I nostri piedi assorbono fino a mezzo milione di chili di pressione durante una sola ora di intenso esercizio fisico. Supportano fino a tre volte il nostro peso corporeo durante le attività di camminata e corsa. Non è difficile capire perché questa parte del corpo sia altamente sensibile a traumi e dolori. Il dolore alla pianta del piede ha cause differenti, a seconda del problema necessitano di un trattamento diverso.
Si tratta di un fastidio o dolore persistente al piede? E' piú forte al mattino? E' lancinante simile ad una fitta o un formicolio? In quale zona del piede si presenta il dolore? Queste sono domande che pone in fase di valutazione il fisioterapista da fare prima di fare i test e capire la causa ed il rimedio, il programma di trattamento.
I nostri piedi assorbono fino a mezzo milione di chili di pressione durante una sola ora di intenso esercizio fisico. Supportano fino a tre volte il nostro peso corporeo durante le attività di camminata e corsa. Non è difficile capire perché questa parte del corpo sia altamente sensibile a traumi e dolori. Il dolore alla pianta del piede ha cause differenti, a seconda del problema necessitano di un trattamento diverso.
Si tratta di un fastidio o dolore persistente al piede? E' piú forte al mattino? E' lancinante simile ad una fitta o un formicolio? In quale zona del piede si presenta il dolore? Queste sono domande che pone in fase di valutazione il fisioterapista da fare prima di fare i test e capire la causa ed il rimedio, il programma di trattamento.
Il dolore alla pianta del piede è un motivo frequente per cui le persone visitano il fisioterapista, il podologo o l’ortopedico. Il piede e la caviglia (https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/piede-e-caviglia/) hanno un’ anatomia moto complessa, ci sono molte strutture che possono causare problemi al piede.
Quando queste strutture vengono lesionate o sollecitate eccessivamente, può verificarsi dolore oppure una mobilità funzionale limitata. Quindi cerchiamo di capire quali solo le cause che sviluppano un dolore alla pianta dei piedi. e quali sono le possibili soluzioni che la fisioterapia può fornire.
La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore ai piedi. Deriva dall'infiammazione di una spessa fascia di tessuto, chiamata fascia plantare, che attraversa la parte inferiore del piede. Collega l'osso del tallone alle dita dei piedi. Le persone con fascite plantare avvertono dolore sotto la pianta del piede, quindi la parte inferiore del piede che è a contatto con il terreno, in genere a metà di questa zona o vicino alla parte interna del tallone.
Il dolore che si avverte con questo tipo di patologia è più comune al mattino dopo il risveglio oppure successivamente ad un intenso esercizio fisico come la corsa, sebbene si possa sentire il dolore al tallone, la così detta tallonite mentre si sta semplicemente camminando.
La fascite plantare è una condizione infiammatoria che di solito non ha una causa chiara. I medici si riferiscono a questa condizione, come fascite plantare idiopatica, senza una causa precisa. I fattori di rischio includono l'obesità, alterazioni dell'arco del piede (piede piatto o piede cavo), i muscoli dei polpacci contratti e la partecipazione ad attività che sollecitano ripetutamente il tallone, come la corsa.
Anche alterazioni dei sistemi di movimento sono uno dei fattori di rischio principali. Un paziente può avere dolore sotto alla pianta del piede e infiammare la fascia plantare per un problema che nasce direttamente dal piede stesso o causato da un disturbo della coordinazione e del reclutamento muscolare a carico del ginocchio dell’anca o della colonna lombare.
La maggior parte delle persone può gestire la fascite plantare con il trattamento fisioterapico anche senza l’uso di farmaci. Far riposare il piede solo nelle fasi acute e applicare il ghiaccio può ridurre il dolore e l'infiammazione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene o il naprossene sodico, possono aiutare nella gestione del dolore ma devono essere prescritti solo se il dolore è invalidante e non si ha possibilità di effettuare trattamenti fisioterapici.
Il percorso terapeutico per la fascite plantare prevede anche la valutazione della biomeccanica del piede, della caviglia e dello schema motorio, anche attraverso l’uso di strumentazioni ad alta tecnologia, telecamere per la valutazione del passo e della corsa ed esame baropodometrico per la valutazione dell’appoggio del piede.
Questi strumenti di valutazione oltre ad offrire degli spunti importanti sul piano terapeutico sono importanti per consigli aggiuntivi come l’utilizzo delle giuste calzature o per l’eventuale prescrizione di plantari ortopedici o ausili propriocettivi.
Il principale intervento per questo tipo di patologia, ma in generale per tutte le patologie funzionali del piede è quello di ripristinare gli equilibri del corpo che hanno sovraccaricato la zona, sempre in abbinamento con la terapia miofasciale. L’allineamento di alcuni gruppi muscolari e il corretto ripristino del gesto motorio con specifici esercizi è la strada migliore non solo per diminuire i sintomi ma anche per didurre le possibilità che il dolore torni di nuovo o che peggio ancora si cronicizzi.
Se la fascite plantare di un individuo non migliora con questi trattamenti, è necessario l'intervento di uno specialista come un chirurgo ortopedico per ulteriori trattamenti. Iniezioni di steroidi non sono raccomandate per ridurre l'infiammazione, il cortisone può produrre dei sensibili miglioramenti ma solo momentanei, perché non si agisce sulla vera causa del problema è a lungo andare possono addirittura peggiorare il quadro clinico.
Molto utilizzate sono invece, insieme all’esercizio terapeutico, le terapie fisiche come la Tecarterapi, l’ipertermia e le onde d’urto.
Le persone con diabete sono più inclini alle fluttuazioni di zucchero nel sangue. La neuropatia diabetica non è una condizione patologica, ma un gruppo di condizioni che causano danni ai piedi per via del diabete.
Nel tempo, la presenza di alti livelli di zucchero nel sangue possono danneggiare i nervi, specialmente quelli nei piedi. Altri fattori possono aggravare questo danno ai nervi, come il fumo, alcolismo o una predisposizione ereditaria diabetica in famiglia.
I sintomi della neuropatia diabetica comprendono intorpidimento, formicolio e dolore ai piedi. Ciò può contribuire a un maggiore rischio di tagliarsi o lesionarsi un piede a causa della mancanza di sensibilità.
Mantenere una buona salute generale e il controllo della glicemia può aiutare una persona a trattare la propria neuropatia diabetica. Mentre un medico non può invertire il danno ai nervi, può raccomandare trattamenti per prevenirne il peggioramento attraverso un corretto piano terapeutico e di consigli sullo stile di vita.
Una persona con diabete dovrebbe anche sottoporsi a regolari esami del piede. E' consigliato tagliare le unghie dei piedi in modo professionale e consultare un medico se identificano eventuali ferite al piede. Per il dolore neuropatico un trattamento molto efficace è dato dall’utilizzo di particolari tipologie di correnti elettriche come la Scrambler Therapy o le Microcorrenti.
Uno sperone calcaneare o spina calcaneare, è una crescita di calcio che si sviluppa tra l'osso del tallone e l'arco del piede, molte volte associata alla fascite plantare. Per molte persone, non ci sono sintomi ma, per altri, può rappresentare una condizione dolorosa e causare infiammazione nei tessuti molli circostanti. Questa non è una patologia che può essere facilmente diagnosticata e richiede un esame diagnostico come l’Rx o la Risonanza Magnetica per una conferma.
La spina calcaneare si presume che sia causata da tensioni e sovraccarichi dei tessuti molli. Possono anche essere causati da malattie auto immuni come l’artrite, eccesso di peso corporeo o dal fatto di indossare calzature inadatte. I sintomi della spina calcaneare possono includere:
Se una persona manifesta questi sintomi, un medico può eseguire una radiografia del piede per determinare il problema. Vedere la sporgenza su una radiografia è l'unico modo per essere sicuri che una persona presenti speroni calcaneari.
Questa condizione potrebbe, in alcuni casi, essere asintomatica. A volte il paziente scopre la presenza tramite una radiografia effettuata magari per un altro motivo. I trattamenti possono includere un impacco freddo, iniezioni di farmaci antinfiammatori, antidolorifici, riposo e uso di ortesi per scarpe. Il trattamento principale oltre ad un ripristino del controllo motorio come negli altri casi sopra citati sono le onde d’urto.
La metatarsalgia è una condizione dolorosa del piede localizzata nell'area appena prima delle dita dei piedi, sia nella parte superiore che inferiore. Si chiama metatarsalgia perché le ossa in questa regione del piede sono chiamate metatarsali. Con attività di salto o corsa prolungate, un carico di stress maggiore viene applicato in questa regione, con conseguente sofferenza della zona metatarsale.
Nel corso del tempo, l’infiammazione dei tessuti molli aumenta e il dolore si manifesta. I sintomi della metatarsalgia possono a volte confondersi con quelli del Neuroma di Morton.
Per alleviare il dolore dovuto a metatarsalgia le cure prevedono:
Il tendine tibiale posteriore scorre lungo la parte inferiore della gamba interna e si attacca alla parte inferiore del piede vicino all'arco mediale. Il tendine aiuta a sostenere l'arco naturale del piede. La sua irritazione può causare dolore al piede, capacità limitata nella camminata e deformità, come le diverse tendiniti del piede.
Il trattamento per questa tendinite tibiale posteriore può includere esercizi di flessibilità e forza, esercizi di equilibrio, modalità antinfiammatorie e ortesi. Il fisioterapista può esaminarti e determinare il miglior trattamento.
La sindrome del tunnel tarso si verifica quando il nervo principale che arriva al piede viene compresso da ossa o tessuti. Potresti avere più familiarità con una condizione simile nel polso chiamata "sindrome del tunnel carpale".
La sindrome del tunnel tarsale è la versione del piede della sindrome del tunnel carpale. I sintomi si manifestano tipicamente all'interno della regione del piede e sono bruciore, dolore e formicolio.
La terapia manuale e in particolare le mobilizzazioni del nervo (neurodinamica) Se hai dolore al piede, il tuo fisioterapista può offrire la migliori strategie per aiutarti a trattare il dolore e migliorare la funzione del piede.
Anche la massoterapia inserita nel progetto terapeutico può essere eseguita per aiutare a controllare il dolore e l'infiammazione. Il tuo fisioterapista, se necessario, potrebbe somministrare trattamenti di terapia fisica o anche farti eseguire esercizi mirati come l' allungamento della fascia plantare o il rinforzo abbinato di alcuni gruppi muscolari.
Il dolore ai piedi può essere una cosa difficile da gestire. Può impedirti di camminare normalmente e può limitare la tua capacità di goderti le attività ricreative o darti delle limitazioni sullo svolgimento dell’attività lavorativa. Se hai dolore alla pianta dei piedi, consulta il tuo fisioterapista per scoprire come superare il dolore e tornare al tuo normale stile di vita e magari anche migliorarlo attraverso i sui consigli.
Dott.re in Fisioterapia
Fisioterapista, Imprenditore nel settore sanitario e Business Coach.
Dopo la laurea in fisioterapia, ha approfondito le sue conoscenze studiando osteopatia e terapia manuale. Si è specializzato frequentando i corsi di:
Ha frequentato aule con docenti internazionali come: