Crampi alle gambe, perché e cosa fare

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Introduzione - Crampi alle gambe, perché e cosa fare

I crampi alle gambe sono caratterizzati da contrazioni muscolari improvvise, invalidanti ed involontarie che si verificano comunemente durante o dopo un'intensa attività fisica. I crampi colpiscono principalmente i muscoli del polpaccio, ma possono coinvolgere anche i muscoli posteriori della coscia od i muscoli della pianta del piede, anche di notte (crampi notturni delle gambe).  

I crampi notturni si verificano principalmente durante il sonno e vengono solitamente percepiti come contrazioni muscolari unilaterali, dolorose, involontarie ed improvvise, spesso localizzate in una zona ben distinta. In maniera minore, i crampi alle gambe possono anche verificarsi durante il giorno, nei periodi di riposo e relax.

Cosa sono i crampi muscolari

Il crampo muscolare è la contrazione totalmente involontaria e forzata di un muscolo, che lo rende incapace di allungarsi e rilassarsi. Il muscolo, o poche fibre dello stesso muscolo, ha la capacità di contrarsi volontariamente: se dovesse avvenire una sua contrazione involontariamente e non intenzionalmente si parlerebbe di spasmi muscolari. I crampi muscolari sono spasmi molto forti e sostenuti, che spesso causano un indurimento visibile e palpabile del muscolo interessato.  

I crampi muscolari sono estremamente comuni, tanto che quasi tutti almeno una volta nella vita hanno sperimentato un episodio di crampo. I crampi muscolari sono più comuni negli adulti e diventano sempre più frequenti con l'invecchiamento: tuttavia, anche i bambini possono avvertire in alcune situazioni i crampi muscolari. L'incidenza è più alta nelle donne e negli adulti più anziani: infatti, i crampi muscolari colpiscono circa il 33% delle persone di età superiore ai 60 anni e circa il 50% delle persone di età superiore agli 80 anni.  

Le donne in stato di gravidanza sono estremamente inclini ai crampi alle gambe durante la notte, specialmente durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione.

Quanto durano i crampi

I crampi muscolari possono durare da pochi secondi a un quarto d'ora, e solo occasionalmente più a lungo: non è raro però che un crampo si ripresenti più volte di seguito fino a quando non si risolve definitivamente.  

Il crampo può coinvolgere sia una parte di un muscolo, sia il muscolo intero sia diversi muscoli che di solito agiscono insieme, come i muscoli flessori delle dita del piede. Alcune volte, i crampi comportano la contrazione simultanea dei muscoli che normalmente muovono le parti del corpo in direzioni opposte.

I crampi coinvolgono principalmente i muscoli volontari scheletrici, ovvero quelli di cui possiamo controllare volontariamente contrazione ed attivazione, concentrandosi soprattutto nei muscoli delle estremità, in particolare gambe, polpacci e piedi (dove avvengono solitamente i crampi notturni alle gambe).  

Inoltre, i crampi possono coinvolgere anche i muscoli involontari che regolano i movimenti dei vari organi (come utero, parete dei vasi sanguigni, intestino, passaggi della bile e delle urine, albero bronchiale, ecc).   Quasi tutti, dunque, soffrono o hanno sofferto di crampi muscolari. Ora vediamo cosa li provoca e cosa si può fare per alleviarli.

Fattori di rischio

I fattori che potrebbero aumentare il rischio di soffrire di crampi muscolari sono:

  • Età: le persone anziane, perdendo la massa muscolare, presentano dei muscoli più deboli e quindi più soggetti alla conseguenza di sforzi eccessivi.
  • Disidratazione: gli atleti che si affaticano e si disidratano durante attività e sport intensi spesso sviluppano crampi muscolari.
  • Gravidanza: i crampi muscolari sono comuni anche durante la gravidanza.
  • Condizioni mediche: patologie importanti come diabete o disturbi a carico di nervi, fegato o tiroide possono aumentare il rischio e l’incidenza di soffrire di crampi muscolari.

Cause dei crampi alle gambe

Le cause che possono scatenare un crampo muscolare sono:

  • Cattiva circolazione sanguigna nelle gambe
  • Sforzo eccessivo dei muscoli del polpaccio in alcune attività fisiche intense come corsa e calcio
  • Muscolo rigido, che non si allunga abbastanza
  • Sforzo eccessivo con temperature elevate
  • Fatica muscolare
  • Disidratazione
  • Carenza di magnesio e / o potassio
  • Un problema come una lesione del midollo spinale o un nervo compresso nel collo o nella schiena
  • Malattie renali

 

Crampi a riposo

I crampi a riposo sono molto comuni, specialmente negli anziani, ma possono essere vissuti a qualsiasi età, compresa l'infanzia.   I crampi muscolari che si presentano a riposo si verificano solitamente di notte: sebbene non pericolosi per la vita, i crampi notturni possono essere molto intensi e dolorosi, tanto da disturbare ed interrompere il sonno, e possono ripresentarsi con frequenza, sia più volte a notte che più notti a settimana.   La vera causa dei crampi notturni non è sempre nota: l’ipotesi più accreditata è che sono movimenti involontari che accorciano bruscamente il muscolo a causare il crampo.

Disidratazione

Sport ed altre attività fisiche intense possono causare un'eccessiva perdita di liquidi e sostanza nutritive a causa del sudore: questo tipo di disidratazione aumenta la probabilità che si verifichino crampi muscolari.   Le alte temperature ed il caldo aumentano la probabilità di subire un crampo muscolare, che non vanno sottovalutati in quanto potrebbero anche essere il primo segno di un colpo di calore. Il progressivo esaurimento dei liquidi corporei e lo scarso apporto di liquidi portano ad una disidratazione cronica che possono predisporre il muscolo al crampo, specialmente nelle persone anziane.   Anche la deplezione sodica è stata associata a crampi: infatti, una perdita di sodio, il costituente chimico più abbondante nei liquidi corporei, è solitamente la principale causa di disidratazione.

Spostamenti dei fluidi corporei

I crampi possono presentarsi anche in condizioni patologiche che presentano una distribuzione insolita dei liquidi all’interno del corpo: un esempio è la cirrosi epatica, che porta all'accumulo di liquido nella cavità addominale (chiamato ascite). Allo stesso modo, i crampi muscolari sono una complicazione relativamente frequente durante la dialisi per insufficienza renale a causa dei rapidi spostamenti dei liquidi all’interno del corpo.

Bassi livelli di calcio o magnesio nel sangue

Bassi livelli ematici di calcio o magnesio aumentano direttamente l'eccitabilità sia delle terminazioni nervose che dei muscoli che stimolano, aumentando così la possibilità di subire un crampo muscolare spontaneo soprattutto nelle persone anziani e nelle donne in gravidanza.   Nelle donne in gravidanza è abbastanza comune presentare bassi livelli di calcio e magnesio nel sangue, ed è per questo motivo che sono minerali spesso integrati nella dieta.   Una ridotta disponibilità di calcio o magnesio nel sangue può essere causata anche da diverse altre condizioni, come l'assunzione di diuretici, l’iperventilazione (respirazione eccessiva), il vomito eccessivo, una dieta povera di calcio e / o magnesio, l’assorbimento inadeguato di calcio a causa di carenza di vitamina D, una scarsa funzionalità delle ghiandole paratiroidi (minuscole ghiandole del collo che regolano l'equilibrio del calcio).

Basso contenuto di potassio

Bassi livelli ematici di potassio causano solitamente una debolezza muscolare, ma proprio per questo motivo può portare occasionalmente a subire crampi muscolari.   I crampi muscolari possono anche verificarsi come effetto collaterale di alcuni farmaci. I farmaci più comuni che possono causare crampi muscolari sono:

  • Furosemide ( Lasix )
  • Idroclorotiazide e altri diuretici
  • Donepezil ( Aricept ), usato per trattare la malattia di Alzheimer
  • Neostigmina (Prostigmine), utilizzata per la miastenia grave
  • Nifedipina ( Procardia ), un trattamento per angina e ipertensione
  • Raloxifene ( Evista ), un trattamento per l'osteoporosi
  • Terbutalina ( Brethine ), albuterol ( Proventil e Ventolin ), farmaci per l'asma
  • Tolcapone ( Tasmar ), che aiuta a curare il morbo di Parkinson
  • Medicinali con statina per colesterolo , come atorvastatina ( Lipitor ), fluvastatina ( Lescol ), lovastatina ( Mevacor ), pravastatina ( Pravachol ), rosuvastatina ( Crestor ) o simvastatina ( Zocor )

Prevenire i crampi alle gambe

  • Mangiare più alimenti ricchi di vitamine e magnesio (ad esempio mandorle, noci o la banana che contiene circa 27 mg di magnesio per 100 grammi).
  • Mantenersi sempre ben idratati: è importante bere molti liquidi ogni giorno per mantenere le cellule muscolari idratate e meno irritabili così che venga facilitata la contrazione ed il rilassamento muscolare. La corretta quantità di acqua da bere quotidianamente dipende da molti fattori, come la dieta, il sesso, il livello di attività fisica, il tempo, lo stato di salute, l’età ed i farmaci che si assumono. Naturalmente, durante l’attività fisica, è bene reintegrare i liquidi persi ad intervalli regolari e di continuare a bere acqua.
  • Allungare i muscoli: fare allungamento muscolare si rivela una pratica ottima per prevenire i crampi alle gambe. Fare stretching muscolare durante il giorno, allungamento dinamico prima di esercizi e attività fisica ed allungamento statico alla fine dell’allenamento permette di ridurre l’insorgenza dei crampi. Il fisioterapista può consigliarti come fare allungamento muscolare od esercizi leggeri, come la cyclette, per alcuni minuti prima di mettersi a letto, possono aiutare a prevenire i crampi notturni.

L’allenamento terapeutico e il movimento possono essere un utile alleato per prevenire l’insorgenza di crampi.

 

Farmaci per i crampi

Non esiste alcun farmaco specifico per i crampi alle gambe; tuttavia, a volte possono essere utilizzati alcuni, tra cui i bloccanti dei canali del calcio, come il diltiazem e il complesso vitaminico B.   Alcuni operatori sanitari possono suggerire l'uso di analgesici OTC da banco,  per trattare il dolore.   Sono disponibili anche prodotti senza ricetta formulati con ingredienti omeopatici per il trattamento dei crampi alle gambe. I pazienti con condizioni mediche preesistenti devono consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco, compresi i prodotti OTC, per evitare potenziali controindicazioni, interazioni con altri farmaci o effetti collaterali.

Stretching

Per risolvere un crampo nella parte posteriore della coscia, provare questi due tipi di allungamento: in piedi, appoggiando le mani a muro, mettere il peso sulla gamba interessa, piegare leggermente il ginocchio, allungare il corpo in avanti e sentire la muscolatura posteriore che tira, oppure sdraiato a terra, allungare la gamba interessata verso l’alto e tirare la punta del piede verso di noi e sentire la muscolatura posteriore che tira. Oppure da sbraitati a terra compiere la stesso movimento con l’aiuto delle braccia.   Per risolvere un crampo nella parte anteriore della coscia (quadricipiti), bisogna appoggiarsi con una mano ad una sedia od il muro per stabilizzarsi, e con l’altra mano portare il piede della gamba interessata indietro in direzione del gluteo.  

Per risolvere, invece, un crampo al polpaccio, bisogna stendersi a terra e farsi aiutare da qualcuno a tirare la punta del piede della gamba interessata verso di te. Se invece dovessimo essere soli, si potrebbe procedere in questo modo:

  1. Mettersi di fronte ad un muro, a distanza di un braccio, con i piedi appoggiati sul pavimento.
  2. Piegarsi in avanti, premendo le mani contro il muro ed i talloni contro il pavimento, sentire i muscoli dei polpacci che si allungano. Tenere il polpaccio allungato per circa 10 secondi.
  3. Ripetere alcune volte per 5 minuti, 3 volte al giorno (l'ultima volta, preferibilmente, poco prima di dormire).

Una volta che il numero di episodi di crampi giornaliero si riduce, si potrebbe ridurre la frequenza dell’esercizio ad una o due volte al giorno.   Esistono anche altri aiuti supplementari che possono essere utili durante un crampo muscolare, come un lieve massaggio del muscolo, l’applicazione sulla zona di ghiaccio o a fare un bagno con sale di Epsom.

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.