Data pubblicazione: 31/05/2017
Ultimo aggiornamento: 10/06/2019
La radarterapia fa parte delle terapie termiche, in quanto è una tecnica di fisioterapia basata sull'impiego di onde radio nel campo delle frequenze usate dai radar, convogliate verso la regione da irradiare con conseguente sviluppo di calore che viene trasmesso ai tessuti e agli strati più profondi, fino ad una profondità di circa 3-4- cm. E' controindicata nei portatori di protesi metalliche, pacemaker, in caso di emorragie in atto, gravidanza, deficit vascolari e tumori.
Artrosi, tendiniti, contratture muscolari, dolori post-traumatici.
La radarterapia si avvale delle onde elettromagnetiche pertinenti alla banda di frequenza delle microonde per ottenere un effetto antidolorifico, sviluppando calore nei tessuti trattati. Poiché le onde radio altro non sono che radiazioni elettromagnetiche, una volta che queste giungono a contatto con i tessuti organici, trasformano la loro energia radiante in energia calorica, determinando il riscaldamento della parte irradiata. Maggiore è la presenza di acqua, come nel caso dei muscoli e dei tessuti, maggiore sarà anche l'azione di riscaldamento, mentre si avrà un effetto minore ad esempio nel tessuto adiposo che ha un basso contenuto di liquidi. Oltre all'effetto termico, questa tecnica riabilitativa causa anche un aumento della vasodilatazione dei capillari che persiste per circa 20 minuti dopo il trattamento. Le apparecchiature per la radarterapia irradiano il paziente per mezzo di antenne dette, appunto, irradianti e orientate verso la parte corporea del paziente da trattare. In genere, il trattamento prevede un ciclo di 10 sedute della durata di 20 minuti ciascuna, durante le quali l'intensità è regolata in base alla percezione soggettiva del paziente che deve avvertire una piacevole sensazione di calore, che già di per sé lo indurrà a rilassarsi. La superficie da trattare deve essere perfettamente asciutta, perché la presenza di acqua riscaldandosi per effetto delle microonde può provocare piccole ustioni cutanee.
Rilassamento muscolare, azione antidolorifica, aumento della nutrizione dei tessuti (effetto trofico).
La radarterapia fa parte delle terapie termiche, in quanto è una tecnica di fisioterapia basata sull'impiego di onde radio nel campo delle frequenze usate dai radar, convogliate verso la regione da irradiare con conseguente sviluppo di calore che viene trasmesso ai tessuti e agli strati più profondi, fino ad una profondità di circa 3-4- cm. E' controindicata nei portatori di protesi metalliche, pacemaker, in caso di emorragie in atto, gravidanza, deficit vascolari e tumori.
Artrosi, tendiniti, contratture muscolari, dolori post-traumatici.
La radarterapia si avvale delle onde elettromagnetiche pertinenti alla banda di frequenza delle microonde per ottenere un effetto antidolorifico, sviluppando calore nei tessuti trattati. Poiché le onde radio altro non sono che radiazioni elettromagnetiche, una volta che queste giungono a contatto con i tessuti organici, trasformano la loro energia radiante in energia calorica, determinando il riscaldamento della parte irradiata. Maggiore è la presenza di acqua, come nel caso dei muscoli e dei tessuti, maggiore sarà anche l'azione di riscaldamento, mentre si avrà un effetto minore ad esempio nel tessuto adiposo che ha un basso contenuto di liquidi. Oltre all'effetto termico, questa tecnica riabilitativa causa anche un aumento della vasodilatazione dei capillari che persiste per circa 20 minuti dopo il trattamento. Le apparecchiature per la radarterapia irradiano il paziente per mezzo di antenne dette, appunto, irradianti e orientate verso la parte corporea del paziente da trattare. In genere, il trattamento prevede un ciclo di 10 sedute della durata di 20 minuti ciascuna, durante le quali l'intensità è regolata in base alla percezione soggettiva del paziente che deve avvertire una piacevole sensazione di calore, che già di per sé lo indurrà a rilassarsi. La superficie da trattare deve essere perfettamente asciutta, perché la presenza di acqua riscaldandosi per effetto delle microonde può provocare piccole ustioni cutanee.
Rilassamento muscolare, azione antidolorifica, aumento della nutrizione dei tessuti (effetto trofico).
Dott.re in Fisioterapia
Ho studiato fisioterapia c/o l’università degli studi di Roma Tor Vergata laureandomi con lode nel 1997.
Da allora ho frequentato le più importanti scuole di:
Inoltre sono Coach e Formatore.
Mi sono certificato come trainer di Programmazione Neurolinguistica (PNL) direttamente col dott. Richard Bandler. Insegno PNL c/o l’Extraordinary Coaching School.
Sono docente del Master di II livello in “Terapia del dolore” dell’Universita “La Sapienza”.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: