Data pubblicazione: 31/05/2017
Ultimo aggiornamento: 17/10/2019
La rieducazione facciale è un tipo di riabilitazione utilizzata nel caso di una paralisi al nervo facciale. Questo tipo di paralisi, detta anche del VII nervo cranico, colpisce un solo lato del volto e, pur non comportando rischi di vita, influisce molto sulla qualità della vita dei soggetti che ne sono affetti, per l'aspetto funzionale, psicologico, sociale e lavorativo che questa investe.
Del resto, il volto costituisce un personale, biglietto da visita, con cui ogni individuo si presenta alle persone e nell'ambiente socio-relazionale e le alterazioni delle simmetrie del volto causate dalla malattia determinano una profonda alterazione dell'immagine che viene percepita, anche per la potenza comunicativa della mimica facciale. Dunque, la precocità nell'intervento è essenziale, anche perché il tessuto nervoso che compone il nervo facciale ha una capacità di rigenerazione molto lenta.
Paralisi del nervo facciale, paralisi di Bell, infiammazioni, infezioni e traumi al nervo facciale.
La rieducazione facciale è una tecnica ancora poco diffusa e conosciuta. Tra gli approcci riabilitativi si ricordano le facilitazioni neurocinetiche progressive (FNP) che inducono il movimento nel lato leso sfruttando la forza del lato sano. Altri trattamenti prevedono la ricerca dell'equilibrio del viso, sia a riposo, sia mentre il paziente parla, gli sfioramenti leggeri del volto, esercizi per la chiusura delle palpebre con l'aiuto del dito indice, per l'allungamento delle labbra preferibilmente davanti ad uno specchio. Questi movimenti vanno ripetuti 3-4- volte e non di più, poiché massaggi profondi e forzamenti devono essere evitati al fine di non favorire la comparsa di contratture.
Aumento della flessibilità ed elasticità dei muscoli facciali, prevenzione delle le contratture permanenti dei muscoli paralizzati.
Cerotti a protezione delle palpebre, lacrime artificiali e colliri a protezione degli occhi.
La rieducazione facciale è un tipo di riabilitazione utilizzata nel caso di una paralisi al nervo facciale. Questo tipo di paralisi, detta anche del VII nervo cranico, colpisce un solo lato del volto e, pur non comportando rischi di vita, influisce molto sulla qualità della vita dei soggetti che ne sono affetti, per l'aspetto funzionale, psicologico, sociale e lavorativo che questa investe.
Del resto, il volto costituisce un personale, biglietto da visita, con cui ogni individuo si presenta alle persone e nell'ambiente socio-relazionale e le alterazioni delle simmetrie del volto causate dalla malattia determinano una profonda alterazione dell'immagine che viene percepita, anche per la potenza comunicativa della mimica facciale. Dunque, la precocità nell'intervento è essenziale, anche perché il tessuto nervoso che compone il nervo facciale ha una capacità di rigenerazione molto lenta.
Paralisi del nervo facciale, paralisi di Bell, infiammazioni, infezioni e traumi al nervo facciale.
La rieducazione facciale è una tecnica ancora poco diffusa e conosciuta. Tra gli approcci riabilitativi si ricordano le facilitazioni neurocinetiche progressive (FNP) che inducono il movimento nel lato leso sfruttando la forza del lato sano. Altri trattamenti prevedono la ricerca dell'equilibrio del viso, sia a riposo, sia mentre il paziente parla, gli sfioramenti leggeri del volto, esercizi per la chiusura delle palpebre con l'aiuto del dito indice, per l'allungamento delle labbra preferibilmente davanti ad uno specchio. Questi movimenti vanno ripetuti 3-4- volte e non di più, poiché massaggi profondi e forzamenti devono essere evitati al fine di non favorire la comparsa di contratture.
Aumento della flessibilità ed elasticità dei muscoli facciali, prevenzione delle le contratture permanenti dei muscoli paralizzati.
Cerotti a protezione delle palpebre, lacrime artificiali e colliri a protezione degli occhi.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: