Data pubblicazione: 31/05/2017
Ultimo aggiornamento: 18/10/2019
Le trazioni vertebrali sono manovre terapeutiche esercitate sulla colonna vertebrale da forze esterne che agiscono in senso opposto, al fine di aumentare progressivamente la distanza di una vertebra dall'altra fino a 2 mm. circa. Per ottenere questo risultato bisogna impiegare una notevole forza traente in modo da superare la resistenza dei muscoli interessati, i quali si oppongono fisiologicamente all'ingrandimento dello spazio intervertebrale. Le trazioni sono controindicate in caso di fratture vertebrali recenti, osteoporosi, malattie reumatiche in fase acuta, tumori.
Contratture muscolari, disturbi alla colonna vertebrale e all'apparato locomotore, lombalgie, cervicalgie, ernie del disco.
Le trazioni vertebrali si applicano sui segmenti cervicali e su quelli lombari, in quanto entrambi dotati di maggiore mobilità, ma le manovre necessarie per ottenere la trazione variano in base alla zona da trattare, in quanto le trazioni vengono esercitate solo su di essa. Nel caso di trazioni cervicali, queste si ottengono per mezzo di un sistema di carrucole su cui scorre una corda a cui sono applicati una mentoniera e dei pesi.
E' la gravità dei pesi a determinare un allargamento dello spazio intervertebrale, un ampliamento dei forami di coniugazione delle vertebre ed una decontrazione dei muscoli gravati da pressioni mantenute troppo a lungo per le errate posture. Nel caso di trazioni lombari, invece, queste si possono ottenere, sia tramite uno speciale lettino dotato di due parti che si muovono grazie ad un sistema manuale o elettrico che assicura la trazione, sia tramite una panca gravitazionale che consente di concentrare il peso del corpo nella parte superiore, allentando, così, la pressione in quella inferiore.
Le trazioni vertebrali generano l'allontanamento delle vertebre e facilitano la lubrificazione articolare e, in alcuni casi, anche il rientro di ernie del disco. Inoltre, permettono una diminuzione dell'attrito delle vertebre e delle rigidità articolari.
Decontrazione muscolare, allargamento dello spazio intervertebrale
Le trazioni vertebrali sono manovre terapeutiche esercitate sulla colonna vertebrale da forze esterne che agiscono in senso opposto, al fine di aumentare progressivamente la distanza di una vertebra dall'altra fino a 2 mm. circa. Per ottenere questo risultato bisogna impiegare una notevole forza traente in modo da superare la resistenza dei muscoli interessati, i quali si oppongono fisiologicamente all'ingrandimento dello spazio intervertebrale. Le trazioni sono controindicate in caso di fratture vertebrali recenti, osteoporosi, malattie reumatiche in fase acuta, tumori.
Contratture muscolari, disturbi alla colonna vertebrale e all'apparato locomotore, lombalgie, cervicalgie, ernie del disco.
Le trazioni vertebrali si applicano sui segmenti cervicali e su quelli lombari, in quanto entrambi dotati di maggiore mobilità, ma le manovre necessarie per ottenere la trazione variano in base alla zona da trattare, in quanto le trazioni vengono esercitate solo su di essa. Nel caso di trazioni cervicali, queste si ottengono per mezzo di un sistema di carrucole su cui scorre una corda a cui sono applicati una mentoniera e dei pesi.
E' la gravità dei pesi a determinare un allargamento dello spazio intervertebrale, un ampliamento dei forami di coniugazione delle vertebre ed una decontrazione dei muscoli gravati da pressioni mantenute troppo a lungo per le errate posture. Nel caso di trazioni lombari, invece, queste si possono ottenere, sia tramite uno speciale lettino dotato di due parti che si muovono grazie ad un sistema manuale o elettrico che assicura la trazione, sia tramite una panca gravitazionale che consente di concentrare il peso del corpo nella parte superiore, allentando, così, la pressione in quella inferiore.
Le trazioni vertebrali generano l'allontanamento delle vertebre e facilitano la lubrificazione articolare e, in alcuni casi, anche il rientro di ernie del disco. Inoltre, permettono una diminuzione dell'attrito delle vertebre e delle rigidità articolari.
Decontrazione muscolare, allargamento dello spazio intervertebrale
Dott.re in Fisioterapia
Ho studiato fisioterapia c/o l’università degli studi di Roma Tor Vergata laureandomi con lode nel 1997.
Da allora ho frequentato le più importanti scuole di:
Inoltre sono Coach e Formatore.
Mi sono certificato come trainer di Programmazione Neurolinguistica (PNL) direttamente col dott. Richard Bandler. Insegno PNL c/o l’Extraordinary Coaching School.
Sono docente del Master di II livello in “Terapia del dolore” dell’Universita “La Sapienza”.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: