita che c’è stato negli ultimi 50 anni: gli alti ritmi lavorativi, le poche ore di movimento (si passa dal sedile della macchina, alla sedia dell’ufficio, al divano della sala), una continua postura del tratto cervicale in flessione per utilizzare cellulare, tablet o PC, e un alto carico di stress che difficilmente riusciamo a gestire.

Introduzione - Come eliminare il dolore cervicale con la fisioterapia

 

 

Hai dolore alla cervicale?ʉ۬

Purtroppo è un sintomo molto diffuso e spesso non affrontato dal giusto specialista. Il Fisioterapista ti può sicuramente essere utile per migliorare e tornare a star bene.

In questo articolo vedremo quali sono i sintomi della cervicale, le cause del dolore alla cervicale e ti daremo dei consigli utili.

Questi articoli sono scritti da SPECIALISTI, FISIOTERAPISTI che si occupano ogni giorno della salute dei loro pazienti!

 

Il dolore cervicale al giorno d’oggi è uno dei principali motivi per cui le persone si recano in un centro di fisioterapia. La principale causa della ampia diffusione di questa condizione rientra nel cambiamento dello stile di vita che c’è stato negli ultimi 50 anni: gli alti ritmi lavorativi, le poche ore di movimento (si passa dal sedile della macchina, alla sedia dell’ufficio, al divano della sala), una continua postura del tratto cervicale in flessione per utilizzare cellulare, tablet o PC, e un alto carico di stress che difficilmente riusciamo a gestire.

Cosa fare se abbiamo dolore al collo

Il primo consiglio è di mettervi sdraiati su un tappeto con un cuscino dietro il collo per almeno dieci minuti. L’ideale sarebbe quello di utilizzare il classico cuscino da viaggio in modo che di sostegno solo al collo e non alla testa, in alternativa potete utilizzare un asciugamano arrotolato. Lo scopo è quello di ricreare passivamente la corretta morfologia del tratto cervicale, che consiste in una curva concava verso la parte posteriore (la cosiddetta “lordosi”). Già questo semplice gesto potrebbe aiutarvi ad alleviare la sintomatologia.

Per dare un miglioramento consistente alla vostra condizione, e per impedire l’insorgere di recidive occorre effettuare alcune sedute fisioterapiche e praticare alcuni esercizi attivi specifici. Il tipo di esercizio e il suo dosaggio variano da persona a persona, per questo è importante che vi rivolgiate ad uno dei Centri di Fisioterapia Italia, di alta qualità.

dolore al collo

Vi racconto in che modo Marco, un avvocato di 35 anni, sia riuscito a risolvere il suo dolore cervicale. Marco si è rivolto ad un Centro  Fisioterapia Italia di Roma, per dei forti dolori al collo che avvertiva da alcuni mesi.

In casi come questi occorre valutare attentamente se il paziente è affetto da:

  • Una patologia seria( come un tumore o un problema vascolare);
  • Una grave compressione del sistema nervoso (SN);
  • Una disfunzione di movimento con o meno coinvolgimento del SN.

 

I fisioterapisti del Centro Medben dedicano il primo incontro con il paziente, esclusivamente per la valutazione, in modo da poter pianificare il percorso terapeutico che nel minor tempo consente di far recuperare un’eccellente condizione di salute. Nel caso di Marco, dopo avere effettuato dei test clinici precisi abbiamo potuto constatare che non si trattava di una Disfunzione di movimento, condizione che oltre ad includere un problema di movimento articolare è caratterizzata dalla presenza di dolore e da un’alterazione dei tessuti. Di seguito vi spiegherò in che modo siamo riusciti a far star bene il nostro paziente

 

Dolore da Epicondilite o Cervicale? L'importanza di una corretta diagnosi

Esistono delle condizioni dolorose che sono espressione di un mal funzionamento in un’altra parte del corpo. Può succedere che il dolore al gomito venga diagnosticato come epicondilite ma in realtà è un dolore irradiato del tratto cervicale.

Come si può effettuare una diagnosi differenziale di questo tipo?

Un buon professionista lo sa, ma se soffri di dolore al gomito puoi iniziare a controllarlo (approssimativamente!) anche tu, basta che segui i seguenti passaggi:

  • metti il gomito nella posizione in cui ti provoca dolore;
  • assicurati che tutto l’arto superiore sia fermo;
  • effettua movimenti del collo, guarda verso il basso (flessione), guarda verso l’alto (estensione), guarda a destra e a sinistra (rotazione), inclina l’orecchio destro verso la spalla destra, e fai lo stesso per l’orecchio opposto.

Se in qualcuno dei movimenti cervicali che hai appena effettuato hai avvertito un cambiamento della sintomatologia del gomito, è molto probabile che ci sia un coinvolgimento del tratto cervicale. La conferma ovviamente ce l’avrai solo dopo la visita di un clinico.

COME È POSSIBILE CHE LA CERVICALE POSSA CAUSARE DOLORE AL GOMITO?

Poiché dal tratto cervicale fuoriescono le radici nervose che innervano tutto l’arto superiore, una disfunzione di movimento delle vertebre cervicali può provocare un mal scorrimento delle radici nervose che a loro volta proiettano dolore nel braccio, avambraccio, polso o mano.

Succede lo stesso meccanismo anche per il tratto lombare con l’arto inferiore. Il dolore al collo è maggiormente presente nei pazienti con l’epicondilite, così come il dolore alla spalla, e rappresentano fattori non positivi per la guarigione, rispettivamente nel lungo e breve periodo, Per approfondire leggi qui.

Terapie per la cervicale

Nel trattamento abbiamo integrato Tecniche di Terapia Manuale con strumenti di terapia fisica, e prima ancora abbiamo insegnato a Marco tutti i comportamenti che avrebbe dovuto adottare durante la giornata. Gli esercizi e le posture di autotrattamento, sono fondamentali per velocizzare il miglioramento, poiché contribuiscono a ripristinare un corretto stress fisiologico evitando che alcune strutture siano sovraccaricate rispetto ad altre.

Gli esercizi sono semplici e efficaci, uno dei quali consiste nel portare il mento indietro mantenendo dritto il collo. È un esercizio che si può fare ovunque ( ad esempio in macchina, in metro o a lavoro) e contribuisce a ridurre il carico a cui sono sottoposte le prime vertebre cervicali quando non manteniamo una corretta postura.

I mezzi fisici di cui ci siamo avvalsi sono stati:

  • Tecarterapia applicata con massaggio, per un azione antalgica e per migliorare la mobilità dei tessuti;
  • Interix, un neuromodulatore che ci ha aiutato nella riduzione del dolore.

Le tecniche manuali consistevano nell’applicazione di manipolazione e mobilizzazione, e hanno sia uno scopo antalgico che di correzione dello schema motorio.

Marco è riuscito a risolvere i suoi dolori, ed essendo rimasto soddisfatto del ciclo fisioterapico ha scelto anche lui di iniziare un programma di fisioterapia preventiva, facendo un trattamento al mese in un centro specializzato.

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.

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