Alta tecnologia in fisioterapia

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Introduzione - Alta tecnologia in fisioterapia

Qual'è la terapia giusta per me

Se anche tu soffri di una patologia ortopedica avrai sentito parlare di Tecarterapia, Laserterapia ad alta potenza, Onde d’urto, di correnti elettriche ed energie fisiche di vario genere; forse sei confuso e vorresti capire se quello che ti hanno prescritto o consigliato è veramente giusto per te.

I mezzi fisici sono da sempre il limite e allo stesso tempo il maggior pregio della fisioterapia a Roma. Il limite perché i centri convenzionati erogando prestazioni in modo massivo e non specifico con risultati spesso mediocri, hanno instaurato nell’immaginario collettivo la credenza che le così dette “macchinette” servissero a poco o nulla.

Il maggior pregio perché la tecnologia è andata avanti molto velocemente e ha permesso di avere nuove tecnologie e di migliorare apparecchiature convenzionali come i vecchi laser, la TENS e gli Ultrasuoni.

Oggi un trattamento osteopatico o di terapia manuale, di riabilitazione post chirurgica o di fisioterapia sportiva può e deve essere integrato con i mezzi fisici ad alta tecnologia.

Come scegliere il percorso riabilitativo più corretto e sopratutto chi è in grado di consigliarlo con competenza?

Consigliare necessità di competenze tecniche, scientifiche ed esperienze pratiche da utilizzatori.

Da anni i nostri centro di fisioterapia collaborano con le migliori aziende del settore degli elettromedicali, nel campo della ricerca clinica e della formazione tecnica degli utilizzatori finali, con seminari e lezioni tenute in sedi universitarie e private.
Per questo abbiamo deciso di creare questa guida per i nostri pazienti che come te vogliono capire meglio prima di iniziare un nuovo percorso riabilitativo o non vogliono più buttare altri soldi viste le esperienze del passato.

INIZIAMO CON UN ESEMPIO.
La tecarterapia è sicuramente la terapia più prescritta e consigliata. Ma è davvero la panacea?
Certo che no, anche la Tecarterapia ha le sue indicazioni specifiche e controindicazioni; in certi casi una bassa efficacia mentre in altri è come miracolosa!
Questo vale per tutti i mezzi fisici per i laser ad alta potenza, per le onde d’urto radiali, per l’ipertermia e per tutte le terapie con correnti elettriche e con campi magnetici come la magnetoterapia o la più moderna CTU mega 18 o Pompa di Diamagnetica.

La Scelta del mezzo fisico viene effettuata insieme allo specialista e dopo la valutazione con un fisioterapista esperto che valuta i seguenti parametri.

1. Tipo di patologia e le eventuali contro indicazioni

Alcune problemi ortopedici per la presenza di mezzi di sintesi o di particolari quadri di patologie pregresse sono condizioni che possono escludere il paziente dall’utilizzo di alcuni mezzi fisici.

Patologie oncologiche recenti, portatori di pace maker e donne in gravidanza rappresentano contro indicazioni assolute al trattamento con elettromedicali in fisioterapia. Potrebbero tuttavia beneficiare di trattamento manuali.

2 Tipo di articolazioni e grandezza delle aree da trattare

L’articolazione del dito indice della tua mano è molto simile a quella del tuo ginocchio ma l’area da trattare è molto differente e le strutture anatomiche da colpire o irradiare durante il trattamento di fisioterapia si trovano a profondità diverse e necessitano anche di dosaggi mirati.

Un nervo in caso di una sciatica o un tendine della spalla o il legamento crociato anteriore del ginocchio sono strutture molto diverse per questo devono essere stimolate in modo specifico.

3 La tipologia del paziente e sue aspettative

Una nonnina potrebbe avere bisogno di un trattamento al ginocchio come un calciatore di serie A. La diversa qualità dei tessuti, grado di idratazione, possono far propendere all’utilizzo di un laser piuttosto che un’ipertermia o una Tecarterapia.

La nostra attenzione è chiaramente la stessa in tutti e due i casi e quindi vanno valutati gli obiettivi della fisioterapia e cadenzate le sedute in funzione dei parametri descritti sopra.

Un atleta professionista può eseguire fino a tre trattamenti di fisioterapia al giorno. Ogni trattamento è composto da una parte di fisioterapia strumentale e una parte di fisioterapia manuale anche per un totale di 6 ore giornaliere. È chiaro che la nonnina riceverà un trattamento su misura per lei con trattamenti di circa 1 ora a seduta con una cadenza trisettimanale

4 Il grado della patologia ACUTA, SUB ACUTA, CRONICA

Un infortunio o un trauma sportivo accaduto ieri sera o una fastidiosa fasciste plantare presente da più di un anno necessitano di un approccio diverso.
Il primo più attento e graduale dove la tecarterapia è il laser possono controllare l’infiammazione nelle prime fasi, per poi aggiungere l’ipertermia in un secondo momento.
La Fascite plantare oltre che una riabilitazione funzionale e una correzione dell’appoggio del piede avrà una soluzione con un ciclo di onde d’urto e correnti di neuro modulazione tipo l’interX.

5 La fisioterapia manuale o la riabilitazione funzionale che andremo ad effettuare

Ogni percorso fisioterapico moderno, come accade nei centri di fisioterapia affiliati, si compone di una parte strumentale, composta da tecarterapia, Hilterapia, laser alta energia, correnti di stimolazione, InterX, magnetoterapia, ultrasuoni, ipertermia, onde d’urto e una parte più riabilitativa e funzionale che prevede l’intervento del fisioterapista.
In questa fase, il fisioterapista utilizza tecniche osteopatiche, di terapia manuale, di ginnastica Posturale, di riabilitazione funzionale, di ginnastica propriocettiva. Quindi ottimizzare i tempi di recupero e migliorare le Performance dell’intervento riabilitativo verrà scelta di volta in volta un abbinamento preciso tra mezzi fisici e l’intervento manuale e riabilitativo del fisioterapista.

6 Compliance: la piacevolezza del trattamento

Ogni trattamento utilizza una sorgente diversa che provoca sensazioni specifiche. Possono essere sensazioni piacevoli, come tempore e rilassamento, oppure intense ma efficaci come il colpo delle onde d’urto.

Ogni paziente per profilo caratteriale e psicologico, sarà più o meno predisposto ad effettuare il trattamento migliore per la sua patologia. Di conseguenza l’efficacia del trattamento sarà orientata anche da questo fattore e il fisioterapista ne deve tener conto.

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.