Data pubblicazione: 31/05/2017
Ultimo aggiornamento: 17/10/2019
La ionoforesi è una tecnica fisioterapica che utilizza a scopo terapeutico l'energia elettrica continua per introdurre e veicolare farmaci per via cutanea direttamente nella zona che ha bisogno di essere trattata, senza soffermarsi su altri organi non interessati, limitando gli eventuali effetti collaterali o i danni a carico di stomaco, fegato e reni. Questo sistema permette di far penetrare facilmente, attraverso la cute, qualsiasi soluzione medicinale e, a seconda del farmaco utilizzato, può svolgere un'azione antidolorifica, antinfiammatoria, antiedemigena (riduzione degli edemi), miorilassante, ricalcificante e sclerotica. Non è indicata per pazienti portatori di pacemaker, donne in gravidanza, stimolazione peri-cardiaca, ulcere e qualsiasi reazione allergica accertata alla corrente.
Artrosi, artrite, sciatica, tendinite, osteoporosi, strappi muscolari, eccesso di sudorazione, pubalgia, mal di schiena, lombalgia.
Nella ionoforesi, un apposito generatore produce una corrente continua che consente di introdurre un farmaco nell'organismo attraverso l'epidermide, sulla quale vengono applicati due elettrodi conduttori di polarità opposte, una positiva e l'altra negativa, sotto forma di piastre in gomma ricoperte da una superficie assorbente. In questo modo viene sfruttata la caratteristica della corrente elettrica che favorisce la migrazione della sostanza medicinale da un polo all'altro. Applicando la piastra con il farmaco sulla zona da trattare e l'altra piastra ad una distanza di circa 20/30 cm, la corrente veicolerà il farmaco all'interno dei tessuti, in quanto gli ioni del farmaco stesso migreranno verso il polo opposto fino al completo assorbimento del medicinale. Questo consente di evitare la somministrazione per via sistemica (orale, intramuscolare, endovenosa) e di applicare il farmaco direttamente nella sede corporea interessata dalla patologia, con una capacità di assorbimento 100 volte maggiore rispetto alla via gastrica. Inoltre, permette l'introduzione del solo principio attivo, senza gli eccipienti, consente agli ioni di legarsi a determinate proteine protoplasmatiche e di incrementare il potenziale delle terminazioni nervose.
Notevole diminuzione dei tempi di cura, riduzione degli effetti collaterali dei medicinali rispetto a quelli derivanti dall'assunzione tradizionale.
La ionoforesi è una tecnica fisioterapica che utilizza a scopo terapeutico l'energia elettrica continua per introdurre e veicolare farmaci per via cutanea direttamente nella zona che ha bisogno di essere trattata, senza soffermarsi su altri organi non interessati, limitando gli eventuali effetti collaterali o i danni a carico di stomaco, fegato e reni. Questo sistema permette di far penetrare facilmente, attraverso la cute, qualsiasi soluzione medicinale e, a seconda del farmaco utilizzato, può svolgere un'azione antidolorifica, antinfiammatoria, antiedemigena (riduzione degli edemi), miorilassante, ricalcificante e sclerotica. Non è indicata per pazienti portatori di pacemaker, donne in gravidanza, stimolazione peri-cardiaca, ulcere e qualsiasi reazione allergica accertata alla corrente.
Artrosi, artrite, sciatica, tendinite, osteoporosi, strappi muscolari, eccesso di sudorazione, pubalgia, mal di schiena, lombalgia.
Nella ionoforesi, un apposito generatore produce una corrente continua che consente di introdurre un farmaco nell'organismo attraverso l'epidermide, sulla quale vengono applicati due elettrodi conduttori di polarità opposte, una positiva e l'altra negativa, sotto forma di piastre in gomma ricoperte da una superficie assorbente. In questo modo viene sfruttata la caratteristica della corrente elettrica che favorisce la migrazione della sostanza medicinale da un polo all'altro. Applicando la piastra con il farmaco sulla zona da trattare e l'altra piastra ad una distanza di circa 20/30 cm, la corrente veicolerà il farmaco all'interno dei tessuti, in quanto gli ioni del farmaco stesso migreranno verso il polo opposto fino al completo assorbimento del medicinale. Questo consente di evitare la somministrazione per via sistemica (orale, intramuscolare, endovenosa) e di applicare il farmaco direttamente nella sede corporea interessata dalla patologia, con una capacità di assorbimento 100 volte maggiore rispetto alla via gastrica. Inoltre, permette l'introduzione del solo principio attivo, senza gli eccipienti, consente agli ioni di legarsi a determinate proteine protoplasmatiche e di incrementare il potenziale delle terminazioni nervose.
Notevole diminuzione dei tempi di cura, riduzione degli effetti collaterali dei medicinali rispetto a quelli derivanti dall'assunzione tradizionale.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: