La sclerosi multipla

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Introduzione - La sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM) è una malattia caratterizzata da infiammazione cronica e distruzione selettiva della mielina del sistema nervoso centrale: le lesioni cicatriziali multifocali tipiche sono definite placche. In Italia ci sono   72.000 casi in trattamento, con 2/3.000 nuovi casi ogni anno. L'età di esordio è compresa fra i 15 e i 50 anni, con maggior frequenza fra i 20 e i 30 anni. E' più frequente nelle donne con un rapporto femmine/maschi 2,5, ma le forme più aggressive sono più comuni negli uomini. La causa scatenante non è ancora stata individuata.

Si ritiene che l'eziologia sia autoimmune, con una suscettibilità determinata da fattori genetici ed ambientali, quali infezioni virali, intossicazioni croniche di metalli pesanti, uno squilibrio metabolico, il fumo di sigaretta. Per quanto riguarda la predisposizione genetica, recentemente è stato scoperto che mutazioni dei geni IL7R e IL2R (recettori per le interleuchine 7 e 2 ), aumentano del 30% il rischio di sviluppare la malattia. Questo spiegherebbe la natura immunitaria della patologia, visto che l'IL7R è coinvolto nell'attività dei linfociti T regolatori, capaci di sopprimere la risposta immunitaria, e l'IL2R, invece, faciliterebbe l'espressione della SM, ma anche del diabete I e delle tiroiditi autoimmuni. Recentemente è stata dimostrata la presenza del virus Epstein Barr in tutte le placche in sede autoptica di pazienti affetti da sclerosi multipla; sembra coinvolto anche l'Herpes virus tipo 6° nelle forme recidivanti-remittenti. Nella maggior parte dei casi, la SM inizia con attacchi ricorrenti di disfunzioni neurologiche focali, che possono durare settimane o mesi, con un successivo recupero di grado variabile.

In altri casi, la malattia si presenta con un deterioramento neurologico lentamente progressivo. Condizioni di stress determinano un peggioramento dei sintomi. Le manifestazioni sono variabili e comprendono: ipostenia e/o sintomi sensoriali che interessano un arto, difficoltà visive, alterazioni della deambulazione e della coordinazione, tenesmo vescicale o pollachiuria, astenia importante. I disturbi sensoriali più comuni sono parestesie localizzate, sensazioni di ?puntura di aghi? o di ?addormentamento? di un arto. La neurite ottica può provocare appannamento o offuscamento della vista, spesso associato a dolore retro orbitale.

Il coinvolgimento del tronco cerebrale può causare diplopia, nistagmo, vertigini, dolore facciale, ipoestesia e ipostenia facciali, emispasmo. Il coinvolgimento cerebellare determina atassia, tremore e disartria; il sintomo di Lhermitte, cioè di una sensazione di scossa elettrica in seguito alla flessione del collo, è dovuto ad un coinvolgimento del midollo cervicale. La SM è una malattia cronica: dopo circa 15 anni dalla diagnosi il 25% dei casi non ha limitazioni funzionali, mentre in circa la metà dei pazienti la malattia è progredita a SM progressiva secondaria con necessità di assistenza alla deambulazione. La diagnosi dovrebbe essere quasi immediata: sono necessari l'anamnesi, l'esame obiettivo neurologico ed io consiglio come esami: indolo, scatolo (indice di assorbimento del triptofano a livello epatico: non si converte in serotonina e catena susseguente), eventuale dosaggio della serotonina la risonanza magnetica cerebrale Sono inoltre utili per una diagnosi differenziale i potenziali evocati e l'esame del liquor cerebrospinale. Esistono 4 tipi di SM: recidivante-remittente: attacchi ricorrenti di disfunzione neurologica con o senza recupero.

Non si osserva progressione dell'interessamento neurologico tra gli attacchi progressiva secondaria: inizia con un quadro di recidivante-remittente, ma evolve in modo gradualmente progressivo progressiva primitiva: progressione graduale dell'invalidità sin dall'inizio, interessa circa il 15% dei casi progressiva-recidivante: rara forma che inizia con andamento di tipo progressivo primitivo, con successiva comparsa delle recidive. La riabilitazione: è sempre importante, può fare la differenza sulla qualità della vita e specie nelle fasi iniziali, perché modifica e rallenta il decorso della malattia.

Le mie proposte:

  • Ionorisonanza: mediante debolissimi e precisi codici elettromagnetici, favorisce lo scambio ionico, influenza positivamente molti sistemi enzimatici intracellulari e di membrana, modificandone la permeabilità e quindi migliorando lo scambio ionico ai due lati della membrana stessa, influenza positivamente l'azione del sistema immunitario. Si praticano, di solito, 20 sedute circa, 2/3 volte la settimana.
  • Metodo Kousmine Integrato: la sclerosi multipla entra a far parte del Metodo Kousmine Integrato, rendendolo ancora più completo ed efficace. Nei casi più impegnativi, per evitare al paziente lo spostamento, esiste la possibilità di usare un set comprendente una valigetta con lettore e stuoia magnetica. In tal modo esiste il grande vantaggio di poter effettuare il trattamento tutti i giorni o anche 2 volte al giorno. In sede di prima visita viene memorizzata la card e poi trasferita sul lettore, mentre il paziente si distende vestito sulla stuoia. Occorre, comunque, la necessità di recarsi presso il Centro Medico di riferimento solo per la riprogrammazione periodica della Card.
  • Ossigenoozonoterapia: tramite la Grande autoemo, la insufflazione rettale può essere effettuata da 1 volta la settimana a 1 volta al mese, oppure, comunque, tramite terapia nutrizionale naturale, onde escludere le intolleranze, dopo gli opportuni accertamenti.  

Benefici ottenuti: riduzione del dolore miglioramento del ritmo sonno-veglia miglioramento del microcircolo venoso linfatico miglioramento delle funzioni neuro vegetative e sfinteriche rallentamento nella progressione della malattia miglioramento della cinestesi influenza favorevole sui tempi di remissione delle poussès.  

 

Dott. Franco Rosso  

Il Dott. Franco Rosso è medico chirurgo, specialista in medicina fisica, riabilitazione, ossigenozono terapia, esperto in terapia nutrizionale e osteopata, direttore sanitario del Centro Fisioterapico di Alba (CN).