La riabilitazione per la lesione del tendine rotuleo del ginocchio

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Introduzione - La riabilitazione per la lesione del tendine rotuleo del ginocchio

Dolore al ginocchio e impossibilità di movimento? Potrebbe esserci una lesione al tendine rotuleo e molto spesso viene affrontato in modo errato dallo specialista.

Il Fisioterapista ti può intervenire, soprattutto nelle fasi post operatorie, e esserti utile per tornare a star bene. Nell' articolo vedremo quali sono i sintomi della lesione del tendine rotuleo, le cause della rottura del tendine rotuleo e ti daremo le adeguate informazioni.

Questi articoli sono scritti da SPECIALISTI, FISIOTERAPISTI che si occupano ogni giorno di migliorare la salute dei loro pazienti!

Questo tipo di lesione non è molto frequente, colpisce soprattutto persone con un’età non superiore di quarant’anni mentre svolgono un gesto atletico. La gran parte di queste lesioni sono unilaterali (colpiscono solo un ginocchio). La riabilitazione segue sempre il trattamento chirurgico e viene effettuata da un fisioterapista che si avvale di macchinari per accellerare la guarigione..

Cosa è il tendine rotuleo e qual è la sua biomeccanica?

Questo è uno dei tendini più grandi del nostro corpo. È costituito dalle fibre del tendine del muscolo quadricipite che attraversano la superficie superiore della rotula, l’osso sesamoide (mobile) del ginocchio, e si inseriscono sulla tibia.

La massima tensione sviluppata sul tendine avviene nel corso dell’estensione attiva con il ginocchio a 60° di flessione. Questa tensione è molto maggiore nell’inserzione ossea del tendine dovrebbe tra l’altro c’è una minor quantità di fibre elastiche (fibre di collagene), questo spiega il motivo per cui la maggior parte delle lesioni avvengano in questa zona del tendine più che sul suo decorso.

Quando avviene la lesione del tendine?

La lesione del tendine la maggior parte delle volte è generata da una contrazione intensa del muscolo quadricipite contro una struttura fissa oppure da un improvviso sovraccarico del ginocchio.

Sono maggiormente soggetti a questo tipo di trauma:

  • Persone con degenerazioni del tendine;
  • Persone che hanno subito interventi chirurgici al ginocchio (ricostruzione legamenti crociati, artroplastica, ecc..) che potrebbero compromettere il normale meccanismo di estensione;
  • Persone con problemi di carattere sistemico, come il diabete mellito e l’insufficienza renale.

Caratteristiche cliniche

Quando avviene la rottura di questo tendine oltre al dolore, il gonfiore o la comparsa di ematoma, ciò che si avverte immediatamente è l’impossibilità ad estendere il ginocchio, e la flessione è fortemente limitata a causa del dolore.

La lesione del tendine può essere confermata da un esame ecografico, però vista la possibilità di lesione di altre strutture come la rottura del legamento crociato anteriore, è consigliata la Risonanza Magnetica, in modo da avere una corretta visione di tutta l’articolazione.

La cosa migliore, dopo tutti gli esami, è recarsi in un centro di fisioterapia specializzato e procedere ad una valutazione , che alle volte è anche gratuita.

Trattamento

Sì ricorre quasi sempre all’intervento chirurgico, che consiste nel ricongiungimento dei monconi tendinei mediante dei punti di sutura e che deve avvenire il prima possibile.

Trattamento fisioterapia post-operatorio

Nei primi 7 giorni almeno (il tempo varia a seconda dell’entità della lesione) il paziente ha il ginocchio stabilizzato da un tutore a 15 gradi di flessione, in modo da consentire la riparazione biologica dei tessuti. In questa fase è importante:

  • Mobilizzazione di anca e caviglia;
  • Esercizi isometrici del quadricipite;
  • Esercizi isometrici, isotonici e isocinetici di piede e caviglia.

Tutto questo contribuirà a velocizzare i tempi di recupero, non facendo perdere massa muscolare e mobilità nelle strutture sane.

Appena terminato il periodo di stabilizzazione, il paziente porterà un tutore più elastico (solitamente in neopreme) che dovrà indossare solo quando il ginocchio è sotto sforzo. In questa fase è importante integrare il trattamento manuale con gli opportuni mezzi fisici in modo da recuperare la mobilità dei tessuti e l’articolarità del ginocchio, e impedire la formazione di fibrosi e di aderenze sottocutanee.

Riabilitazione con fisioterapia

Il trattamento manuale è costituito da tecniche di Mobilizzazione che hanno lo scopo di recuperare il range di movimento, e tecniche di massaggio per lavorare sui tessuti molli.

I mezzi fisici utilizzati nella prima settimana di terapia sono:

Nella secondo settimana il trattamento è integrato con:

I fisioterapisti dei centri Fisioterapia Italia indicano sempre ai loro pazienti gli esercizi da eseguire a casa, in modo da velocizzare i tempi di recupero e la ripresa delle normali attività. In questo tipo di problematica gli esercizi sono di tre tipi:

-esercizi di rinforzo muscolare;

– esercizi di equilibrio e propriocezione;

– esercizi di allungamento.

Se hai subito una lesione tendina rivolgiti ai nostri centri di Fisioterapia Italia, troverai un team di professionisti pronti ad aiutarti!

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.