La scoliosi
Introduzione - La scoliosi
La scoliosi, come le altre alterazioni strutturali della colonna ( ipercifosi, cosiddetto “dorso curvo” e l’iperlordosi) sono tra le principali problematiche dell’età evolutiva, tanto più se si pensa che sono condizioni che insorgono senza dolore, spesso manifestandosi già in fase avanzata.
Tante volte ci sarà capitato da bambini di sentirci dire: “stai dritto con la schiena altrimenti ti viene la gobba!”. Ma quanto in realtà posture a abitudini di vita scorrette nella fase pre-puberale e adolescenziale possono provocare alterazioni posturali e strutturali del rachide?
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire innanzitutto cos’è una scoliosi e come classificarla.
La scoliosi è una deviazione laterale della colonna con associata rotazione dei corpi vertebrali interessati da tale deviazione, in cui viene identificata una curva primaria, e una secondaria o di compenso.
Ma le scoliosi sono tutte uguali?
No, possiamo avere scoliosi lombari, dorso-lombari, dorsali, cervico-dorsali; anche il grado è variabile!
Scoliosi lievi (fino a 20°), moderate (tra 20° e 40°), gravi (oltre i 40°) … ogni scoliosi è comunque unica e per capirla è necessario rivolgersi a professionisti specializzati.
L’80% delle scoliosi sono “idiopatiche”, cioè non esiste una causa unica e accertata e colpiscono prevalentemente il sesso femminile.
Questo contenuto è prodotto dal dott. Antonio Gentile e Antonella Scalise fisioterapisti del centro fisioterapico PHYSIOWIN di Nicastro (Lamezia Terme), affiliato Fisioterapia Italia
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Cosa si modifica nel corpo quando si ha una scoliosi?
La scoliosi determina una inclinazione, rotazione (torsione), e deformazione a cuneo delle vertebre più o meno grave. Nelle scoliosi si evidenzia anche un gibbo costale posteriore dal lato della convessità della colonna dorsale, ben evidenziabile quando ci si piega in avanti come per toccarsi i piedi (Test di Adams).
A questo corrisponde un gibbo anteriore dal lato della concavità. Queste modificazioni nel tempo possono determinare una modificazione degli organi interni e, in alcuni casi, difficoltà respiratorie. Parliamo chiaramente di scoliosi gravi non trattate!
Ora hai capito perché è necessario prevenire? Queste alterazioni devono essere attenzionate già in età pre-puberale, perché con lo sviluppo possono peggiorare e crescere insieme al/alla bambino/a!
Come posso capire se mio/a figlio/a ha la scoliosi?
Piccoli ma importanti segni che possono insospettire un genitore potrebbero essere:
- Una spalla più alta rispetto all’altra
- L’elastico del reggiseno o dei pantaloni non simmetrici
- Il capo inclinato da un lato
Se noti queste piccole differenze è consigliabile rivolgerti ad un fisioterapista specializzato in trattamenti di patologie della colonna nell’ età evolutiva.
Il fisioterapista farà una valutazione posturale accurata e potrà valutare la necessità di una visita specialistica ortopedica e di un approfondimento radiografico della schiena e del bacino in carico, cioè in piedi.
La radiografia ci dà la certezza della presenza di una scoliosi e rende possibile misurarne la gravità.
Questo contenuto è prodotto dal dott. Antonio Gentile e Antonella Scalise fisioterapisti del centro fisioterapico PHYSIOWIN di Nicastro (Lamezia Terme), affiliato Fisioterapia Italia
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Una scoliosi si può curare?
La scoliosi, se presa in tempo, quindi prima dello sviluppo, può essere trattata efficacemente.
La Rieducazione Posturale Globale, è un trattamento fisioterapico che consente ai muscoli di ritrovare il giusto equilibrio, mentre la colonna viene gradualmente riportata in asse. Questo obiettivo può essere raggiunto soltanto attraverso il mantenimento di specifiche posture da parte del paziente, mentre il fisioterapista controlla gli eventuali compensi e asimmetrie e le corregge.
Come dicevamo prima, la gabbia toracica subisce delle modificazioni, quindi nelle posture è necessario integrare una respirazione specifica sia per facilitare i movimenti toracici (quindi respirare meglio) che per “derotare” la colonna (quindi ridurre la scoliosi). Le posture consentiranno la correzione in tutte le posizioni: supino, seduto, in piedi. Sfatiamo in mito che recita: “rinforzo degli addominali e dei muscoli della colonna” perché nella scoliosi i muscoli deboli sono solo delle vittime e non la vera causa!
Il trattamento della scoliosi è individuale, deve essere costante nel tempo e necessita di rivalutazioni periodiche dallo specialista, radiografie per comprendere l’evoluzione delle curve e valutazioni posturali globali del fisioterapista, il quale in base a tutti questi elementi orienterà il trattamento fisioterapico specifico e personalizzato.
Nei casi di scoliosi moderate e gravi l’ortopedico valuterà la necessità dell’utilizzo di un corsetto indicandone la tipologia. Fortunatamente solo in casi rari si ricorre ad interventi chirurgici.
Cosa fare per prevenire o evitare di peggiorare i problemi posturali?
Sia nel caso della scoliosi, che nel dorso curvo e nell’iperlordosi, possiamo incoraggiare i bambini a sedere correttamente, con i piedi ben poggiati a terra, entrambe le natiche in contatto con la seduta e la schiena ben allineata sullo schienale della sedia; in piedi sarebbe opportuno cercare di distribuire equamente il peso del corpo su entrambi i piedi.
Il bambino potrà fare sport e attività motorie, che sono positivi per la sua salute generale, ma ricordiamo che non esistono sport “curativi” per la scoliosi (ebbene sì, neanche il nuoto!) e che, in generale, è consigliabile evitare le attività che conducono a posture asimmetriche e a movimenti di torsione della colonna.
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