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Frattura del polso: classificazione, riabilitazione e fisioterapia

Data pubblicazione: 06/09/2018
Ultimo aggiornamento: 06/06/2022

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Introduzione - Frattura del polso: classificazione, riabilitazione e fisioterapia

Hai dolore al polso? Può trattarsi di frattura e spesso non è affrontata nel giusto modo dallo specialista.

Sapevi che spesso una frattura al polso non viene affrontata nel giusto modo dallo specialista?

I Fisioterapisti dei nostri centri di fisioterapia possono aiutarti a tornare a star bene dopo una frattura al polso. La frattura del polso più comune riguarda la frattura del radio, la più grande delle due ossa dell'avambraccio, nonché quello che si rompe con più facilità.

Ci sono diversi fattori che causano le fratture del polso:

  • Cadere su un braccio teso, soprattutto da una posizione eretta;
  • Un colpo diretto alla zona, come in un incidente d'auto;
  • L'osteoporosi può aumentare la probabilità di una frattura del polso in caso di caduta. Il rischio è particolarmente alto nelle donne di età superiore ai 50 anni e negli uomini di età superiore a 65 anni, quando è più probabile che si manifesti l'osteoporosi.

frattura del polso

Introduzione - Frattura del polso: classificazione, riabilitazione e fisioterapia

Hai dolore al polso? Può trattarsi di frattura e spesso non è affrontata nel giusto modo dallo specialista.

Sapevi che spesso una frattura al polso non viene affrontata nel giusto modo dallo specialista?

I Fisioterapisti dei nostri centri di fisioterapia possono aiutarti a tornare a star bene dopo una frattura al polso. La frattura del polso più comune riguarda la frattura del radio, la più grande delle due ossa dell'avambraccio, nonché quello che si rompe con più facilità.

Ci sono diversi fattori che causano le fratture del polso:

  • Cadere su un braccio teso, soprattutto da una posizione eretta;
  • Un colpo diretto alla zona, come in un incidente d'auto;
  • L'osteoporosi può aumentare la probabilità di una frattura del polso in caso di caduta. Il rischio è particolarmente alto nelle donne di età superiore ai 50 anni e negli uomini di età superiore a 65 anni, quando è più probabile che si manifesti l'osteoporosi.

frattura del polso

Il polso: accenni di anatomia

Il polso è l’articolazione che unisce l’avambraccio e la mano. Le articolazioni sono i punti in cui s’incontrano le ossa adiacenti e ne consentono il movimento, esattamente come i cardini.

Nello specifico, quando parliamo di polso, non ci riferiamo a una sola articolazione, bensì a 4 articolazioni:

  • L'articolazione radio-ulnare distale. Si trova tra il radio, l'ulna e il polso. Consente la rotazione dell'avambraccio. L'ulna rimane in una posizione stabile mentre il radio ruota attorno ad essa;
  • L'articolazione radio-carpale. Si trova dove il radio incontra la prima fila di ossa carpali. Questa è l'articolazione principale del polso. Consente movimenti combinati su più piani, inclusi movimenti di flessione all'indietro e in avanti, da lato a lato e circolari;
  • L'articolazione medio-carpale. Si trova dove si incontrano il carpo prossimale e quello distale. Esegue movimenti su e giù e da lato a lato e lavora insieme all'articolazione radio-carpale per muovere il polso;
  • Le articolazioni carpo-metacarpali. Sono 5 e si trovano tra il carpo distale e il metacarpo.

polso articolazione

Le fratture più frequenti del polso

Il polso è una delle principali articolazioni trattate nei centri di fisioterapia. L’articolazione del polso è, infatti, spesso colpita da eventi distorsivi e fratturativi. Quando si cade, la prima cosa che si fa per proteggersi è cercare di attutire il colpo mettendo le mani avanti: l’impatto della mano sul suolo provoca, nella maggior parte dei casi, la frattura del polso.

La maggior parte delle condizioni patologiche del polso possono essere ricondotte a eventi traumatici e accidentali. La frattura del polso riguarda più frequentemente le persone anziane, in particolar modo le donne. Solitamente quando riguarda i giovani, si possono ricondurre a incidenti stradali, attività sportive o cadute da grandi altezze.

La maggior parte delle fratture del polso sono il risultato di una rottura dell'osso del radio all'altezza dell’articolazione radio-carpale, nota come frattura del radio distale. Lo scafoide è il secondo osso del polso fratturato più comunemente.

Come vengono classificate le fratture del polso

Classificare il tipo di frattura è di estrema importanza dal punto di vista clinico, perché andrà a influenzare il trattamento e successivamente la riabilitazione.

Le fratture del polso possono essere: 

  • Composte. Sono fratture senza dislocazione dei frammenti ossei;
  • Scomposte. Sono fratture con dislocazione dei frammenti ossei. Possono essere semplici o complesse. Le semplici sono caratterizzate dal distaccamento di un solo frammento osseo. Quelle complesse, più frequenti, sono definite “pluriframmentarie”: la rima di frattura può interessare anche la metafisi del radio provocando un vero e proprio “scoppio” dell’estremità distale.

La classificazione di Cooney, è la classificazione universale delle fratture dell’epifisi distali del radio, che cataloga le fratture in:

  • Fratture non articolari, non scomposte;
  • Fratture non articolari, scomposte;
  • Fratture intrarticolari, non scomposte;
  • Fratture intrarticolari, scomposte.

Frattura di Colles: è la frattura più frequente, quella in cui il frammento rotto del radio si inclina verso l'alto. Questa frattura fu descritta per la prima volta nel 1814 da un chirurgo e anatomista irlandese, Abraham Colles, da cui il nome frattura di Colles. La causa è spesso di tipo traumatico: caduta accidentale sul palmo della mano atteggiata a difesa, in estensione. Il polso in questo caso si presenta gonfio e dolorabile con eventuale ecchimosi e impotenza funzionale.

Frattura di Goyrand: anche detta “Frattura di Colles Inversa”. In questo caso la dislocazione del frammento di frattura della metafisi distale del radio avviene in senso opposto. Questo tipo di frattura avviene dopo una caduta con la mano atteggiata in flessione. In questo caso la deformità viene definita a “ventre di forchetta”, il frammento si colloca in direzione palmare della mano.

Frattura dello scafoide: le fratture dello scafoide rappresentano le più frequenti fratture delle ossa del carpo della mano. La causa di questo tipo di fratture è rappresentata da eventi che determinano l’iperestensione e la flessione radiale del polso. La frattura dello scafoide può provocare una necrosi avascolare, perché la vascolarizzazione dell’osso scafoide è di tipo terminale quindi un eventuale frattura.

Le fratture dello scafoide sono classificate in base alla sede della rottura:

  • Terzo distale;
  • Terzo prossimale;
  • Terzo medio.

Altri tipi di frattura del polso includono:

  • Frattura intra-articolare — Una frattura che si estende all'articolazione del polso;
  • Frattura extra-articolare — Una frattura che non si estende all'articolazione;
  • Frattura aperta — Si parla di frattura aperta quando un osso fratturato rompe la pelle. Questo tipo di fratture richiede cure mediche immediate a causa del rischio d’infezione;
  • Frattura comminute — Si parla di frattura comminuta quando un osso si rompe in più di due pezzi.

È importante classificare il tipo di frattura perché le fratture intra-articolari, le fratture aperte, le fratture comminute e le fratture scomposte (quando i frammenti di osso rotto non sono allineati in modo rettilineo) sono più difficili da trattare rispetto agli altri tipi di fratture.

diverse fratture del polso

Come riconoscere una frattura di un polso

I sintomi di un polso rotto possono includere:

  • Dolore, in particolar modo quando si flette il polso;
  • Gonfiore;
  • Tenerezza;
  • Lividi;
  • Deformità del polso (appare storto e piegato);
  • Formicolio alle dita;
  • Insensibilità alle dita.

Cosa fare se ti rompi il polso

Se la lesione non è molto dolorosa e il polso non è deformato, potrebbe essere possibile attendere il giorno successivo per consultare un medico. Il polso può essere protetto con una stecca. Un impacco di ghiaccio può essere applicato al polso e il polso può essere sollevato fino a quando un medico non è in grado di esaminarlo.

Se la lesione è molto dolorosa, il polso è gravemente deformato e le dita sono insensibili o pallide, recarsi immediatamente in un centro di cure urgenti o al pronto soccorso per ulteriori trattamenti.

Per diagnosticare un polso rotto, il medico del pronto soccorso effettuerà un esame fisico approfondito. Per confermare la diagnosi, il medico probabilmente ordinerà un esame radiologico:

  • RAGGI X: possono mostrare se l'osso è rotto e se c'è uno spostamento. Possono anche mostrare quanti pezzi di osso rotto ci sono;
  • TAC: può individuare microfratture del polso che sfuggono ai raggi X. Può anche rilevare i tessuti molli e i vasi sanguigni. Questa tecnologia effettua scansioni da una varietà di angoli e li combina per rappresentare sezioni trasversali delle strutture interne del corpo;
  • RISONANZA MAGNETICA: Utilizza onde radio e un potente magnete per produrre immagini dettagliate di ossa e tessuti molli. La risonanza magnetica è molto più sensibile dei raggi X e può identificare fratture molto piccole e lesioni ai legamenti.

frattura al polso diagnosi

Come si cura un polso rotto

Quando si è in presenza di un polso rotto ci sono molti fattori da considerare, come la natura della frattura, l'età e il livello di attività del paziente. I fattori presi in considerazione includono anche se una o più ossa sono rotte, in uno o più punti; se sono coinvolti legamenti strappati e se ci sono altre lesioni che richiedono un trattamento.

La gamma di opzioni del trattamento per la frattura del polso include:

  • indossare un gesso o una stecca, di solito per cinque o sei settimane, seguito da fisioterapia per acquisire forza e ripristinare la libertà di movimento.
  • Intervento chirurgico per riparare la rottura, utilizzando perni per mantenere l'osso in posizione. I perni sono solitamente temporanei. Dopo l'intervento ambulatoriale, i pazienti indossano un gesso o una stecca per diverse settimane, quindi si sottopongono a cicli di fisioterapia.
  • La chirurgia ricostruttiva, anch'essa una procedura ambulatoriale, utilizza placche e viti per riparare l'osso danneggiato. I pazienti devono indossare un gesso per due o tre settimane, quindi passare a un tutore rimovibile e iniziare la fisioterapia.

Fondamentale quindi, dopo una frattura del polso, è affidarsi a un Centro di Fisioterapia per cominciare un iter riabilitativo che sia idoneo alla condizione patologica del paziente. Se vuoi affidarti a degli esperti e iniziare a risolvere il problema chiamaci subito e fissa un appuntamento presso uno dei centri di Fisioterapia Italia per una valutazione.

frattura del polso gesso o tutore

Fisioterapia per il polso rotto

Il lavoro di un fisioterapista su un polso rotto mira ad aiutare il paziente a ritrovare il normale movimento, la forza e la funzionalità del polso e fornire istruzioni per prevenire future fratture.

Fisioterapia per riabilitazione del polso dopo intervento chirurgico

Nei primi giorni dopo l’intervento chirurgico, la riabilitazione prevede trattamenti che controllino il gonfiore e il dolore. Solitamente vengono utilizzate terapie antalgiche e antinfiammatorie, quali:

Dopo 6-8 settimane dall’intervento chirurgico la frattura sarà saldata. Solitamente il fisioterapista indica esercizi di mobilizzazione attiva assistita per massimizzare la mobilità del polso.

Dopo 8-12 settimane dall’intervento chirurgico vengono invece consigliati esercizi di rinforzo muscolare, mentre si continua con la mobilizzazione attiva dell’articolazione.

Il più importante obiettivo della riabilitazione post chirurgica è il recupero della mobilità e il rinforzo muscolare delle dita, che possono essere ottenuti con esercizi che utilizzano l’ausilio della plastilina. 

Fisioterapia per riabilitazione del polso dopo rimozione del gesso

Nel caso di fratture composte e stabili si ricorrere all’utilizzo del gesso per immobilizzare l’articolazione. Dopo la rimozione del gesso si dovrà iniziare dei cicli di riabilitazione. In genere la parte critica della riabilitazione è contrastare la tumefazione e la rigidità della mano.

L’immobilizzazione dell’articolazione spesso dura dai 30 ai 40 giorni circa. In questa prima fase, per contrastare il congelamento delle articolazioni, è opportuno mobilizzare spalla e gomito. Inoltre, per evitare problemi di funzionalità, è utile mobilizzare dita della mano con movimenti lenti.

Il protocollo riabilitativo dopo la rimozione del gesso prevede:

  • Trattare il gonfiore del polso con massaggio centripeto;
  • Magnetoterapia stimolare la rigenerazione dei tessuti;
  • Mobilizzazione attiva assistita e attiva contro resistenza di polso e mano;
  • Movimenti attivi di flesso-estensione del polso e della mano;
  • Movimenti cauti di prono-supinazione del polso;
  • Esercizi di rinforzo muscolare di polso e mano con l’aiuto di palline ed elastici;
  • Rinforzo della presa;
  • Esercizi di motricità fine della mano;
  • Esercizi di flesso-estensione del gomito;
  • Riprendere le attività di vita quotidiana come vestirsi, lavarsi, mangiare da soli ecc...

Riabilitazione del polso in acqua

I fisioterapisti, in seguito ad una frattura del polso, consigliano di eseguire gli esercizi riabilitativi in acqua. Per la riabilitazione del polso l’ambiente acquatico è, infatti, l’ideale.

Quando si muove sott’acqua l’articolazione è sottratta al carico, questo quindi permette di fare il movimento senza dolore. Se poi la temperatura dell’acqua è intorno ai 34°, come nella maggior parte delle piscine di idrokinesiterapia, il movimento risulta più facile grazie all’effetto miorilassante del caldo.

Complicazioni in seguito ad un polso fratturato

Raramente un polso rotto ha delle complicazioni, ma a volte si può assistere a:

  • Artrosi. Se il polso inizia a far male o a gonfiarsi a lungo dopo tanto tempo dal trauma, è meglio consultare il medico per una valutazione;
  • Danni ai nervi o ai vasi sanguigni. Il trauma al polso può danneggiare i nervi e i vasi sanguigni adiacenti. In caso di intorpidimento o problemi di circolazione, rivolgersi immediatamente ad un medico.

fisioterapia per la frattura del polso

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.

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