Trattamento fisioterapico per metatarsalgia bilaterale

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Introduzione - Trattamento fisioterapico per metatarsalgia bilaterale

Hai dolore ai piedi? Potrebbe essere la metatarsalgia! 
Condizione molto diffusa e spesso non affrontato dal giusto specialista.

Il Fisioterapista si occupa proprio di aiutarti a star bene. In questo articolo affronteremo quali sono i sintomi della metatarsalgia, le cause della metatarsalgia e ti daremo dei consigli utili.

Questi articoli sono scritti da SPECIALISTI, FISIOTERAPISTI che si occupano ogni giorno della salute dei loro pazienti!

 

La metatarsalgia ( che letteralmente significa “dolore al metatarso”) è una condizione fisica che colpisce sia uomini che donne e si presenta con maggior frequenza dopo i 40 anni. Si manifesta con dolore ai piedi, in corrispondenza dei metatarsi. Può essere causata da molti fattori eziologici, fra i quali: l’instabilità dell’arco plantare; il piede cavo; il piede piatto; le patologie reumatiche (es. Artrite); l’ artrosi; le sindromi da overuse ; i traumi pregressi.

Il caso clinico ed il trattamento con fisioterapia

Giovanni è un architetto di 43 anni, dal fisico alto e snello. Negli ultimi mesi ha ripreso a fare attività sportiva in palestra dedicando gran parte dell’allineamento alla corsa su tapis roulant. Nelle ultime settimane ha iniziato ad accusare dolore in corrispondenza dei metatarsi ad entrambi i piedi. Questo tipo di condizione clinica è chiamata comunemente metatarsalgia.

Come sempre accade nei nostri centri di Fisioterapia Italia, nel corso della prima visita abbiamo analizzato a fondo la condizione clinica del nostro paziente. Non ha patologie reumatiche, non ha mai sofferto di malattie neoplastiche (tumori), non ha subito traumi nella sede del dolore, non ha mai sofferto di problemi alla schiena, infatti i test neurodinamici sono risultati negativi.

Attraverso alcuni test clinici, e analizzando le superficie cutanea della pianta del piede era evidente che il piede di Giovanni non aveva un corretto appoggio plantare. In entrambi i piedi l’arco plantare mediale e l’arco plantare anteriore erano leggermente instabili ( il piede tendeva ad appiattirsi al carico, nella posizione in piedi e ancora di più nell’appoggio monopodalico – su un solo piede).

Cosa sono l’arco plantare mediale e l’arco plantare anteriore e a cosa servono?
Come in architettura, gli archi plantari servono a scaricare il peso in punti specifici. Qualora ci fosse un’alterazione dell’arco plantare automaticamente alcune strutture vanno in sovraccarico, generando difficoltà di movimento e dolore.

L’arco plantare mediale attraversa longitudinalmente il piede, si estende dalla parte anteriore e interna del tallone al margine interno del primo metatarso che si articola con l’alluce. L’arco anteriore attraversa orizzontalmente la parte anteriore del piede, dalla testa del primo metatarso a quella del quinto metatarso.
Con molta probabilità la metatarsalgia bilaterale di cui soffriva il nostro paziente era causata da un appoggio non funzionale del piede.

Intervento fisioterapico

Per prima cosa abbiamo consigliato a Giovanni di effettuare una visita da un tecnico ortopedico perché a nostro avviso avrebbe avuto bisogno di un plantare che sostenesse la pianta del piede.

Nelle prime sedute siamo intervenuti con i mezzi fisici ad alta tecnologia, per far diminuire il dolore e controllare l’infiammazione. Abbiamo utilizzato:

  • Il Laser ad alta potenza Hilt;
  • La Tecarterapia in modalità capacitiva e resistiva;
  • Il Neuromudulatore interix.

Nelle sedute successive abbiamo integrato il trattamento strumentale con quello manuale, in modo da migliorare la mobilità articolare sia del piede che della caviglia.

Prima di iniziare il ciclo fisioterapico, Giovanni ci ha riferito una sintomatologia dolorosa di 8/10 per il piede destro e 7/10 per il sinistro (considerando 10 come il massimo dolore percepibile). Appena il dolore ha raggiunto un punteggio di 2/10 abbiamo iniziato a lavorare attivamente, sia da un punto di vista muscolare che propriocettivo, al fine di migliorare la stabilità del piede e della caviglia.

In questo modo ci siamo assicurati la completa risoluzione del problema e abbiamo ridotto notevolmente il rischio di recidive. Gli esercizi sono stati eseguiti a corpo libero e anche con l’ausilio di strumenti appositi come: la tavoletta propriocettiva, la Delos Postural Proprioceptive System, e la Pedana Vibrante Bosco System.

In meno di dieci sedute Giovanni è riuscito a recuperare in pieno le sue condizione di salute e ha potuto riprendere l’attività sportiva senza alcun tipo di problema.

La cosa migliore è recarsi in un centro di fisioterapia specializzato e procedere ad una valutazione , che alle volte è anche gratuita.

 

Autori

Luca Luciani

Dott.re in Fisioterapia

Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.

Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:

  • Maitland,
  • Cyriax,
  • Mulligan,
  • McKenzie,
  • Neurodynamic Solutions.

Ha frequentato aule con docenti internazionali come:

  • Jill Cook,
  • Michael Shacklock,
  • Gwen Jull,
  • Paul Hodges della University of Queensland
  • Shirley Sahrmann della Washington University di S. Louis.